Poesie personali


Scritta da: Michele Gentile
in Poesie (Poesie personali)

edera

Persino la paura teme
la fierezza dell'ignoto
che non si piega ai desideri,
alla speranza.
Non si intenerisce
dinanzi a promesse di complicità
ma potente
ruggisce
dal ferro del futuro.
Ed io,
misero viandante
solo posso farmi governare
nel cuore del cammino
dalla bruma di mare,
ascoltare memorie d'edera
che s'intrecciano ai miei anni
come stelle intorno a un sogno.
Composta venerdì 21 dicembre 2012
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    Scritta da: ROBERTO POZZI
    in Poesie (Poesie personali)

    Un augurio dedicato a te

    Mentre scrivo il mio augurio di Buon Natale,
    rifletto sui doni che mi piacerebbe regalare
    a tutte le persone a cui voglio bene
    ma continuo pensare a te,
    un amico che conosco da poco
    e quindi non so
    esattamente
    cosa ti potrei regalare?
    Sicuramente
    qualcosa di speciale
    che mi rappresenta
    ma che ti dimostri
    quanto sei eccezionale!
    Un regalo per me
    dovrebbe comunicare
    i miei sentimenti per te,
    nuovo o vecchio amico che sei,
    e quindi se ti scrivo questo pensiero
    è perché tu sei,
    o sei stato,
    nei miei pensieri!
    Con questa semplice riflessione,
    vorrei accentuare
    la mia personale considerazione
    che io ho di te!
    Per caso o per destino,
    tu sei entrato nella mia vita,
    e non conta quanto
    piccola o grande che sia
    la mia conoscenza
    della tua esistenza,
    ma è una assodata realtà
    che un parte di te
    è ormai dentro di me!
    Sperando che tu apprezzerai
    questo mio insolito augurio,
    se tu lo vorrai,
    in un lontano domani
    o nel nostro imminente presente,
    un frammento di te
    sarà sempre dentro il mio cuore
    fino a quando batterà almeno un colpo,
    la parte migliore di te
    che sta a cuore a me
    rimarrà palpitante
    nella mia anima sensibile
    e dolorante!
    Composta lunedì 17 dicembre 2012
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      in Poesie (Poesie personali)

      Immaginai un giorno

      Immaginai un giorno
      come una chitarra l'aria
      e furono storie e canzoni
      a passare di labbro in labbro
      Immaginai un giorno
      un tram nella bruviera
      ma tanto era il brontolio
      che di cacio mi venne illustre
      negli occhi la gruviera
      conobbe greco e francese l'illustre
      che negli uffizi radica da quercia
      Che il tempo s'arrese alla evidenza
      Immaginai un giorno
      Di scrivere questo per diletto
      Senza sfociarla in filastrocca o dentro ad un letto
      Immaginai un giorno che una terra bollente di laghi
      si incamminassero verso il gelo duro della Siberia,
      immaginai la stessa terra su due gambe
      gli stessi laghi come occhi
      Lo stesso torrido suolo
      come il suo IO.
      immaginai un giorno che nella Tundra vi era una forte tormenta
      di neve bollente ed ustionante
      immaginai nella stessa tundra ruggiti del vento che scappava
      lasciando orme di decisione veloce come un lampo.
      All'insaputa che io impotente con il capricorno
      avvertì, dedussi e lo vidi, del ghiaccio una lastra immobile
      ed una spinta amara, ed a terra entrambi in amore
      diedi un pugno alla terra, che nell'onda della sua forza
      spezzò la lastra ed una firma al prossimo volo del mio caro pupillo.
      Composta giovedì 20 dicembre 2012
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        Scritta da: Susan
        in Poesie (Poesie personali)

        In questa notte

        In quest'ora notte calma
        di questa sera inquietante,
        il cuore stanco e con l'anima
        solitaria
        in questo silenzio assurdo,
        dove solo il fruscio
        delle foglie
        mi tiene compagnia...
        ed il mio sguardo scruta la notte
        che si affaccia,
        facendo spazio alle stelle
        che quasi timide appaiono,
        per illuminare la notte,
        e farmi compagnia,
        mentre mi addormento,
        in questa notte
        senza te.
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          Scritta da: Stefano Medel
          in Poesie (Poesie personali)

          le sei del mattino

          Le sei,
          più o meno,
          cielo scuro nei vetri,
          ancora tracce della notte,
          attaccate ai muri,
          per il cortile,
          nelle strade;
          bruma notturna,
          mattino presto,
          macchine gelate,
          piene di brina,
          freddo insistente,
          silenzio,
          tutti dormono ancora;
          tra non molto albeggerà,
          e sarà domani,
          bello o brutto,
          si vedrà;
          voglia di silenzio,
          di pace,
          di cose semplici,
          starmene in casa mia,
          e basta.
          Composta venerdì 21 dicembre 2012
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            Scritta da: Chiara Garbuglia
            in Poesie (Poesie personali)

            Di cose mai dette rimasero muti

            Lei gli dava la mano
            Più stretta
            E sicura
            E parlava d'amore come di fortuna;
            Lui invece fissava quegli occhi capaci
            Di parlargli d'amore
            Di fughe
            Di baci.

            Furon tempi in cui quelli
            Innamorati, sperduti
            Di cose mai dette rimasero muti.

            E se è vero che tutto
            Giova e rafforza,
            Quella d'amarla
            Fu la sua ultima mossa.

            Li trovarono fermi
            Sorridenti
            Un po' tesi
            Sulla sponda di un fiume
            Senza cieli e pareti,
            A sussurrarsi promesse
            Parole
            E canzoni
            Ad urlare di sogni
            Sfregiando emozioni.
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              Scritta da: Wine
              in Poesie (Poesie personali)

              Lacrime arboricole

              Fragile e timida s'appresta
              ad ammaliar la musica del vento
              per raggiungere il suo gelido nucleo
              incorporeo,
              impalpabile, per poterne saggiare
              la veridicità,
              per poter provare ancora l'ebbrezza di
              una giovinezza insabbiata
              dal giallo pallore
              che il Signore del tempo le ha dato.
              S'appresta a saltare nel vuoto
              per volare ancora una volta
              sospinta dal soffio di un uomo,
              per poter riprovar sulla pelle
              la sensazione di un bacio,
              la carezza del vento.
              Ma il suo corpo fragile
              muore,
              e viene accolta da un amante segreto,
              e ancora una volta rivive.
              È autunno, mio amore.
              Composta lunedì 17 dicembre 2012
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                in Poesie (Poesie personali)

                Sei tu

                Sei come un roseto rosso vivo.
                Sei il viale che vorrei percorrere.
                Sei il mare il cielo e la terra, in
                un mondo da scoprire, nel mio mondo
                già scoperto.
                Sei come un gioco di fuochi d'artificio
                bellissima, splendida gioviale,
                come quel fuoco che scalda
                i miei giorni di gelo,
                che brucia in passione,
                che sazia il mio amore.
                Sei l'abbraccio che vorrei,
                il bacio che desidero,
                il volto che cercavo.
                Sei la Chicca che manca alla mia vita.
                Sei tutto ciò che da anni sognavo.
                Sei il mio sorriso, la mia musica, la mia danza,
                il mio piatto preferito il vino più profumato.
                Sei la mia voglia di amarti.
                Sei
                Sei la persona che ho sempre amato
                in ogni luogo,
                in ogni tempo in ogni vita.
                E sé in questa vita, del tutto, non ti avrò,
                sappi
                Che con una sciarpa la tua anima ruberò
                e in un cuore d'oro
                in una coccinella rossa la nasconderò,
                per liberarla
                quando in una vita più in là ci servirà
                Perché tu Sei la mia Principessa,
                la principessa delle mia favola.
                E la Favola si sa solo con un lieto fine,
                finirà.
                Perché tu sei. Solo tu.
                Composta giovedì 20 dicembre 2012
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