Scritta da: Granconsiglio
in Poesie (Poesie personali)
Scommesse
Si cercano
senza troppo affanno
si perdono
si ritroveranno
sono il sostare
nel continuo viavai
loro
uno dentro ai giochi dell'altro
più che mai.
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Si cercano
senza troppo affanno
si perdono
si ritroveranno
sono il sostare
nel continuo viavai
loro
uno dentro ai giochi dell'altro
più che mai.
Far l'amore
È più bello
con la
p
i o g
g i
a
che fa da metronomo...
Che ne sapete voi
Della sintonia
Pulita
Vera
Lineare
Non immaginate voi
Nulla
Del pensiero affine
Del filo sottile
Che lega due ragionamenti
Che ne sapete
Di quel brio
Che porta a passeggio
Nei suoi occhi
Di quella luce
Sincera
Piena di sogni
Non potete saperne nulla voi
Di quell'esplosione
Dentro
Ogni volta che ride
Ogni volta
Che piano piano
Dichiara con due parole
Tutto il suo amore
Non ne saprete mai nulla
Delle sue forme
Perfette
Sensuali
Provocatorie
Di quel suo baciare
Avvolgente
Della sua meravigliosa
timidezza
Non potrete accorgervi mai
Di quel brivido
Emanato dal suo odore
Che sa accarezzarti
la schiena
e la mente
Nessuno di voi mai
Forse impazzirà
Di gioia
Constatando la sua gelosia
Notando la sua voglia
Di averti tutto per sé
Forse
Nessuno mai saprà
Immaginerà
Si accorgerà
O impazzirà
Nessuno mai
Tranne me...
Carezza,
cielo stellato,
prendimi,
vento.
Dolcezza,
creatura di Dio,
sorridimi,
ama.
Ricercando il profumo della tua pelle,
le tacite dita s'avventurano
nel labirinto di stoffa ancora disfatto.
Amorosa accidia di conservare
l'effimerità dei sogni, nascosti
alla notte dal sottile spessore
di tende arabescate,
nell'eternità del tempo
che affida al vento l'odioso compito
di disperdere nel caos del nascente giorno
il lento gocciolare dei nostri baci.
I miei occhi si chiudono
rileggendo le promesse pronunciate
a voce bassa di cui sono impregnati
i tuoi capelli ancora arruffati.
Tenace immaginazione
nella fallibilità della memoria,
tiranno che ad ogni secondo sfuma
l'abbraccio dei nostri corpi.
Competere con la fiamma della candela,
nostra sola luce in questa notte,
nella perenne sfida con l'eternità.
Sorridere della facile vittoria.
L'amore che voglio
è una fantasia viva
che riesca a vedere
senza bende sugli occhi.
La fantasia che cerco
è un sorriso di sole
che non si spenga
quando intorno c'è il buio.
Il sorriso che amo
è una sciarpa azzurra
calda intorno al cuore
nelle sere d'inverno;
una spina di luce
da portare nel petto
gridando di gioia.
Come stai?
Essenzialmente bene.
Mare, stelle, rose...
ingredienti d'amore in una ricetta di vita
disegnata con pennelli di freddi colori,
accentuati dal gelo della notte
che sopraggiunge.
Come stai?
Essenzialmente bene.
Cominciare a pensare ai gabbiani
che volano chissà dove
per ripararsi come noi dal freddo,
ed ascoltare il silenzio
che parla per me.
Come stai?
Essenzialmente bene.
Credere alla vita
che si nasconde nelle pieghe del tuo cappotto,
nei lampi dei tuoi occhi,
nelle lacrime mute dei miei,
nella chiarezza del tuo sorriso,
nei battiti nudi del cuore.
Come stai?
Essenzialmente ti...
Tutto il nostro sapere è rinchiuso nelle nostre mezze frasi,
il resto è tutto accantonato
fino al nuovo disordine mentale.
Nei tuoi occhi nasce il sole
nel tuo cuore nasce l'amore.
Divina la vita con te
l'azzurro dei tuoi occhi
illumina il mio cammino.
Cresci tesoro mio
ogni giorno di più.
Il tuo sorriso colma la mia anima
spezza ogni dolore e rafforza le mie membra.
Sei l'amore incarnato.
La gioia più bella del mondo vederti sorridere felice.
Sono solo un uomo
ma il più felice perché ho te
Sono solo un uomo
ma il più ricco perché ho te.
Riesci a regalarmi ogni giorno il paradiso in terra.
Marika figlia mia.
Grazie d'esistere.
Il cielo è color della pece,
illuminato solo dalla flebile luce della luna,
una sfera argentata che galleggia in un pozzo nero.
Il vento trascina polvere di stelle
che accarezzano il mio viso e lo illuminano.
Sono sola, in questa notte dolce e lamentosa.
Sono sola... austera e irraggiungibile...
Sono sola... e ti aspetto...
Questa notte... come tutte le notti... attendo...
che tu venga a prendere ciò che ho promesso...
che tu venga a prendere ciò che ti appartiene...
Sbatter d'ali sulla mia testa...
qualche piuma tenebrosa svolazza... e mi solletica la pelle nuda...
il tuo parlare è sottile... ricorda quasi il pianto...
la tua freddezza mi gela il sangue... ma...
potrei perdermi e morire nei tuoi occhi...
che tante volte mi hanno guardato a lungo per poi lasciarmi lì...
da sola... come ora... in questa notte fredda...
buia e triste senza te...
Ancora non è sciolto il patto...
il dono è stato preso...
stringo forte questa piuma nera...
ciò che mi resta... fino a domani...