Poesie personali


Scritta da: Enrico Petrosino
in Poesie (Poesie personali)

Volo di farfalla

Cos'è la vita?
Forse un tempo donatoci per rincorrere
il miglioramento
guardando avanti credendo
nel proprio io.
Alla continua ricerca di un traguardo
che purtroppo ad ogni meta
ne succede una seconda
sempre più dura ed irraggiungibile
rimanendoci dopo poco tempo con un continuo vuoto e delusione.
Oppure Amare.
Amare se stessi conoscendosi
capendo il perché di questo dono.
Comprendendo i propri ideali
fondere il proprio carattere col rispetto.
Ma ci può essere rispetto di sé
se non si ha visione
del mondo che ci ospita
in un grembo materno.
Amare il prossimo,
trasmettendogli che il mondo è bello
in ogni sua essenza, piccola o grande.
Ma tutto ciò non basta
si ci accorge di esser soli
di non poter condividere a pieno tutte queste gioie
perché non le possiamo trasmettere.
Si è come una mezza moneta alla ricerca
dell'altra metà.
Un tramonto accarezzato da un cielo stellato
un paesaggio stupendo visto dall'alto
le luci di una città brillanti come stelle
un bambino che dice per la prima volta
mamma o papà
il pianto per il coronamento di un sogno.
Da soli non bastano
sé... non lo dividiamo con chi si Ama.
Facendogli vivere i sogni, le speranze,
le emozioni che ci attraversano come
folgori incandescenti.
La comunione tra due persone
l'amore che allontana la ragione
anestesia per i dolori più immensi
che ci prende il cuore con battito frenetico.
Fusione di due individui alla ricerca
di semplice speranza di vivere godendo gli attimi.
Per poi lasciare questo sogno come due farfalle
che come per gioco ed eleganza si perdono
verso l'immensità della luminosità del cielo
divenendo un solo spirito
che ha trasmesso esemplare ricchezza
l'Amore.
Composta venerdì 11 marzo 2011
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    Scritta da: Enrico Petrosino
    in Poesie (Poesie personali)

    Ansia d'amore

    Ferme le emozioni nel mio cuore,
    ho voglia di risvegliare il mio istinto,
    di dirti quel che sento
    in una dolce poesia,
    ma ahimè! Ora solo la malinconia
    di pensare...
    di non riuscire a liberare il mio pensiero
    a scriverti quel che sento
    ma una cosa è sicura:
    con te vicino il deserto diventa una radura,
    un campo fiorito,
    una visione indefinita
    come quei dolci momenti della nostra vita
    trascorsi insieme.
    Composta mercoledì 30 novembre 1994
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      Scritta da: F. Tornabene
      in Poesie (Poesie personali)

      Non preoccuparti...

      Quelli come me,
      sono nella notte che non vedi,
      dove il freddo non trova fine
      e la fame si sazia,
      solo con l'angoscia...
      Quelli come me,
      sono dove non guardi mai,
      perché non conviene,
      dove anche volendo,
      il tuo sguardo non sa arrivare,
      è troppo in fondo...
      Quelli come me,
      sono soli anche in mezzo a tanti,
      nessuno vuole la verità,
      solo comode bugie,
      per non sporcare la coscienza,
      qualche bel giudizio,
      ogni tanto qualche bel "in fondo è una sua scelta"
      e infine un po' di compassione,
      per lavare via tutto...
      Quelli come me non sono un cognome,
      un indirizzo o un numero di conto,
      sono quello che gli è rimasto dentro,
      ogni tanto tolgono qualche scarto ormai inutile
      e vivono di ciò che resta.
      Quelli come me non sono come te,
      ma tu dormi tranquilla...
      Dio x noi non ha creato scale...
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        in Poesie (Poesie personali)

        Sei dell'amore

        Sei dell'amore la ragione
        che risiede nel cuore
        quella immensa fatta di sostanza
        emozioni tangibili
        Sei dell'amore ogni frammento
        che batte all'unisono nei nostri cuori
        fusione di due anime che si respirano
        una certezza che non avrà mai fine
        Vivo nel presente di te
        nel futuro di noi
        vita d'amore che scaldi ogni angolo del cuore
        dalla profondità alla superficie
        Sospesa tra l'amore e la certezza
        di averti sempre al mio fianco
        mi immergerò nella tua anima
        per riconoscermi in te... per vivere di noi.
        Composta lunedì 12 dicembre 2011
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          Scritta da: Enrico Petrosino
          in Poesie (Poesie personali)

          Gabbiani

          Cammino... ad un tratto
          il mondo tutto mi sorride
          mentre io comincio a volare,
          a volare come un gabbiano
          nel cielo e sul mare spumeggiante
          mi poso e sento il mio cuore
          bambino ansioso;
          mi affretto rincorrendo qualcosa.
          All'improvviso
          nei miei occhi un viso,
          due sguardi si incontrano:
          una corsa, un abbraccio
          ed insieme, tutti e due gabbiani
          senza aver parlato
          cominciano a volare
          verso la volta infinita
          rincorrendo l'istinto d'amore.
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            Scritta da: Enrico Petrosino
            in Poesie (Poesie personali)

            Senza di te

            Ricordi i sogni di ragazzina
            di quando immaginavi la tua vita,
            di quando ballavi abbracciata al tuo
            principe senza volto.
            Sognando di vivere la tua vita in armonia amando.
            Ricordo i miei sogni di ragazzo
            di allegria per un no nulla.
            Ma un giorno dopo anni
            quel ragazzo divenne uomo è si accorse di te.
            Chiudendo gli occhi capi che...
            il suo sogno di allegria non era mai stato completo
            perché era stato senza di lei, senza di te,
            senza quella donna
            che si esprimeva con semplicità,
            la stessa spontaneità di quei sogni.
            Che oggi non mi fanno vivere... senza di te.
            Composta sabato 21 maggio 2011
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              in Poesie (Poesie personali)

              Disabili

              Quando non avrò più occhi per la mente
              non investirò nei colori del tempo a smarrirmi
              in disegni sulle nuvole d'ovatta cotonate, passano
              di moda sfilano in passerella vuoti, davanti alla finestra.
              la vita non è la minestra solita offerta, ma per
              com'è bella è da vivere ricca di voglia di vita.
              Ooh Dio divinamente avversata, per noi disabili,
              povera e vuota sarà non ricca di sorrisi
              sempre presa da dietro è un ricevere continuo
              dai nostri simili grandi fregature d'eventi.
              Dio! per non soffrire pur bisogna agire non si può
              sempre adire di parola per non essere elusi vani
              così non si regge e ne si corregge i sogni
              illusi di vita preda del male per l'eterno vivere.
              La mia dimenticata malattia insicura nella solitudine
              scura infusione nella confusione scarsa
              di certezza in buona fede è avariata d'intenti belli.
              Nel pestare il fallito mondo con la mia immagine
              io sono un contorno di cambiali, tratte di un conto in banca...
              per altri, sono uno adatto per utili prelievi.
              Composta mercoledì 14 dicembre 2011
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                Scritta da: M. MANTA
                in Poesie (Poesie personali)

                Natale

                Natale ed ancora ritorni, splendido sole,
                a riscaldare il giorno...
                Ed ancora ritorni, dolce luna,
                a illuminar le notti...
                Ed ancora tornate, luminose stelle sincere,
                a coprire il manto degli amanti
                sognanti,
                al buio stesi ad ammirarvi...
                Ed ancora ritorni, mio dolce SIGNORE,
                in fattezza di bimbo,
                posato in quella mangiatoia,
                pochi poveri stracci a coprirti,
                riscaldato soltanto dall'amoroso alitare
                di un bue e di un asinello,
                dolcemente cullato dal canto
                di tua madre
                ed amato e aspettato e adorato.
                Ed ancora io piango, dolce figlio mio,
                la tua assenza,
                freddo il mio sole, spenta la luna,
                vuoto e buio e senza stelle
                il mio cielo...
                Dove i nostri giorni di festa,
                dove le risa, la tua voce dove,
                dove il nostro NATALE...
                Vuota la sedia e muti
                i commensali
                a rimembrar di gioie passate...
                Di dolore si muore
                ed ancora È NATALE!
                Composta domenica 11 dicembre 2011
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