Poesie personali


Scritta da: Daniele De Patre
in Poesie (Poesie personali)

Vorrei

Vorrei veder sorridere:
l'anziano mentre viene aiutato,
il malato mentre viene curato,
l'affamato mentre viene servito,
il disperato mentre viene confortato,
il vicino quando viene salutato,
il bambino quando viene accarezzato,
il fratello quando viene rispettato,
Vorrei per queste cose poter piangere... di Gioia.
Composta venerdì 4 maggio 2012
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    Scritta da: Maria De Benedictis
    in Poesie (Poesie personali)

    Oh Terra!

    I tuoi colori, i profumi e quel fresco calore
    risvegliano i sensi.
    Le tue erbe, i fiori,
    essenze di benessere.
    I frutti,
    perle di nutrimento alla vita!

    Accogli nella tua casa
    e come una madre
    partorisci con sacrificio,
    consumandoti...

    Eppur il tuo grido di dolore
    non sente,
    non vede
    la tua anima che ogni giorno un po' muore...

    Tra cemento, rifiuti e gas
    la tua vendetta impetuosa,
    estrema,
    sofferente
    ignora!

    Ipocrita quell'uomo che sulla tua pelle guadagna,
    domani pagherà anche suo figlio!
    Composta martedì 10 agosto 2010
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      Scritta da: seilion
      in Poesie (Poesie personali)

      Amore

      Che cos'è questo sentimento,
      che ti inebria o da tormento.
      Cosa scatta nel cervello,
      quando incontri il tuo modello.

      Sei felice, ti senti strano,
      hai il mondo nella mano,
      per te la vita e tutta rosa,
      ti sembra di volar sopra ogni cosa.

      Basta un po' di gelosia,
      per far finir la poesia,
      questo tarlo ti trasforma,
      ti perseguita, prende forma.

      Poi arrivano i tradimenti,
      che pone fine ai sentimenti,
      la vita diventa un inferno,
      e pensare che giuriamo amore eterno.
      Composta venerdì 27 aprile 2012
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        in Poesie (Poesie personali)

        Oltre me

        Sono una stinga fremente
        in un anima di universo
        dal massimo grado di luce
        gravitante d'amore
        oltre i sogni inespressi
        dove suona musica di tutte le corde
        e ogni cosa è fatta d'energia,
        lì mi sento oltre:
        le barriere della mente,
        pregiudizievoli concetti,
        sofferenze soffocate,
        il mio modesto spirito
        viaggia da un mondo all'altro
        oltre un tutto totale
        in un tempo
        della durata di un respiro.
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          Scritta da: Ada Roggio
          in Poesie (Poesie personali)

          Basta

          Violenza psicologica,
          non ha sapore,
          non ha colore,
          ma ha tanto dolore.
          Dolore profondo,
          insopportabile.
          Ti possono dare farmaci,
          ma questi non portano pace nell'anima,
          uccidono la mente offuscandola.
          Mente deteriorata dalla cattiveria,
          che si è annidata dall'uomo cattivo,
          che si è accanito contro quella carne che sapeva di ingenuità,
          di semplicità.
          Violenza basta,
          sbatte la testa.
          Adesso basta.
          Composta venerdì 27 aprile 2012
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            Scritta da: margherita1
            in Poesie (Poesie personali)

            Amore di more amare

            Guardo il solo che sa di sale
            mi sento sola in questa sala.
            Che vuoto!
            Vola laggiù la vela
            penso a quel vile che niente vale
            Che pena!
            Gli diedi la mia rosa
            in un mano di raso, lui me la rese
            facendo tabula rasa.
            Che scema!
            Eppure ancora lo sento
            mi appellerei ad ogni Santo
            farei preghiera di questo sunto.
            Che illusa!
            Ma ancora spero in questo
            amore che al cuore spara.
            Che male!
            Composta venerdì 4 maggio 2012
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              in Poesie (Poesie personali)

              Risacca

              Legno e mare non hanno tempo,
              Vivono di un brulicare d'onda
              Monotono ed irrequieto,
              Testardo
              Come un cuore piromane
              Che mangia la macchia
              E divora la selva dell'anima.
              È sul legno, ricordi,
              Che i nostri cuori abitarono
              La stagione dei fiori,
              Germogliando dal caos
              E da un parto infausto
              Del cielo.
              Su quel legno inumidito di lacrime,
              Talvolta arso d'amore,
              Costruimmo una palafitta incrollabile
              Di noi.
              Il mare ci osservava
              Piangere a gocce l'orizzonte,
              Insegnandoci la vita.
              Quel mare che guardi, ora,
              Con entusiasmo bambino.
              Ha unto la nostra carne
              Rubandoci l'essenza
              In un tramonto.
              Legno e mare non hanno tempo
              Anche tu lo sai
              Che aspetteranno la cenere delle nostre anime
              Affidata al dondolio di una risacca.
              I. R. f.
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                Scritta da: Stefano Medel
                in Poesie (Poesie personali)

                rotolando

                Rotolando,
                verso il mattino,
                mi muovo,
                mi giro e mi rigiro;
                rotolo verso il giorno novo,
                verso l'alba,
                e non vorrei;
                non voglio pensare,
                non voglio sapere;
                solo riposare,
                nicchiare,
                rimandare,
                tenere gli occhi chiusi,
                volare via,
                come una foglia stanca,
                staccata dal ramo;
                come un bambino
                innocente,
                fa sogni mesti;
                come un aurora
                delicata del mattino;
                rotolando,
                riposando.
                Composta martedì 1 maggio 2012
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