Poesie personali


in Poesie (Poesie personali)

La condanna a Sorte

Continuavano a colpire,
tutti addosso
tutti a lui,
fra loro anche l'accusante,
il vero colpevole,
e colpiva forte.

Qualcuno cominciò ad avere dubbi,
ma ormai era tardi
dovevano eseguire la condanna.

Quando si accorsero di aver ucciso un innocente,
tutti in accordo uccisero l'accusante che li aveva resi assassini non giustizieri.

Poi si guardarono tutti in faccia e dentro di se ognuno scelse di uccidere gli altri,
scomodi testimoni del fattaccio
.
Sono sopravvissuti l'errore che ha portato l'orrore
ed il giudice che aveva emesso la condanna.
Composta sabato 11 febbraio 2012
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    in Poesie (Poesie personali)

    Vino "dannata"

    Prima le cene d'amore,
    quelle con un bicchiere in due.

    Mi ami?
    Da morire.

    La domanda che speravi,
    la risposta che voleva.

    Adesso le cene della nostalgia
    quelle da solo,
    con due bicchieri,
    uno per l'acqua,
    l'altro per il vino.

    L'amavi da vivere,
    non da morire.

    ... Ti manca... da morire.
    Composta sabato 11 febbraio 2012
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      in Poesie (Poesie personali)

      Vita dura e senza mezzi

      Salita
      discesa
      precipizio,
      manca il tratto piano per allontanarsi,
      quello da percorrere con la carrozza,
      tragitto da chi se la può permettere,
      la carrozza.

      Noi non siamo ricchi,
      ci arrampichiamo sulla eterna salita
      graffiandoci le mani,
      scivoliamo col culo e precipitiamo col corpo.
      Sempre feriti a morte
      noi deboli,
      dai forti.
      Composta sabato 11 febbraio 2012
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        in Poesie (Poesie personali)

        La notte fuori, la notte dentro

        Ogni notte,
        su di un aereo preso in corsa
        come se fosse un treno,
        la mia testa dopo avermi lasciato nel letto,
        gira sul mondo,
        con le teste degli altri,
        per la durata del mio sonno.

        Si riposa
        si distrae,
        si prepara a domani.

        Ogni notte,
        su qualunque imbarco
        quella parte di me che vuol godere
        ritorna cacciatore,
        dovunque e di chiunque,
        gira sotto tavoli,
        in mezzo a chi balla stretto,
        alle coppie fragili,
        e trova chi colpire.

        Non sempre torna a casa,
        e quando torna,
        sfinita,
        tocca a me accudirla.

        Ed ogni notte invece povero vecchio cuore tu paghi per noi
        tutti e resti a fare il tuo mestiere,
        battermi forte dentro non per amore
        ma più semplicemente per farmi un po' campare, arrivare a domattina.

        Paghi per loro che fanno ciò che fanno,
        per me che lo permetto,.
        Composta sabato 11 febbraio 2012
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          in Poesie (Poesie personali)

          L'esempio inutile

          E lo farò in silenzio,
          in un giorno normale a tutti,
          perché nessuno sappia,
          e di nascosto
          prendendo il tempo giusto.

          Anche se vorrei farlo davanti a tutti,
          perché tutti lo sappiano
          e magari qualcuno impari.

          Anche se ormai capiamo
          solo se abbiamo tempo
          solo se il sangue ci schizza addosso.

          E dopo una bella doccia
          tendiamo a dimenticare.
          Composta sabato 11 febbraio 2012
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            Scritta da: Francesca Zangrandi
            in Poesie (Poesie personali)
            Ho un cane che a 5 anni ha vissuto già il doppio.
            Ho un cane che a 5 anni è stato felice il doppio.
            Ho un cane che a 5 anni ha abbaiato il doppio.
            Ho un cane che a 5 anni è agitato il doppio.
            Ho un cane che a 5 anni ha amato il doppio.
            Lo stesso cane che ha il cuore come se avesse 10 anni o più.
            Non riesco a spiegare.
            Ha amato il doppio... Ha amato per due vite.
            Composta sabato 11 febbraio 2012
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              Scritta da: cucciola75
              in Poesie (Poesie personali)

              Italia mia

              Ho girovagato per parecchie nazioni, ho visitato posti incantevoli, ma credetemi, l'Italia è unica, splendida, non ha eguali la nostra nazione, mentre scrivo è forte l'emozione. La gente qui ha un grande cuore, aiuta il prossimo con amore. La cucina dal nord al sud è favolosa tu, Italia mia sei una rosa preziosa. Con orgoglio in alto sventolo la nostra bandiera gridando a gran voce sono Italiana e ne sono fiera sono Italiana e ne sono felice è, il mio cuor che ve lo dice.
              Con semplici parole voglio dire al mondo quanto è grande l'amore che sento per la mia nazione che non cambierei per nessuna ragione, non dimentichiamo poi la nostra squadra di pallone che ci regala gioia ed emozione. Italia Italia mia, sei grande, sei la vita mia.
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                Scritta da: catlan
                in Poesie (Poesie personali)

                Italia? No, grazie!

                Italia, paese dal bel territorio e dalla grande ricchezza
                rovinato da gente disonesta e di notevole bassezza.
                È grazie a questo tipo di gentaglia
                che in Europa siam considerati rantumaglia.
                No, no, mi dispiace, ma io...
                Non voglio esser paragonato ai mafiosi
                non voglio esser mischiato coi collusi.
                Non voglio esser schiavo della delinquenza
                voglio esser libero e non fare penitenza.
                Non voglio esser chiamato "mandolino"
                strumento musicale canzonatorio, invece che culo di donna sopraffino.
                Non voglio esser chiamato "spaghetti"
                ho tanti pregi e non solo dei difetti.
                Non voglio esser considerato nullafacente
                oltre a me, c'è un sacco di brava gente.
                Non voglio esser considerato uno zimbello
                ma voglio che uno straniero mi consideri un fratello
                e non un pericolo da evitare
                solo perché da noi vige il malaffare.
                Permettetemi di dissociarmi da questo stato
                e sperare che dir ciò che mi sta sul gozzo non sia reato.
                Qui c'è gente che è molto di più
                gente di grande onestà e parecchie virtù.
                Gente che lavora da mattina a sera
                gente che vorrebbe che lo stato non fosse una chimera.
                Qui c'è gente di notevole spessore e grande intelletto
                gente che meriterebbe comprensione e rispetto
                e non esser presa in giro
                perché, a causa di alcuni, il mondo ci tiene sotto tiro.
                Abitare in questo stato è come portare un vestito stretto
                lo dico con sincerità e non per dispetto.
                Lasciatemi urlare la mia impotenza
                e lasciate che questo grido non passi nell'indifferenza
                perché a volte mi sento un cane con la rogna...
                perché esser italiano mi sembra quasi una vergogna.
                Composta venerdì 10 febbraio 2012
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