Poesie personali


in Poesie (Poesie personali)

La natura ha i tacchi alti

Mettiamoci l'animo in pace,
le belle donne vanno con i giocatori
o con le belle auto,
(magari con un uomo dentro),
le letterine frequentano solo chi le i-scrive
ad un buon programma,
le veline si svelano solo con chi poi le rivela,
nel posto giusto,
nel modo giusto,
alle persone giuste.

Chi non è protagonista
diventa lettore, spettatore,
con due spiccioli entra nei
fatti,
ci può sguazzare dentro,
basta che non affoghi.
Composta venerdì 16 dicembre 2011
Vota la poesia: Commenta
    Scritta da: Roberto Todini
    in Poesie (Poesie personali)

    Anima pura

    Anima pura,
    nota dai mille suoni
    che ondeggi in un silenzio di passione,
    volgi la tua anima
    verso quell'infinito candido
    dove mille occhi si innalzano al cielo,
    silenziosi,
    alla ricerca di uno sguardo di luna
    che incanti il mio
    e nei sogni trasporti il mio amore,
    per incontrarti e poterti spiare
    e nello sguardo profondo
    potermi ancora innamorare
    per un'ultima volta.
    Cerco dentro me verità, ma non giustizia
    passione, ma non amore
    infinito mistero di Vita.
    E in quel giorno di tenebre
    volgerò lo sguardo verso te,
    sorridendo ancora,
    per un ultima volta, donandoti eternità.
    Vota la poesia: Commenta
      in Poesie (Poesie personali)

      Lo fai per lui

      Se sono soldi spesi bene
      lo sai sempre dopo,
      ma non è quasi mai così.

      Del resto
      dopo i sorrisi per attrarti
      ritorna il mestiere,
      il poco tempo da dedicarti.

      Ma basta tentare di nuovo,
      sperare che vada meglio,
      la prossima volta,
      alla prossima voglia,
      a un altro muro,
      un'altro lampione,
      oppure con un numero di telefono
      su un giornale.
      Composta martedì 13 dicembre 2011
      Vota la poesia: Commenta
        Scritta da: Enrico Petrosino
        in Poesie (Poesie personali)

        L'amore

        Con gli occhi chiusi si può vedere ogni cosa
        il mare le stelle, le costellazioni più belle
        che diventan note e melodia
        e ci riescono a trasportare tra monti cielo e mare.
        Ad un tratto le mie mani calde cominciano a sudare
        la voce a calare
        perché in pieno giorno, giorno d'Agosto
        tenendoti per mano guardo il cielo
        e lì in alto in ogni posto
        riesco a vedere le stelle
        tutte uguali e belle
        la stella dell'amore
        la stessa che sta stringendo la mia mano trasmettendomi calore
        il calore di chi ha deciso di dividere le gioie e il dolore
        della vita insieme.
        Composta venerdì 30 novembre 2007
        Vota la poesia: Commenta
          Scritta da: Enrico Petrosino
          in Poesie (Poesie personali)

          Il buio non può

          Il buio non può...
          Quando la vita non ti sorride
          sai nel tuo io dove andare
          corrici... corri verso i tuoi sogni
          non tradirti,
          cerca nel tuo animo
          guarda c'è una poesia parla di te
          della tua esistenza.
          E se ti senti tradito, offeso
          non guardare le lacrime che ora van giù.
          Il tuo Se... sa,
          lui sa che il buio non esiste
          ascoltalo ti dirà che:
          Chiudendo gli occhi vedrai una luce,
          una luce che nessuno può spegnere,
          splendente come un diamante accarezzato da un raggio di sole
          fatta di una vita alla ricerca di sensibilità e voglia d'amore
          e della tua splendida unicità.
          Vota la poesia: Commenta
            Scritta da: Enrico Petrosino
            in Poesie (Poesie personali)

            Tu

            Tu
            Un fuoco immenso mi prende il cuore pensandoti,
            riscalda il mio corpo con un calore che mi attraversa tutto,
            accompagnato da una pelle d'oca.
            Un pensiero poi mi porta insieme a te
            in riva al mare, sotto un cielo stellato
            ed ancora insieme... in riva al mare.
            Noi soli in una spiaggia
            con sabbia fine e bianca,
            vicini sotto una palma
            alle nostre spalle uno scenario incantevole.
            I nostri sguardi uniti
            io col sorriso ti guardo
            mentre tu mi mostri una catena di fiori.
            Tu...
            forse sei l'amore.
            Composta domenica 25 settembre 2011
            Vota la poesia: Commenta
              Scritta da: margherita1
              in Poesie (Poesie personali)

              Nero

              Nero d'inchiostro sotto il cielo stellato
              mi sento sola come un cane abbandonato
              nero d'inferno quando ho gridato
              l'hò preso a schiaffi, gli ho sputato
              nero corvino i suoi lunghi capelli
              tacchi a spillo, fianchi snelli
              nero l'abisso quando li ho spiati
              baciati, dietro un'angolo appartati
              Nero di morte è la disperazione
              quando ho capito che avevo ragione.
              Composta giovedì 15 dicembre 2011
              Vota la poesia: Commenta
                Scritta da: Marilena Aiello
                in Poesie (Poesie personali)

                Una tua foto

                Ti cerco e ti guardo
                ti osservo e ti studio
                vedo le rughe che non sai
                e quelle che hai già dimenticato
                vedo riflessa nei tuoi occhi
                la scena che stai guardando tu

                Scopro sul tuo viso e tra le sopracciglia
                espressioni sempre nuove
                leggo quasi i tuoi pensieri
                ma, lo so, li sto inventando
                e quindi invento che un po' mi pensi
                che un po' ti manco
                e che ti chiedi, ogni tanto, se penso a te

                Invento intere storie che mi racconto
                e mi sorprendo a sorridere
                a mimare la nostra improbabile conversazione
                a ripetere la scena finché sia come la vorrei
                finché si disegna come non sarebbe mai

                Mi illudo e mi prendo un po' in giro
                ma che male c'è? è solo un sogno privato
                qualcosa che non cambia nulla
                una cosa che non sai né saprai
                che mi tiene vicina al pensiero di te
                al ricordo di noi in serate serene
                in momenti belli, fotografie di vita.
                Composta giovedì 15 dicembre 2011
                Vota la poesia: Commenta
                  in Poesie (Poesie personali)

                  Bentornato a casa mia

                  Ritorna domani o dopo,
                  quando avrai smaltito le tue rabbie,
                  non importa che tiri calci alla porta per entrare,
                  quando sei in te lo sai che è sempre aperta.

                  Anche se nessuno è in casa
                  il fiasco è sul tavolo,
                  se hai fame il pane ed il formaggio sono nella credenza
                  serviti pure.

                  Vai vicino al fuoco,
                  usa i tuoi sensi,
                  comandali col cuore.

                  Gli occhi per osservare la fiamma,
                  l'udito per sentire il crepitare del ceppo,
                  il naso per aspirare il profumo di resine,
                  e con le mani versa il buon vino che aiuta il formaggio a passare dalla gola.

                  Ritrovati,
                  lascia fuori le rabbie,
                  aspetta il mio ritorno.

                  Arriverò,
                  quando entrerò
                  con le mani
                  avrò già ucciso la rabbia che ti dava forza
                  e stava fuori ad aspettarti.

                  Avrai bevuto
                  sarai più debole,
                  e sarà la mia di rabbia
                  a fare il suo lavoro,
                  ed userò la vista per vederti cadere,
                  le orecchie per sentirti urlare,
                  il naso per sentire il puzzo del tuo sangue cattivo,
                  la gola per urlarti il perché lo faccio.

                  Poi,
                  a giustizia fatta
                  mi siederò al tuo posto
                  e con l'animo rasserenato
                  userò gli occhi per osservare la fiamma,
                  l'udito per sentire il crepitare del ceppo,
                  il naso per aspirare il profumo di resine,
                  con le mani mi verserò il buon vino che aiuta il formaggio a passare dalla gola.

                  Mi ritroverò,
                  metterò a riposo la mia rabbia
                  e non avrò più paura dei tuoi arrivi.
                  Composta giovedì 15 dicembre 2011
                  Vota la poesia: Commenta