Poesie personali


Scritta da: margherita1
in Poesie (Poesie personali)

Il bottone più bello

L'ho travato sul vecchio comò.
Dimenticata e persa
nello spazio indefinito
di un verbo senza tempo.
Scatola dal cartone
un po' ammuffito.
Era piena di bottoni.
Uno tondo ancora
di vera madreperla
la misura di un'asola
da sera.
Quello in metallo
con lo stemma
blasonato non stava più
sulla giacca di lana cotta
verde scuro.
Uno piccolo d'ottone
pendeva un po' scucito
dalla divisa di un
soldatino dritto
con il fucile in mano.
Ma il più bello
che brilla ancora
tra le mani come gemma,
è un bottone di mia madre,
che teneva quel drappo
di velluto nero
sulla spalla.
Ed io bambina non ricordo
i suoi capelli
né il radioso suo sorriso,
ma il luccicar di stella
che usciva dalla
stanza di mia madre,
la scia di quel profumo
insieme al suo bottone.
Composta mercoledì 29 agosto 2012
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    Scritta da: Susan
    in Poesie (Poesie personali)

    Follia

    Non voglio capire,
    non più, provo a capire il
    senso di questa vita
    che resta inutile,
    una vita che soffre,
    non voglio più capire
    avrebbe forse un senso capirla?
    No!
    allora non importa,
    non voglio capirla,
    eppure ne sento di
    questo senso,
    questa voglia di capire,
    capire cosa?
    non lo so,
    avrebbe forse un senso capire?
    No, forse l'unico vero senso è
    viverla questa vita che non voglio capire,
    forse l'unico senso è la follia,
    follia di attimi desiderati,
    follia di attimi amati,
    follia semplicemente follia!
    e follia di essere quello
    che non sono mai stata!
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      Scritta da: Susan
      in Poesie (Poesie personali)

      Il mio grido

      Ascolta il mio dolore,
      ascolta il mio grido
      ascolta, ascolta
      quello che stò gridando!
      Ma tu non puoi ascoltare,
      tu non ascolti
      il mio grido di dolore,
      sei immune, immune al dolore
      immune al mio amore,
      immune al grido che brucia
      l'anima,
      tu sei, chi sei tu? non lo sò!
      non voglio più saperlo!
      non voglio più credere in te,
      io grido, grido il mio dolore
      e tu non ascolti immune al dolore tu!
      chi sei tu?
      ma non importa, non più,
      resta il mio dolore,
      il mio grido ad una domanda
      che mai avrà risposta!

      Susan Randall.
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        Scritta da: Susan
        in Poesie (Poesie personali)

        Sperando

        Non so se il temo mitiga
        le delusioni,
        non so se il tempo mitiga il dolore,
        fatto è che tu sei in me
        e non riesco a cancellare
        questo vuoto che riempie la mia anima.
        Lascio che sia il tempo a fare il suo corso
        sperando che un giorno,
        non troppo lontano possa ridarmi quel senso,
        senso di vita nell'anima mia,
        che adesso ed ogni attimo sente
        la voglia di gridare,
        perché? perché?
        ed ancora perché?
        non voglio più sentirli,
        non voglio tutti questi perché
        vorrei solo una risposta
        che tarda a venire
        lasciano un vuoto di un perché,
        senza una risposta,
        sperando nel tempo solo nel tempo
        di poter sognare ancora!
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          Scritta da: Susan
          in Poesie (Poesie personali)

          L'oscura parte di me

          L'oscuro, vive in me, ne percorro di
          questa strada buia davanti a me,
          e tu luce dove sei?
          aiutami a venirne fuori,
          non riesco a vedere quella luce che
          tanto illuminava la mia anima...
          ora il buio mi assale,
          la paura di buio invade l'anima
          aiutami luce ti prego aiutami
          Questo buio mi intimorisce
          Accenditi luce ti prego,
          non abbandonarmi in
          questo mondo che non mi appartiene,
          aiutami luce di vita,
          aiutami a capire il buio
          il buio che fa tremare i venti,
          il buio che suona nel tempo come un corvo
          che attende la morte,
          aiutami a venire fuori da questo
          buio che invade la mia anima,
          maledetta anima
          che non vuole più vivere e che vive
          nella paura della morte,
          Dove sei luce? dove?
          afferra la mia mano e portami via
          dal buio, non lasciami morire
          in questo oscuro mondo,
          un mondo dove il freddo è caldo
          e dove il caldo ne diventa freddo!
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            Scritta da: Stefano Medel
            in Poesie (Poesie personali)

            Un pezzo di poesia

            Un pezzo di poesia,
            vorrei mandarti,
            un pezzo di poesia,
            vorrei mettere insieme;
            e raccoglierci dentro,
            come in un secchio,.
            Tutto il dolore e la tristezza,
            e la solitudine,
            e i momenti in cui mi manchi,
            e mi sento solo;
            tutto vorrei dirti,
            e urlarti il mio amore,
            ma tu non senti,
            sei lontana,
            lontana,
            nel tuo mondo,
            nel tuo mondo;
            e le mie parole forse
            non ti arriveranno,
            forse non riusciranno,
            nemmeno a chiamarti,
            e farti stare ferma un attimo;
            un pezzo di poesia,
            per te.
            Composta mercoledì 29 agosto 2012
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              Scritta da: Marilena Aiello
              in Poesie (Poesie personali)

              Strana poesia

              È strano,
              vero, amore mio?
              Sentire il tuo respiro,
              il ritmo del tuo petto,
              il calore del tuo esistere.
              Sentirti accanto nei passi,
              nei movimenti, nei gesti.
              Le tua presenza invisibile
              eppure così intensa,
              quasi tangibile.
              So che così mi senti anche tu,
              ti basta stare in ascolto
              ed eccoci insieme.
              Strana magia,
              questa dell'amore.
              Strana poesia,
              sembra una coreografia
              di sentimenti ed emozioni.
              Come nebbia al sole
              si scioglie questa grigia solitudine,
              sbocciano sapori di vita
              e nell'intreccio di mani, di occhi,
              svanisce la paura,
              evapora il dolore.
              Se tu volessi crederci un po' di più
              supereremmo i limiti del tempo
              e i confini dello spazio,
              come due ali nel cielo
              fenderemmo le nuvole.
              Composta martedì 28 agosto 2012
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