Poesie personali


in Poesie (Poesie personali)

aututnno

Il vento porta tutto via
foglie e compagnia.
L'autunno e anche carino
soprattutto di mattino
c'è quella ebrezza di felicità
per tutta la città,
le foglie da verdi diventano gialle
come un tocco tutto d'arte,
scaccia via la malinconia
è porta anche molta allegria
il cricchettìo delle foglioline
che si sente tutte le mattine.
Composta venerdì 23 novembre 2012
Vota la poesia: Commenta
    Scritta da: Roxane Lemondrop
    in Poesie (Poesie personali)
    Volevo fare l'artista,
    dipingere quadri di successo
    cantare nei concerti
    ballare in un'opera
    recitare davanti ad un pubblico
    ma oltre a ciò
    volevo conquistare le persone
    quelle belle, quelle felici,
    quelle indimenticabili, quelle ricche:
    ricche di amici.

    Tutto era scontato.
    Tutto era reale.

    Ora voglio fare l'artista,
    dipingere fiori nella nebbia
    cantare anche in mezzo a due persone
    ballare in un piazza vuota
    recitare soltanto davanti al regista
    ma oltre a ciò
    voglio conquistare le persone
    quelle sofferenti, quelle deboli,
    quelle che non dimenticano, quelle ricche:
    ricche di sguardi inebrianti.
    Composta sabato 13 ottobre 2012
    Vota la poesia: Commenta
      Scritta da: Roxane Lemondrop
      in Poesie (Poesie personali)
      Leggera,
      come il silenzio,
      giace la confusione
      dentro di me.
      E se fosse
      un labirinto?
      Prove concrete non ho,
      troppo lontane.
      Solo filamenti
      di incertezze.
      Non mi trovo.
      Un urlo non basta.
      Qualcuno è troppo poco
      per me.
      Sto perdendo il ricordo
      forse di quel che sono.
      Un sorriso
      dietro l'angolo
      s'illude di riapparire
      e sognare.
      Ma ora è nostalgia.
      Ora è confusione.
      Composta venerdì 12 ottobre 2012
      Vota la poesia: Commenta
        Scritta da: MoniFlà
        in Poesie (Poesie personali)

        Apocalipse

        Non fu notte che impallidì il mio cupo sonno,
        né vento che smorzò la fiamma del mio sorriso,
        ma gelo che rapisce ogni pavido istante al mio cuore muto,
        e fermo sta sul soglio da cui passano i giorni
        a salutare un'altra vita.
        Ed io con loro,
        bianca di luce del mattino,
        arsa di sabbia e d'amore,
        io, sola nell'inferno che mi spetta,
        pellegrina sulla mia tomba
        ancora una volta vuota...
        Come Lazzaro mi svegliai da un lungo sonno,
        depositando la pietra del mio sepolcro,
        gettando la veste sofferta,
        e cieli s'aprirono in di me,
        ed io in loro.
        Un universo uscì fuori,
        mondi sepolti
        ritornarono dal nulla.
        Allora io vidi
        e come un sacrificio antico
        la mia voce s'elevò al cielo:
        la fine del mondo la stiamo già vivendo!
        Composta sabato 25 settembre 1999
        Vota la poesia: Commenta
          Scritta da: MoniFlà
          in Poesie (Poesie personali)

          Ubriaca d'amore

          Lasciatemi vivere così,
          ubriaca d'amore
          tra le panchine di un parco,
          cibandomi dei suoi teneri baci
          e delle sue carezze.
          Lasciatemi vivere così,
          dormendo con sentimenti vagabondi,
          saziandomi con l'odore della sua pelle
          per la quale io fremo.
          Desiderosa di lui, del suo corpo,
          del sogno di un suo interminabile abbraccio
          voglio vivere e morire.
          Colma e traboccante del suo essere
          voglio poter resuscitare.
          Composta martedì 30 gennaio 2007
          Vota la poesia: Commenta
            Scritta da: MoniFlà
            in Poesie (Poesie personali)

            Stendo la mia pena ad asciugare al sole

            Stendo la mia pena ad asciugare al sole,
            relego il mio dolore a questo fioco raggio
            nell'attimo infinito in cui riscalda,
            in quell'istante eterno in cui mi abbraccia.
            Stendo la mia pena come lenzuola
            per rinfrescarla un po' al passo del vento,
            per alleviare il suo male e la sua immensa tristezza,
            per donarle una carezza pur se non mia.
            Baciala, sole, baciala, fallo in fretta!
            Accarezzala, vento, sfiorale il volto!
            Si senta rinfrancata e meno sola.
            Io non posso darle il tempo di guarire,
            io non posso distruggermi con lei!
            Raccolgo la mia pena rinsecchita.
            Adesso pesa di meno portarla sul mio cuore.
            La piego e la rinchiudo in un cassetto,
            là dove solo il tempo passa a cancellarla,
            là dove solo io potrò di tanto in tanto ricordarmene
            per coccolarla un po' dentro la sua prigione.
            Composta lunedì 16 dicembre 2002
            Vota la poesia: Commenta
              Scritta da: MoniFlà
              in Poesie (Poesie personali)

              Il tempo degli affanni

              Il cielo singhiozzante di pioggia
              da il benvenuto a un triste autunno.
              Eterno sarà il tempo degli affanni,
              greve il suono del cadere delle foglie.
              E osservo il seguitare dei minuti
              di un orologio appeso alla stazione.
              Ancora un altro treno, un altro viaggio,
              una stanchezza muta sul mio cuore.
              Una valigia è la sola compagna
              di me, della mia vita vagabonda.
              La trascino fino al bordo delle rotaie
              appesa alla mia anima di assenze,
              tra il rumoroso correre del tempo
              e la speranza di tornare presto.
              Eterno sarà il tempo degli affanni.
              Ottobre scivola silenzioso e lento
              sui tetti delle case del mondo.
              Composta mercoledì 8 ottobre 2003
              Vota la poesia: Commenta