Poesie personali


Scritta da: adessosi
in Poesie (Poesie personali)

Attesa

Ciao, Felicità, ti ho inventata
quando mi credevo innamorata
e l'ho ero ti giuro.
Ti avevo, da giovane sposa quando tutto
sapeva di rosa.
Ti avevo ti giuro
quando, diventai mamma,
e cantavo la ninna nanna,
al mio (grande)piccolo, prima
al mio (piccolo)grande poi.
Ti avevo ti giuro
in tutte le occasioni
di crescita e azioni
C'eri anche nell'attesa, di vedere
i miei cuccioli evadere
cercare, trovare, dove fare il nido
con la giovane sposa
Ciao, Felicità, ti sei rinnovata,
sei ancora più bella, ti aspettavo,
ti ho visto, perché hai bussato
alla porta della futura nonna.
Composta lunedì 2 febbraio 2009
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    Scritta da: Gianni Berna
    in Poesie (Poesie personali)

    Paolo

    Quindici anni!
    Non li avevi ancora
    Quindici anni.
    Perché,
    Se non ancora ho quindici anni,
    Da solo mi lasciate andare?
    Non ancora è il tempo per andar da solo!
    E poi, partir per dove?
    Silenziose le domande
    Negli occhi tuoi appassiti,
    Faticosamente fissi in quelli della mamma.
    Leggevo anch'io
    Nel fondo del tuo cuore.
    Non lo dicevi,
    Ma sulle labbra tue,
    In quei velati occhi,
    Sul tuo viso poggiato su quel seno,
    Chiaro il desiderio,
    Angosciosa la domanda:
    Mamma, io non voglio.
    Perché mai devo partire?
    E intanto
    Ancor sentivi
    La sua mano sulle guance.
    Stanco.
    Eri tanto stanco!
    Il calor di quella mano
    Era ancora la tua vita.
    Sempre più pesanti le tue palpebre,
    Alzandosi a fatica,
    Cercavano ancora un po' di luce.
    Crudele soffio
    Quella luce spense.
    E fu silenzio.
    Lievi sulla fronte
    Le dita di tua madre.
    Il tepor di quella dolce mano,
    Forse,
    Fu l'ultimo tuo ricordo.
    Il buio
    Si fè padron della tua mente.
    Non l'hai raggiunta,
    L'hai vista che s'allontanava
    Quella meta
    Che,
    Tu l'avevi detto,
    Con gli amici volevi festeggiare:
    I tuoi
    Quindici anni.
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      Scritta da: Bramante
      in Poesie (Poesie personali)
      Voglio amarti adesso
      Prima che le luci spengano
      negli occhi la loro evanescenza
      Prima che l'inquieto fiume trasbordi
      e ammagli del tutto il cuore
      Prima che la pioggia tocchi la sabbia
      e sparisca come spariscono le urla nel deserto
      Prima che ogni lacrima abbia la sua croce.
      Voglio vedere il tuo respiro fermarsi
      Voglio dormirti dentro e sognarti
      Volare sulla tua immacolata pelle
      e sbottonarti l'ultimo pudore
      Fuggire dal mondo e dal suo rumore
      Prima che gli inverni senza luce
      gelino le labbra prima dei baci
      Prima che il vento trovi spifferi in cui fischiare
      e mi distragga dal frumento dei tuoi occhi
      che diventi pane ogni giorno per sfamarmi
      Prima che il mare copra le nostre impronte
      o un gabbiano si stacchi dal tramonto
      o che i gigli diventino vermigli.
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        Scritta da: L. Orlandi
        in Poesie (Poesie personali)

        Chiome

        Colline con il ciuffo sugli occhi
        o da una parte,
        pettinatura diversa ogni stagione.

        Chioma lunga, alberi fitti, fluenti,
        tinte innumerevoli di speranza,
        è un dolce guardare dalla mia finestra,
        è un dolce aroma sotto gocce leggere,
        è un dolce spettinare al vento di maggio.

        Orizzonte che ti perdi sull'eremo lontano,
        cerca tra le fronde gli occhi di un cerbiatto,
        il fuggire di una lepre,

        sdraiati tra l'erba e respira il mondo.
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          Scritta da: Jessica Simonetti
          in Poesie (Poesie personali)

          Dell'edera, delle acque, degli ippopotami

          Volare
          nel vento amaro
          dell'edera, delle acque, degli ippopotami
          del miele, della sabbia, delle libellule.

          Sognare
          confusamente, nebbia
          che invade gli occhi, le mani,
          delle tenebre, delle streghe, delle civette
          dagli occhi strabuzzati
          delle cascate, delle frane, del peso
          del vuoto.

          Volare
          nel vento amaro
          dei deserti, delle ali, degli alberi
          con le chiome storte
          delle stelle fioche, e
          il sonno delle gazzelle.
          Composta martedì 30 agosto 2011
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            Scritta da: Rita S.
            in Poesie (Poesie personali)

            Sassi

            Posai le labbra
            sulla rosa annerita
            sotto le dita nascosi
            i tuoi zigomi amari
            Pensai a quanto fosse
            lontano il pittore
            che t'aveva dipinto
            il mare negli occhi

            Nella tua fantasia
            ormai pioveva l'inverno
            gocce grondavano
            dal mio vestito tremante

            Bugie
            dovevo inventare bugie
            riempirtene il calice
            e ubriaco farti ballare

            Le parole erano sassi
            si spezzarono tra i denti
            scarno rimase
            il tuo battito
            nella morsa dell'aria.
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              Scritta da: Rita S.
              in Poesie (Poesie personali)

              Sotto le brezze divento romantica

              Ho gridato l'attimo al paesaggio lunare
              nel giardino che in noi s'è inerpicato
              ramificando aliti e fruscii

              Tra le fratte venti di violini
              ci han sospirato ondulati sussulti

              Mi piace che la siepe sia invischiata del rovo
              sfuggito alle leggi dell'aria

              nudo dondola l'abbraccio selvatico
              a spargere odor di spine
              su corolle spalancate.
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                Scritta da: Rita S.
                in Poesie (Poesie personali)

                Vecchio

                Non smorzate le luci:
                non ancora è il momento
                ch'io mi assopisca...
                Sono già stato il mio tempo
                anello della catena
                che cresce e s'allunga
                nelle vostre vite.
                Forte
                e anche fallace
                ... come voi.

                Oggi sono lo stesso di sempre
                solo coperto da un guscio ingrato
                che vi evoca pena.
                Ma l'unicità del mio essere
                non la baratto
                con una veste moderna:
                non sono moderno
                ... semplicemente io sono.
                E avrei pagine da raccontare
                dalla mia raccolta di appunti
                ... ma non c'è tempo
                per le fiabe scadute.

                Scappate, voi
                presi dal gorgo
                che piega gli affetti
                in dosi centellinate.
                Non badate
                alle parole scollegate
                di un vecchio
                "il nonno
                ha detto qualcosa...
                chi è riuscito a sentire?"
                Andate... correte...
                io vi aspetto...
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                  Scritta da: Giulia Guglielmino
                  in Poesie (Poesie personali)
                  Pensieri di colori sgargianti che
                  tra di loro danzano e su se stessi piroettano nella mia mente.
                  Buia riflette come uno specchio nero solo il bagliore di quei raggi.
                  Si incontrano, si scontrano, si mischiano.
                  Trovano via di fuga dai miei occhi che
                  si illuminano di luce bianca riassumendo
                  ogni colore, ogni pensiero... Rivolto a te...
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