Poesie personali


Scritta da: Enri
in Poesie (Poesie personali)

La Grotta Azzurra

La discesa aggrappati,
a quei gradini nella roccia scavati
L'antico sentiero d'amore,
che portan, dell'isola il signore,
al segreto luogo d'incontro
con la fanciulla del suo cuore.

Noi due, su quella barchetta
come un guscio di noce, che par s'infranga
ed invece scivola in quel varco
che la montagna a picco,
libera al mare;
per rimanere a guardare
senza fiato, filtrare
lame di sole che ci disegnano intorno
un azzurro contorno.

Cullati dallo sciabordio dalle onde
avvolti dalle ali del silenzio
interrotto dal duettare
del barcaiolo con la voce del mare.
E li, sospesi in questo cielo sottosopra
in un velo di seta blu.
Consapevole che se anche fuori c'è l'universo,
per me esisti solo Tu.
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    Scritta da: Enri
    in Poesie (Poesie personali)

    Una scintilla di te

    Sorgerai
    Come un secondo sole mi scalderai
    Ogni nuovo giorno
    Nulla avrà più senso li intorno

    Di te mi basta una scintilla
    E il mio Cuore Brucerà
    La notte stella che brilla
    Donna che mi completerà

    Splenderai
    E così perso in un mondo di Incanto
    Tu mi sarai accanto
    E nuovo orizzonte sarai.

    Di te mi basta una scintilla
    E tutto me stesso all'istante brucia
    Vita insieme forse non proprio tranquilla
    Ma basata sulla fiducia

    Brillerai
    Ed io del tuo riflesso
    Briciola di luce
    perderò me stesso

    Di te mi basta una scintilla
    Il mio corpo prende fuoco
    Ad un tratto tutto ha uno scopo
    di te mi basta una scintilla.
    Composta lunedì 14 febbraio 2011
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      Scritta da: Enri
      in Poesie (Poesie personali)

      Pozione d'Amore

      In una pentola di rame,
      metti su a fuoco lento
      di un pesce color argento
      due o tre, piccole squame

      cento petali di rose
      le lacrime di mille spose
      un po' di succo di limone
      qua e là qualche lampone.

      Quindi scorza e polpa d'arancia
      contro ogni mal di pancia
      ed in fondo non fa male
      un bel pizzico di sale.

      Lascia lì per ore ed ore
      a bollir nel pentolone...
      Adesso è pronta la pozione
      il miglior filtro d'amore.

      Danne poi con sommo gusto
      un bicchiere all'uomo giusto
      aspetta attenta e senza fiato
      ha un effetto è assicurato.

      Acc... qualcosa è andato storto,
      forse avevo torto...
      in fondo al cuor non si comanda,
      ciò che sceglie non si domanda.

      Questo è il fin della canzone
      per l'Amor non c'è pozione...

      ... e allora: regalale dei fiori,
      portala a cena fuori
      magari in riva al mare
      accendi la luna e... non resta che sognare.
      Composta domenica 14 febbraio 2010
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        in Poesie (Poesie personali)

        Di nuovo

        Quanto vorrei che tutto potesse riaccadere... tutto di nuovo.
        Il sole sorge sempre ogni mattina e
        ogni sera tramonta e poi
        di nuovo sorge e tramonta.
        Di nuovo la brina si scioglierà
        e il sole riscalderà tutto, di nuovo
        la sera scenderà e la luna ci guiderà con la sua lice.
        Di nuovo andrò a dormire
        di nuovo mi sveglierò
        Domani di nuovo il calore del sole accarezzerà le piantine qui fuori
        e di nuovo berremo l'acqua del cielo.
        Di nuovo il mio cuore batterà domani e di nuovo piangerò.
        Di nuovo tutto ci sarà, ma mai tu.
        Perché non puoi di nuovo accarezzarmi il viso con tue mani,
        perché non posso di nuovo sentire su di me le tue labbra,
        perché non posso di nuovo ridere con te,
        perché non puoi di nuovo chiamarmi amore o dirmi che mi ami?
        Perché le stagioni ritornano, tutto torna, tranne te.
        Composta martedì 27 dicembre 2011
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          Scritta da: Rosario Chippari
          in Poesie (Poesie personali)

          Malinconia

          Eccomi o sera,
          del mio fato il capitolo.
          Saluto e inchino
          agli amici d'avventura.

          S'apre una via
          nelle stanze del cuore,
          per chiudere una porta
          nei corridoi dell'oscuro.

          Viene la notte ora
          con le sue stelle,
          e la luna non ridente
          abbraccia il mio sogno.

          Cavalieri erranti della rete,
          e voi dame di corte,
          rivolgo il mio ossequio...
          e lascio il cuore alla sorte.
          Composta domenica 29 gennaio 2012
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            Scritta da: poldino
            in Poesie (Poesie personali)

            Oroscopo per 2012

            L'anno nuovo - dice l'oroscopo - renderà possibile l'impossibile, sarà favorevole la cabala e ci sarà pareggio tra il dare e l'avere. Tutte le vicende avranno un senso, anche quelle che non avverranno e avrebbero potuto capovolgere il mondo. Le guerre saranno tempeste lontane e saremo tutti amici con lo sguardo rivolto verso l'alto. Nonostante tutto, non avremo il sentore della verità a meno che sia lei a rivelarsi: il grigio rimarrà grigio e il silenzio si muterà in silenzi. Nessun disguido si registrerà nelle coincidenze, in perfetto orario il quadro degli arrivi e delle partenze.
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              Scritta da: franc
              in Poesie (Poesie personali)

              Oceano... azzurro

              Mio splendido delfino, che vivi nell'immenso oceano, nuoti libero, respiri il mare profondo, ami l'azzurro del cielo e nuoti nel oceano dell'amore. Io ho bisogno di te... conducimi nell'abisso e fammi scoprire ciò che cerco. Nuotiamo nella vita e dividiamo il peso dell'errore. Senza di te manca l'aria e intorno solo silenzio, è tristezza. Accarezzo con tenerezza il ricordo, il cuore vive l'emozione della passione e la fiamma dell'amore arde. Andiamo insieme nel profondo blu, solo tu sei capace di completare il mio destino, sei vita e allegria sei rumore, sei passione e dolcezza, sei il tutto nel mio oceano d'amore. Stai al mio fianco splendido delfino non lasciare l'oceano azzurro... e io starò con te per il tempo che vorrai.
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                in Poesie (Poesie personali)

                A poi...

                Tu sei passata ieri,
                cercavi scarpe buone per riprendere il cammino,
                ho detto no
                non perché non le avessi,
                volevo che non te ne andassi,
                che rimanessi a farmi quella compagnia unica
                che sai dare tu.

                Ma avevi fretta,
                pur di partire
                un bacio ed un saluto
                e sei uscita scalza,
                e come sempre ostentando il seno ed il tuo corpo per farti largo tra la gente e nella vita.

                È così che vinci sempre la tua sfida.

                Ancora avanti,
                fino al prossimo ritorno,
                chissà quando,
                chissà per quanto.

                Io sento il peso della mia età,
                ma soprattutto,
                ed è la prima volta,
                sento il peso della differenza di età da te
                e questo non è da me,
                mi fa paura.
                Composta domenica 29 gennaio 2012
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                  in Poesie (Poesie personali)

                  Donne racchette uomo palla

                  Sdegnata volta lo sguardo dall'altra parte,
                  per non vedere in faccia la nemica,
                  mostra la schiena
                  a quella che ha tolto il padre ai propri figli,
                  ed il marito ad una moglie,
                  quella che ha reso un uomo
                  un mezzo zero.
                  quella che lei chiama
                  "la grande tana,
                  caldo rifugio per l'attrezzo del signore".

                  La rende pazza di dolore
                  l'essere stata presa in giro da chi è peggiore,
                  da chi per conquistare
                  usa il suo corpo e non l'amore.

                  Da tempo si è spogliata del suo dover di moglie
                  ma resta madre,
                  subisce sempre
                  non sempre tace,
                  sopporta,
                  e basta.

                  Ma adesso sono vicine,
                  sente la presenza di lei
                  che vive della sua avvenenza,
                  di lei che guarda in faccia chi è tradito,
                  che porta sempre a casa il risultato,
                  purché sia un uomo con la fede al dito,
                  purché sia un marito.

                  L'uomo è solo il premio per la sua vittoria
                  nella eterna guerra contro le altre donne.

                  Qualcuno prima o poi la sdraierà per terra
                  ma non per sesso o voglia,
                  e non sarà un uomo
                  ma una moglie.

                  Allora a testa china torneranno a casa in tanti,
                  gettato l'uomo nella spazzatura
                  con gli occhi bassi e la stessa spiegazione,
                  tutti concordi su a chi dar la colpa,
                  di nuovo pronti al vecchio ruolo,
                  padri e mariti,
                  in cambio di un tetto e un piatto caldo,
                  e del disprezzo eterno di tutte le tradite.

                  Ma in fondo conviene a tutti dare
                  la colpa a chi è scomparso.
                  Con lei la colpa è morta,
                  è morta lei,
                  la colpa dei mariti non esiste,
                  è morta da bambina.

                  Una puttana in meno per le mogli, un nemico in meno.
                  Concordano i mariti, almeno ufficialmente.
                  Composta domenica 29 gennaio 2012
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                    in Poesie (Poesie personali)

                    La terza donna

                    Di lei osservo il viso,
                    la sua espressione,
                    ogni movimento,
                    il calore del fiato,
                    il battere di ciglia,
                    la bocca che mi parla
                    è amore.

                    Dell'altra non mi importa di vedere il viso
                    basta che lo senta,
                    lo senta addosso,
                    sul mio corpo,
                    le labbra
                    la bocca che non parla
                    ma mi sfiora,
                    sa dove e come colpire
                    è sesso.

                    Di lei amo le mani
                    che mi accarezzano
                    mi sfiorano
                    le mani che si muovono per accompagnare le sue parole
                    è amore.

                    Dell'altra mi piacciono le mani
                    che mi toccano
                    mi stringono,
                    lasciano qualche graffio sulla pelle
                    quelle mani che si muovono per far raggiungere il piacere
                    è sesso.

                    Di lei amo il corpo
                    quel corpo da ammirare,
                    da annusare,
                    accarezzare,
                    è amore.

                    Dell'altra mi piace il corpo
                    quel corpo che mi si strofina addosso,
                    sfrontato,
                    provocante,
                    quel corpo che crea il mio desiderio per poterlo soddisfare.

                    Lo so che vivo in modo disonesto
                    e sono un amante e un prigioniero.

                    ma quando trovo il tempo per pensare
                    mi viene sempre la solita domanda,
                    quale delle due è in fondo è l'l'altra.
                    E cerco la risposta nel trovare quella che in una strada o in un locale passa il suo tempo ad aspettare,
                    e per il giusto prezzo ti sa dare il corpo,
                    il tempo
                    e sa capire e consolare.
                    E per quella mezzora finalmente c'è chi si occupa di lui,
                    ed io non penso a niente.
                    Composta domenica 29 gennaio 2012
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