Poesie personali


Scritta da: Sir Jo Black
in Poesie (Poesie personali)

Cielo bianco di sole

Cielo bianco di sole
dove non sono trasparenze,
lievi nebbie da diradare
cercando occhi che guardano vita.
Occhi veri che osservino
nei miei con i miei i suoi
nei suoi con i suoi i miei.

Cielo bianco di sole
dove non sono trasparenze,
lievi nebbie da diradare
cercando chi suona sentendo vita.
Suoni veri che parlino ascoltati
nei miei con i miei i suoi
nei suoi con i suoi i miei.

Cielo bianco di sole
dove non sono trasparenze,
noi vicini:
occhi negli occhi,
suoni nei suoni,
passi nei passi,
mano nella mano,
lievi nebbie da diradare.
Composta venerdì 24 febbraio 2012
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    Scritta da: Daniele De Patre
    in Poesie (Poesie personali)
    C'erano una volta due persone, Primo e Ultimo.
    Primo diceva di sapere sempre tutto,
    Ultimo cercava di sapere.
    Primo diceva che non si fidava di nessuno,
    Ultimo diceva di voler prima conoscere e poi giudicare.
    Primo pensava di essere il migliore,
    Ultimo cercava di non essere il peggiore.
    Primo pensava di essere il più sfortunato,
    Ultimo pensava che ci fosse qualcuno meno fortunato di lui.
    Primo pensava che il prossimo non aveva bisogno di nulla,
    Ultimo pensava di avere qualcosa da poter dare al prossimo.
    Primo diceva che avrebbe fatto tanto, Ultimo.
    Non so voi, ma io ammiro tanto Ultimo!
    Composta venerdì 3 febbraio 2012
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      in Poesie (Poesie personali)

      Fermento

      Ho visto un'altalena e mi sono gettata nel vento
      ho ripreso a dondolare su e giù
      anche se la nausea ogni tanto ritorna
      io conosco il limite della rabbia di un uomo
      e se non posso fare a meno di scatenarlo
      significa che il mio destino sarà dimenticare di avere avuto
      paura di amare.
      Composta sabato 11 febbraio 2012
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        in Poesie (Poesie personali)

        Figure

        Per te fratello mio
        per te io sono viva
        per te io credo nel futuro
        per te io vorrei rinascere dalla disfatta
        ma sei stato tu a colpirmi per primo ricordi?
        E io ti perdonai per amore
        ma non posso evitare di sentire il coltello
        e il dolore mi sta uccidendo.

        Poi ripenso allo scherzo che ci ha giocato il destino
        alla ridicola tristezza del nostro triangolo
        e capisco che il triangolo è diventato un ottagono
        e lascio che i lati si moltiplichino a oltranza
        ma non posso permettermi un cerchio.
        Composta sabato 11 febbraio 2012
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          Scritta da: L. Orlandi
          in Poesie (Poesie personali)

          Dialogo ai defunti

          I giorni dedicati ai nostri cari, supermercati
          di fiori e profumi, parcheggio completo
          ed entrata affollata.

          Davanti ad ogni abito marmoreo, chiacchiere
          di sguardi e scambi di saluti.

          Mi accerto che siano sempre lì, dove li ho lasciati
          l'anno scorso, e che fiori freschi lascino, almeno
          per due giorni, un ricordo del mio venire.

          Cari e sconosciuti, il dialogo è nel cuore,
          nel passaggio rispettoso, nel silenzio dei giorni
          imprevisti e deserti, nei gesti imparati con amore,
          nelle parole ripetute a distanza, nella nostalgia
          dei ricordi, nello scoprire sui vostri sorrisi
          un accenno alla mia anima.
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            Scritta da: L. Orlandi
            in Poesie (Poesie personali)

            Cosa c'è al termine della rabbia?

            Dopo l'ira, la furia, lo sfogo acceso
            c'è il pianto, la resa,
            l'ascolto di braccia sciolte e fragili,

            faccio, aggiusto e sistemo,
            ricomincio da qui in modo migliore,
            sono cresciuta e sono un esempio,

            imparo dai miei errori,
            una nuova carica dalla quale partire,
            sento il bisogno di fare pace.

            Assaporo il meglio dopo la rabbia
            e vado oltre.

            Cosa c'è all'inizio della calma?
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