Poesie personali


Scritta da: LUIGI BELLOTTA
in Poesie (Poesie personali)

Alla mia mamma

È limpido come l'acqua d'un ruscello.
È puro come un'anima nascente.
È bianco e senza l'ombra d'una macchia,
l'amor che effondi verso i figli tuoi.
È dolce il sol pensiero d'abbracciarti;
e mi rallegra ogni parola tua,
che viene espressa sempre a fin di bene,
e mi trascina sempre a retta via.
L'affetto che tu dai io lo vedo;
si sente dentro ogni preciso istante;
si legge dalle labbra dei tuoi figli
ogni qualvolta che noi ti cerchiamo
e pronunciamo la parola: Mamma.
Composta martedì 2 gennaio 2001
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    Scritta da: M. Cortese
    in Poesie (Poesie personali)

    Ho visto vincere la vita

    Amico del giorno che sempre ritorna
    fratello dell'oggi che eterno sarà,
    dicevan mai tempo sarebbe bastato
    a sondare quel mondo inaudito
    che nella tua testa ospitavi;
    per altro invece è durato,
    per compiere giorno per giorno
    quell'io generoso e solare
    che mai lascerà i nostri cuori
    afflitti d'impresa mancata:
    non esser riusciti
    a tra noi trattenerti.

    Come dopo lavacro battesimale
    eri pronto all'estremo momento
    ancorato all'abbraccio materno
    accordato a tua sposa angosciata;
    se timore l'evento poteva recarti
    non c'era occasione di averne coscienza.

    Un fremito quieto m'assale repente
    se oso pensare a tutti quei segni
    che solcano gli ultimi giorni
    di questa tua vita terrena:
    la casa agognata ed ora rifatta,
    i pacchi di carta man mano scomparsi,
    la fede serbata e più ritemprata,
    la prima influenza accanto alla moglie,
    i volti dei figli al computer fissati;
    e così concluso il finito
    librato ti sei in quell'infinito
    che scorgere amavi su in alto.

    Tu immagino che le parole,
    dolci e ritmate là sull'altare,
    nel cuore a Valeria hai ispirato,
    icona superna di tragica donna,
    conforme a Madonna del pianto
    ritta nel banco di fronte alla bara
    quasi a volerti cullare.

    Incline a finire non era l'estate
    prima che un segno ti desse
    e così ha regalato al tuo funerale
    l'unico tempo che avresti gradito:
    sorpresa all'uscita di chiesa
    i raggi a inondar di tepore
    i cuori silenti di tutti
    le membra ahimè inerti di te
    che fermo quasi mai stavi.

    Disegno a me sconosciuto
    dal male ti ha preservato,
    al fine che tu diventassi
    un seme fecondo di bene
    e più mi rendo convinto
    che un compimento si svela;
    se altro fare non posso,
    almeno a me si conceda
    donar di saggezza le rughe
    ai cari ed amati tuoi figli,
    nel vivo ricordo che spesso
    parevamo stupiti fratelli.

    A me oggi non piace saperti
    ove il sol ormai più non rallegra,
    esitante avvicino il tuo marmo,
    ma salda mi afferra certezza
    che anche per te veramente,
    alla pari di chi ha creduto,
    la morte non è una vita lasciata
    ma l'attimo atteso in cui Uno
    pronuncia "Vieni con me".
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      Scritta da: M. Cortese
      in Poesie (Poesie personali)

      Alla ricerca di una traccia

      Ancora non so cosa mi spinge
      a porre l'orecchio trepidante
      negli angoli riposti della casa.

      È forse la mancanza inaccettata
      del suono dolce di una tua risata
      del tono fermo di una tua parola.

      Solo il silenzio si offre inusitato
      la calma vincitrice tutto ammanta,
      ma il regno invisitato dello studio
      a me rammenta gesti quotidiani.

      Oggi la sera si apre ospitale
      a volti nella grazia già cambiati;
      sgranando lenta la corona familiare
      infine sento nelle voci oranti
      un'eco che non si addice loro:
      così la tua presenza è manifesta,
      certezza di un legame che continua.
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        Scritta da: micronene
        in Poesie (Poesie personali)
        Guardando il cielo penso,
        penso che possa esistere,
        un mondo, un mondo infinito,
        un mondo senza litigi mondo senza problemi,
        un mondo allegro, un mondo che non ha paura,
        un mondo senza sfida, un mondo allegro, creativo,
        ma poi penso che non avrebbe il senso di esistere.
        Composta martedì 13 settembre 2011
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          Scritta da: Noemina
          in Poesie (Poesie personali)

          Non ho pensiero all'infuor di te

          Non ho pensiero all'infuor che te
          malvagio è stato con noi il tempo
          ha voluto portar via ogni piccolo momento
          Il nostro amor seppur fragile era veritiero
          ma alle tempeste non ha saputo sopravviver.
          O tesor mio
          la tua voce che trema ancora risuona in me
          e in ogni istante
          in ogni momento
          non ho pensiero all'infuor di te.
          Composta martedì 13 settembre 2011
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            Scritta da: Paola Melone
            in Poesie (Poesie personali)

            Parlami

            Parlami di te,
            parlami di come sei.
            Parlami delle tue notti insonni,
            del tuo vino e del tuo fumo,
            parlami delle corse
            e degli affanni del tuo cuore.
            Parlami del tuo cuscino
            umido e salato,
            amico discreto
            della tua tristezza.
            Parlami del tuo riso,
            splendido vestito
            della tua anima inquieta.
            E poi parlami ancora
            dei tuoi sogni,
            nubi ovattate
            dove poserai il tuo piede incerto.

            Parlami di come sei,
            di come calpesti la vita,
            ma più di ogni cosa,
            parlami di come non sei.
            Composta giovedì 4 agosto 2011
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              Scritta da: Paola Melone
              in Poesie (Poesie personali)

              Ti chiamo emozione

              Ecco cosa sei,
              ecco cosa ruba i miei giorni
              e sottrae sogni alle mie notti.
              Ecco cosa annulla
              irreverente le mie difese,
              e devasta le mie barricate,
              lasciandomi incredula,
              senza finzioni né maschere,
              con l'anima pudicamente nuda,
              adornata da un fresco tremore.
              E non impugni armi,
              non ti vesti di astuzia,
              ma ti ammanti di sensazioni,
              schegge di anima nell'anima,
              spilli che penetrano
              senza ferire.
              Ecco cosa sei...
              ti chiamo emozione.
              Composta venerdì 12 agosto 2011
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                Scritta da: Paola Melone
                in Poesie (Poesie personali)

                Ti aspettavo

                Eppure
                io so che c'eri,
                so che esistevi e respiravi
                in qualche luogo
                lontano dai miei sensi,
                so che dovevo solo aspettare
                e che saresti passato,
                un giorno o l'altro.
                Sublime attesa attenderti...
                E poi eccoti,
                non come tempesta tumultuosa,
                ma come brezza leggera.
                Ci siamo cercati in spazi infiniti,
                nei mille e ancora mille volti
                e ci siamo trovati,
                l'uno negli occhi dell'altra.
                Mi hai sollevato con garbo e,
                in simbiosi d'anime,
                il tuo passo sicuro
                è diventato il mio,
                le mie gambe le tue
                e il sentiero
                è diventato unico.
                Composta sabato 6 agosto 2011
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