Poesie personali


in Poesie (Poesie personali)

La marcia dicembrina

Proprio adesso,
mentre aumentano le luci ti calano addosso le ombre,
mentre i suoni invitano alla gioia tu intoni la marcia funebre, cammini con passo di stivale,
la marcia della guerra,
vai contro il tuo nemico,
l'altro te stesso e lo abbatterai cadendo morto assieme a lui.
Composta lunedì 19 dicembre 2011
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    in Poesie (Poesie personali)

    Il ladro pentito

    Ho rubato una parola
    da una frase ascoltata per caso
    per strada,
    ci ho costruito intorno una poesia,
    ma quella parola che sentivo come rubata,
    mi impediva di pensare a ciò che avevo scritto come cosa mia.

    Ho riportato la parola dove l'avevo ascoltata,
    ho gettato via il costruito intorno
    e per punirmi del furto non ho pensato per un giorno.
    Composta lunedì 19 dicembre 2011
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      Scritta da: Teresa Libroia
      in Poesie (Poesie personali)

      Antico lamento

      Cammino con piedi di piombo,
      una nota distorta nella mia testa.
      Gli uccelli muoiono
      cadendo giù in picchiata
      ripudiati dal loro amato cielo rosso sangue.
      Tutto è in bianco e in nero qui giù,
      hanno perso il colore il mare, i prati,
      le farfalle.
      Han perso colore le persone che
      giran per strada col sorriso sfocato
      assieme ai sentimenti.
      Io sono rossa invece, come quel cielo
      che ha assorbito tutti i mali del mondo.
      Rossa d'amore.
      Rossa di dolore.
      Rossa di vergogna.
      Sento violini che stridono il mio dolore.
      Ed io non riconosco più il mio odore.
      Non riconosco più casa mia.
      E non mi sento realmente mia.
      Cammino in un deserto di vita stonata
      assaporo una ciotola di fiori appassiti
      che filtra morte.
      Ricordo una valle e un fiume ai piedi di quel monte.
      Non ci sono più le anguille e le rane
      Vedo solo cadaveri putridi che fissano il nulla.
      Tutto sfiorisce e sbiadisce,
      le mura delle case, la luce, i bambini.
      Sono tutti muti mentre
      l'abbandono rapisce ogni cosa
      e il nero sposa le nostre carni.
      Composta venerdì 16 dicembre 2011
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        Scritta da: Pietro Baratta
        in Poesie (Poesie personali)

        Quell'attimo in più

        Come l'erba del prato ricresce
        un sogno poi nasce
        si tinge di blu,
        porta con sé la tristezza
        che un'ora già persa
        non tornerà più;
        mi guardo intorno un istante
        un'ombra fuggente...
        compare lassù;
        nella mia mente ci sei e sempre sarai
        ... quell'attimo in più.
        Dietro la nebbia
        Un sogno si sveglia,
        lo guardo in fondo
        chi cerco sei tu.
        Come un pensiero
        che tempo non ha,
        s'innalza in cielo
        e vola più in là;
        nel suo bagaglio
        rimane un ricordo,
        sempre più bello,
        ogni istante di più
        ora così come allora,
        il sogno si avvera,
        chi vedo sei tu.
        Come l'erba del prato appassisce
        un sogno svanisce
        si perde nel blu,
        porta con sé il bel ricordo
        che forse quel tempo
        non ci darà più
        mi guardo intorno un istante
        un'ombra fuggente
        scompare laggiù;
        nella mia mente ci sei e sempre sarai
        ... quell'attimo in più.
        Composta mercoledì 7 maggio 1997
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          Scritta da: Pietro Baratta
          in Poesie (Poesie personali)

          Credendo in me

          Quello sguardo che tu hai
          con quegli occhi dentro i miei,
          mi ricordo e tu lo sai,
          la mia donna che vorrei;
          può sembrare strano, ma
          ogni istante accanto a te,
          fa rivivere di già
          quella storia insieme a lei.
          Ma col tempo capirai,
          non bisogna dire mai
          all'amor che dentro noi,
          può far vivere anche te;
          e credendo più che puoi
          quello che io dico a noi,
          tu potrai e regalerai
          quello che appartiene a te.
          Quello sguardo che poi fai,
          con quegli occhi dentro ai suoi,
          ho capito e tu lo sai,
          quello che io mai vorrei;
          può sembrare strano, ma
          hai bruciato quello che
          nel mio cuore è nato già
          e voleva dare a te!
          Non importa faccio senza,
          con un poco di pazienza,
          su nel cielo c'è una stella
          che mi ha acceso la speranza;
          voglio darti un po' di luce
          quella che io porto in me,
          voglio far brillare il mondo
          che è all'oscuro... è senza te.
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            Scritta da: Pietro Baratta
            in Poesie (Poesie personali)

            La mia grande Festa

            I vecchi sogni da realizzare
            a diciott'anni li posso soddisfare;
            all'amicizia che mi lega a te,
            io la confermo se il dubbio non c'è;
            all'amore che ci fa tanto sognare,
            dico di sì e lo posso sposare;
            alla pace che fa a tutti sperare,
            oggi ci credo e la posso gridare;
            la fame che fa spesso morire,
            mi lacera il cuore, mi fa intervenire.
            Quel che la legge mi ha proibito,
            da oggi per sempre mi ha regalato.
            A tutto il mondo che mi ha tanto guidato
            In questo tempo un po' tormentato,
            io lo ringrazio, ricomincio daccapo
            e dichiaro te...
            il mio caro invitato!
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              Scritta da: Pietro Baratta
              in Poesie (Poesie personali)

              A... te

              Sono già volate al vento
              mentre le sto scrivendo,
              hanno un po' di freddo
              perché è ancora inverno,
              mi toccano poi il cuore
              e fanno un po' rumore,
              le leggo nella mente
              e scrivo in quest'istante:
              per me sei tanto grande
              e ti voglio mia per sempre;
              ho forse esagerato
              di certo l'hai capito,
              ma quel che più mi preme
              e dirti solamente
              ... ti voglio tanto bene;
              poi ho già finito.
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                Scritta da: Pietro Baratta
                in Poesie (Poesie personali)

                Ultima lettera della mia fantasia

                Mi avvicino al tuo cuore e ti parlo d'amore,
                il tuo sguardo profondo che mi cerca nel mondo,
                un pensiero impellente mi invade la mente,
                questo sole risplende imperterritamente.
                Ti afferro la mano e ti dico ti amo,
                mentre il gioco finisce ed io mi allontano;
                uno sprazzo di luce accende il tuo cuore,
                in un attimo pensi già a fare rumore;
                il mio cielo è vicino, poi lo vedo lontano,
                mi chiedo, ripeto, questo mondo è un po' strano;
                parlo un po' tanto ma non dico che voglio,
                come fà questo sole a regalarmi un bel giorno?
                Un pennello non basta a colorare l'amore
                se il contorno lo sporco di uno strano colore,
                continuo a scrivere questa mia poesia
                con la penna che ho la mia fantasia,
                un po' troppa o un po' poca, di certo è la mia,
                tanto poi basta a segnarmi la via,
                spianata, coi sassi non so come sia,
                ma nel cuore, nell'anima si apre una scia,
                ci aggiungo sta lettera che poi vola via,
                ma che alla fine mi dice... non andartene via!
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                  in Poesie (Poesie personali)

                  Coltello corda o burrone... l'unica soluzione

                  Appeso aspetta,
                  come un cartello aspetta chi lo strappi,
                  come il pollo al gancio chi lo cucinerà,
                  come un quadro al muro il giusto estimatore,
                  come appesa a un filo qualche volta la speranza.

                  Ma è un uomo,
                  un uomo che si aspettava giustizia.

                  Adesso aspetta carabinieri e vigili del fuoco,
                  ma non ha più fretta.
                  Composta sabato 17 dicembre 2011
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