Poesie personali


Scritta da: Paola Melone
in Poesie (Poesie personali)

Sogno

E se fossimo solo sogni,
se fossimo impastati di incanti
e di oniriche illusioni,
se fossimo eteree visioni,
e abbagli persi nel tempo,
se fossimo deliri sparsi
gettati a caso sul mondo,
se fossimo solo apparizioni,
inconsistenti fantasmi del nulla,
se fossimo perfette fantasie
intessute di ebrezza,
se fossimo solo pensieri
lievi come nubi...
allora,
sarei il tuo sogno
e tu saresti il mio,
soavi apparenze
di un'effimera realtà.
Composta giovedì 11 agosto 2011
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    Scritta da: Paola Melone
    in Poesie (Poesie personali)

    Il piacere di amare

    Mi piace pensarti,
    mi piace immaginare
    i tuoi contorni,
    quelli già accarezzati
    e quelli ancora da sfiorare.
    Mi piace meditare
    sul tuo aroma,
    cellula di memoria
    impressa a fuoco.
    Mi piace riflettere
    sui tuoi sogni,
    embrioni appena abbozzati
    o deliri ormai sfumati.
    Mi piace la tua rabbia,
    energia pura
    ignara di argini
    e di barriere.
    Mi piace amarti,
    nel sacro e nel profano,
    noi che di divino e di irriverente
    abbiamo niente e tutto
    e tutto e niente.
    Composta mercoledì 10 agosto 2011
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      Scritta da: Paola Melone
      in Poesie (Poesie personali)

      È per te

      Ti porto addosso
      come veste aderente
      come pelle arsa
      come sudore acre.
      Persa
      nei labirinti del tempo
      e nei grovigli dei ricordi,
      con te
      sempre addosso
      come limpido alone,
      come scuro mantello.
      Mano nel nulla,
      nulla nella mano
      solo un fantasma
      di memoria,
      più vero del vero.
      Mi senti
      quando parlo,
      mi senti
      quando penso?
      È per te
      che sono qui
      è per te che vago
      senza meta,
      ombra tenera di un amore,
      con te,
      sempre addosso.
      Composta lunedì 12 settembre 2011
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        Scritta da: Bramante
        in Poesie (Poesie personali)
        M'inginocchierò ai tuoi piedi, strega,
        zingara magica dagli occhi neri
        scivolosa e misteriosa insinuante
        donna splendida e offuscante
        mi rubi l'anima e la vendi
        barattatrice d'una gitana.
        Orecchini rumorosi e unici
        penzolanti come ciliegie al sole
        bocca fumante al freddo nebbioso.
        Entrerò di notte dalla finestra socchiusa
        ti riconoscerò dal tuo odore unico e pungente
        mani lunghe e affusolate che ruberei
        per avere sempre le tue carezze;
        m'avvicino silente al tuo giaciglio
        al tuo soffice cuscino di vermiglio.
        E sei così bella che più bella non c'è
        e m'incanto a guardarti alla luce d'un lume
        e ti sfioro le labbra con la mia bocca
        mi tufferei fra i tuoi lunghi capelli neri
        ma trattengo lo spirito guerriero
        sei una gitana dura d'aprire
        e soffoco nel languido desiderio
        d'avere la tua pelle alla mia bocca.
        E vorrei volare, danzare, piangere e ridere
        con te respirare un solo respiro.
        La sottana strapparti
        ma ho paura di svegliarti
        e sognando di averti
        m'accontento d'amarti.
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          Scritta da: Roberto Ravera
          in Poesie (Poesie personali)

          Notte di maggio

          Gocce cadono su già umide rocce
          Scura la notte riveste un'antica paura
          Un lampo d'oriente schianta il mistero
          L'avida terra di luce s'ingozza
          Boschi e monti e mari e fiori e tesori
          e odori e pensieri e suoni e colori
          emozioni...
          scintilla vitale
          di fuoco esistenziale
          stella cadente che fuggi e non guardi
          il limpido cielo che in scia ti lasci
          la tenebra torna ma non più teme
          l'anima ormai sa
          che tu stella esisti.
          Composta domenica 22 maggio 2011
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            Scritta da: L. Orlandi
            in Poesie (Poesie personali)

            Chissà perché...

            Togli il coperchio dalla pentola e tutto arriva.

            In adolescenza bastava un'emozione,
            la penna cominciava e smetteva solo
            al finire delle lacrime,

            poi un coperchio, forse di acciaio spesso,
            ha chiuso la pentola che si è riaperta
            con grande fragore,
            e ricomincio da lì,
            continuo ciò che in fondo non si è mai interrotto.

            Chissà perché la pausa così lunga,
            chissà perché ho impiegato il tempo fuori del mio IO,
            chissà perché ho bisogno di occuparmi della "mia" bimba,
            chissà perché ogni piccola emozione chiama la penna,
            chissà perché ho assolutamente bisogno di dire "ora" e non "dopo",
            chissà perché...
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              Scritta da: Cinzia Coppola
              in Poesie (Poesie personali)

              La vera e pura emozione

              Lo splendido sorriso di mio figlio e i suoi occhioni verdi,
              riescono a trasmettere al mio cuore messaggi indescrivibili.

              Quanto è meravigliosa la vita
              quando tuo figlio ti guarda e sorridendo ti abbraccia,

              tutto si ferma intorno
              non c'è niente di più meraviglioso al mondo.
              Composta sabato 10 settembre 2011
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                Scritta da: Bramante Poesie
                in Poesie (Poesie personali)
                Inciampato nell'errore di chi ha amato veramente
                ho maledetto il mio cuore per il troppo dedicarti.
                Senza vergogna ho mendicato i tuoi respiri
                frammentando il cuore mio e senza sangue
                apparente e vago sembrava il domani
                nessun progetto troppo dolore.
                Rancore amaro di chi non ha capito
                disillusa rondine che ha volato troppo in alto.
                Lesinare vita strugge e spezza le vene delle mani
                in un vorticoso finire, i miei ultimi lamenti
                soccomba la vita che deraglia e piomba.
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                  Scritta da: manu1976
                  in Poesie (Poesie personali)

                  L'aquilone

                  Sopra di me le nuvole,
                  sparse come dei fiocchi
                  di cotone.
                  Su una cornice azzurra
                  lo vedo volteggiare,
                  leggiadro è l'aquilone
                  che come un aquila
                  prende quota
                  adagio adagio,
                  su nel cielo.
                  Il suono del vento
                  lo spinge sempre più in alto.
                  La musica delle onde
                  fa da ninna nanna
                  all 'aquilone che
                  tacitamente s 'innalza
                  senza pensieri...
                  Composta venerdì 9 settembre 2011
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