Poesie personali


Scritta da: M. Spagna
in Poesie (Poesie personali)

E ti lascio

L'amore gira a guardarci insolenti
E lo sento
Ma ora non lo ricordo più
E rispondevo
Ai miei nervi tesi e spesi per te

Penso a come tutti siamo ciechi
Ubriacati da amori incolore
E spezzati
Nel contorno di un fiore
E scocciati
Perché scacciati per pronta carità di una storiella

Tradimenti
Piccoli, fuori mano, truffaldini e caldi
L'amore guardava
L'amore scieglieva
Quante ossessioni vedevo sui volti
Delle passioni insuperabili e impastate

Il passo di un tempo andato
Fa il giro del mondo
Ed io che pensavo di essere il primo degli ultimi
"Mi sbagliavo anche questa volta!"

Ora l'amore è ferito
Mi sento nudo della mia anima
A prendere ogni pezzo di pena
Allo scoperto
Mi sento una piccola palma
Sventagliata e struccata dal sale
Mi sento un bambino
Perduto e strappato dalle mani di una madre
E lascio
A te, quel che ho patito di me che tanto sai

Credo in un amico che viene da fuori
E non da dentro
La soglia dei consigli nella quale doveva apparire
La persona fedele che si steccava una sigaretta in compagnia
Senza indirizzo
Ad accorgersi del cuore accanto
Senza indirizzo
Senza una strada a sfera
Presa più velocemente di quel che era...
UN DESOLATO "FANCULO" DI CERA

Mi lascio incompleto
In un scialbo soffitto e una credenza disordinata
E lascio
A te, quel che ho patito di me che tanto sai

L'amore è ferito
Forse un lieve accenno di rimprovero
Chissà se ritroverò ancora l'emisfero?
Di quel qualcosa cerebrale e in più del rivoluzionario battito in picchiata

Forse quel giorno
Ricomincerò a capire tutto questo e quello che l'ultimo dei primi insegna
"Resisti, esisti, tu sei ogni passione e nulla potrà reprimerti!"
Composta domenica 25 settembre 2011
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    in Poesie (Poesie personali)

    Ho scelto per te

    Ho scelto per te
    un caldo giorno d'estate.
    Te ne stavi aggrappato
    al mio cuore
    ma il dolore
    non voleva lasciarti
    e così
    ho fatto in modo
    che tu lasciassi lui
    quaggiù
    con noi
    su questa terra.
    Per questo
    ho scelto io per te.
    In un soffio
    hai avuto le ali
    e hai ripreso a volare
    senza meta
    né tempo
    mentre ancora calpesto
    schegge
    di vita lontana
    nel ricordo di te.
    Ho scelto per te
    quel giorno.
    Tenevo
    la tua piccola vita
    tra le mani
    e sapevo
    che non avresti più fatto ritorno.
    Composta sabato 7 agosto 2010
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      Scritta da: Salvatore Coppola
      in Poesie (Poesie personali)

      Giusto il tempo

      Avrei voluto piangere.
      Si! Piangere di gioia, e poi,
      sorridere,
      sorridere così forte
      al tal punto, da sentirmi male.
      Avrei voluto baciarti
      per sentire
      il sapore delle tue labbra;
      è poi,
      sentirmi abbracciare
      da una forte emozione.
      Avrei voluto ardire,
      stringere la tua mano,
      per sentire,
      tutto quel calore,
      che come un fiume con il mare,
      arrivasse fino in fondo al cuore.
      Avrei voluto guardare
      la tua immagine
      riflessa nello specchio,
      è il mio cuore,
      sarebbe rimbalzato fuori dal petto,
      giusto il tempo
      per dirti, che sei tutta la mia vita.
      Composta lunedì 26 settembre 2011
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        Scritta da: Vincenza Molvetti
        in Poesie (Poesie personali)

        Cuore pazzo

        Rivederti per un attimo e raccontarti del bene che ti voglio,
        leggendo nel profondo dei tuoi occhi...
        Non esiste scampo quando la mente, astuta e fredda,
        cerca di far finta di niente e mette a posto i soliti cassetti,
        sistema i ricordi come foto in un album.
        No. È già troppo tardi...
        Il cuore è ormai impazzito...
        eccolo che parte, sfreccia via, non ascolta più nessuno,
        è egoista ascolta solo sé stesso.
        -Cuore mio che ardi come il fuoco io so bene quanto soffri
        e non so asciugar le tue lacrime di sangue! -
        Ed ora ti stringi in una morsa di battiti inferociti che si incamminano velocemente nei ricordi,
        nascondendosi perfino in quelli più sbiaditi.
        Cuore mio, cuore pazzo
        ahimè quanto dolore ti avvolge,
        la mente hai ormai sconfitto e giaci lì solo,
        solo e schiavo di un amore dalla solitudine trafitto.
        Composta domenica 25 settembre 2011
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          Scritta da: Renzo Mazzetti
          in Poesie (Poesie personali)

          Povertà

          Eccola che cammina
          e nell'illusione vive
          da quando ormai nacque.
          Tutto lo splendido contorno
          non vale più niente
          e rimane il centro
          di quello che l'occhio vede
          ed il cuore ancora sente
          percepisce e piange.
          Povertà nell'animo spoglio!
          Povertà nell'anello d'oro!
          Povertà nel lindo vestito!
          Fuggiamo da questo noi stesso
          e con le scimitarre
          facciamo a pezzetti il cielo
          e gettiamoci dentro i missili
          evadendo da questo mondo.
          Le radici però rimangono
          e abbarbicate nell'oscurità della terra
          ancora trovano un po' di nutrimento.

          Illusione che vive
          e già cammina
          da quando ormai nacque
          e cercando solo la morte
          attanaglia coi denti sporchi
          putride carni animali.
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            Scritta da: Mauro Albani
            in Poesie (Poesie personali)
            Gli occhi sono velati, un alito di vento li ha appannati  la vita li ha ingialliti
            Un fuoco dentro il petto sembra un'inferno di dolore
            Il corpo si increspa sembra il mare ma senza il suo colore
            Il cammino sembra lungo ma è breve come il canto d'una cicala d'estate
            Un canto lontano ti attrae mentre una luce bellissima ti avvolge e gioca con il tuo corpo e ti solleva e ti porta lontano dalla tua vita che non esiste più.
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              Scritta da: Don Juan
              in Poesie (Poesie personali)
              Col cuore gonfio d'emozione
              ho provato a scriverti una lettera
              e così ho rispolverato quel quaderno
              colorato di fogli profumati
              e c'ho versato sopra tutto quello che spesso
              strozzo in gola per paura d'essere banale,
              per il timore d'iniettarti in una sola dose
              tutto l'amore che mi scateni dentro.
              Ho scritto tanto,
              ho dato voce ad un foglio bianco, poi a due, a tre.
              Poi l'ho chiusa e sigillata
              con un bacio ed una lacrima,
              un giorno te la darò,
              un giorno molto lontano,
              quando avremo tempo a sufficienza
              da rispolverare vecchi ricordi
              di una vita intera trascorsa insieme,
              da sederci l'uno accanto all'altro
              senz'altro da fare che tenerci le mani,
              stringerci il cuore.
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                Scritta da: Salvatore Coppola
                in Poesie (Poesie personali)

                A modo mio

                Ora si!
                finalmente
                potrò riposarmi.
                Potrò dormire,
                ma non più
                nei suoi occhi.
                Potrò finalmente,
                vivere a modo mio.
                Lei
                non sarà più
                padrona assoluta
                della mia vita.
                Ed io,
                mai più affaticherò
                il mio cuore
                per proteggerla,
                viverla,
                dedicarle la mia vita.
                Da domani
                butterò nel fuoco
                ogni pensiero,
                le mille lacrime,
                è tutti i ricordi
                che mi hanno soffocato.
                Riprenderò il mio viaggio,
                spiegherò
                le vele dell'amore,
                manovrerò
                il timone della passione,
                solcherò le onde del mare
                fin dove mi porterà il cuore.
                È quando la mia nave
                avrà raggiunto l'estremo,
                avrò l'assoluta certezza
                di aver approdato
                in un porto, al centro del mondo.
                Composta sabato 8 ottobre 2011
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