Poesie personali


Scritta da: Cetty Cannatella
in Poesie (Poesie personali)

Ahimè la sensibilità

Le profondità dovrebbero essere vietate alla sensibilità...
La sensibilità ha sbalzi d'umore, spesso incomprensibili.
Lei che ha ali di angelo e gambe di piombo,
emozioni di cristallo e riverbero di pugnali.
Dovrebbe rimanere chiusa in una teca, come un opera d'arte... fragile, bella, intoccabile.
Bisognerebbe averne cura...
La sensibilità è il seme di ogni emozione importante, se incontra il male viene spazzato via come in balia del vento.
Se germoglia, è bene e amore all'ennesima potenza.
Ahimè la sensibilità.
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    Scritta da: Cetty Cannatella
    in Poesie (Poesie personali)

    Uomini...

    Sciascia diceva: ci sono uomini uminicchi e quaquaraquà.
    Gli uomini quelli veri, sono le persone semplici, che si alzano al mattino e se vanno a lavorare, quelli che insegnano ai figli il valore della vita e non delle cose. Gli uomini veri rispettano il prossimo, rispettano se stessi e combattono per i propri ideali.
    Gli uomini veri, profumano di umiltà, si rimboccano le maniche e vanno avanti. Poi ci sono gli uminicchi quelli che pur lamentandosi tirano avanti, hanno sempre bisogno di qualcuno per prendere una decisione... non sono né carne né pesce...
    Poi in fine c'è "l'uomo inutile, controproducente, che rovina se stesso e gli altri, l'uomo della mala società...
    U Quaquaraquà.
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      Scritta da: Cassandra
      in Poesie (Poesie personali)

      Sei nella psiche

      Sei nella psiche,
      quando torno indietro nel tempo.
      Sei nella psiche,
      quando vorrei rimuovere tutto
      quel che mi hai fatto nel male,
      poiché il bene, per te,
      era soltanto una mela proibita.
      Sei nella psiche,
      quando vorrei giocare ancora
      a far la carnefice
      vittima del tuo male,
      per riprendermi ciò ch'era mio:
      il cuore in attesa delle tue lodi.
      Sei nella psiche,
      quando penso che tal mio gioco
      sia finito troppo presto
      e che avrei giocato meglio,
      se non avessi avuto
      il mio sposo da amare.
      Sei nella psiche,
      quando credo che non potrò mai
      dimenticare le tue mani
      che solcano il mio corpo
      nudo e immaturo,
      e quando ho la certezza che
      tuoi occhi non hanno avuto pietà
      dei miei lacrimanti d'innato dolor.
      Sei nella psiche,
      quando penso che avrei potuto
      amarti,
      vivendo insieme nell'Inferno,
      ma tu conosci solo il Paradiso
      derubato e comprato.
      Sei nella psiche,
      quando credo che non sconterai mai
      le tue pene,
      perché sei bravo a scappare
      creando le tue scorciatoie d'ipocrisia.
      Sei nella psiche,
      quando credo che potrei
      far parte della tua vita,
      per proteggerti dal tuo supplizio
      che grava da sempre sulle tue spalle,
      l'ugual supplizio nascosto
      nel tuo nome.
      Sei nella psiche,
      quando vorrei starti vicino
      per lenire le tue sofferenze,
      solamente per alleggerire
      la mia empatia.
      Sei nella psiche,
      quando il tempo sosta
      sotto quelle gocce
      profumate di passione
      e quando avrei voluto che
      questo tempo fosse stato
      l'Infinito noviziato
      dal nostro amore mai nato.
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        Scritta da: Oriella Beretta
        in Poesie (Poesie personali)

        Una donna

        C'è una donna
        allo specchio
        che non conosco.
        Ha gli occhi
        pieni di vuoto,
        le rughe del troppo tardi,
        le labbra aride
        di chi non riceve più un bacio
        da troppo tempo.
        Assomiglia alla donna
        che non avrei mai
        voluto diventare.
        E continuo a dire che sono io...
        mentre dai suoi occhi
        cadono le mie lacrime.
        Composta venerdì 8 novembre 2019
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          Scritta da: Oriella Beretta
          in Poesie (Poesie personali)

          Il vuoto

          Un giorno
          che non sa brillare.
          Dove la musica
          non arriva al cuore.
          Dove le parole
          non bastano
          a svuotare il silenzio,
          dove non c'è nulla
          a fare la differenza.
          Uno di quei giorni
          che se dovessi incontrarmi
          passerei senza vedermi.
          Vuoto...
          così vuoto
          che si sentono
          persino rimbombare
          i passi della solitudine
          che cammina dentro all'anima.
          Composta martedì 15 ottobre 2019
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            Scritta da: Anna Maria G.
            in Poesie (Poesie personali)

            L'attesa

            La gente che va
            cammina, corre, sale, scende.
            Medici con cartelle in mano, parlano,
            osservano e tutto ruota intorno: attese,
            rumori, incertezze.
            Qualcuno si ritiene ad un passo da Dio
            veste i panni del nulla perché
            Dio è talmente vicino a noi ma
            non raggiungibile!
            Tutti e nessuno alla ricerca di qualcosa,
            di risposte che non tardano ad arrivare
            e intanto noi fissiamo gli ascensori,
            le scale, i corridoi.
            Siamo ad un passo di una porta che si apre
            mentre un'altra si chiude
            rimaniamo immobile nel nostro correre,
            camminare senza capire.
            Parliamo ma in quei momenti
            non esistiamo, siamo solo esseri
            su questa terra che ruota e non si ferma
            ma tutti siamo pronti a scendere
            senza capire il perché.
            Composta lunedì 1 aprile 2019
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