Poesie personali


Scritta da: Nello Maruca
in Poesie (Poesie personali)

CXX

Cotanto peso mai fu carco omero
né mai lo core fu tanto doglioso
né lo senno mai fu tant'angoscioso
né lo vivere fu cotanto nero.

Che tutte cose se dogliose, in vero
furo tali, sì, ma fui coraggioso
e scavalcar gl'inciampi fui voglioso
e l'ostacolo scioglieva quale cero.

Lo bandolo di matassa è ingarbugliato
ché matassa non sussiste e bandolo,
ché regna nell'oscuro anonimato.

Una lucina lucente entra in garbuglio
che l'alma solleva in alto volo
e cheta lo core d'ogni subbuglio.
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    Scritta da: Nello Maruca
    in Poesie (Poesie personali)

    CXIX

    Con l'animo disteso e più sereno,
    accanto la figura di quell'angelo
    m'appresso alla Madonna del Carmelo
    a reiterare preghiera del Suo seno.

    Dolce, la suora mi stringe, poi, al seno,
    un bacio in fronte dal calor del gelo:
    Per te prego Gesù nell'alto Cielo,
    avrai ancor di gioia il cuore ripieno.

    Timido un saluto, indi, le volgo
    un grazie e, poi, sussurro piano:
    Se piace a Dio domani qui risalgo.

    Io sono in Chiesa, prego, qui t'aspetto;
    prega tu pure, a Dio porgi la mano,
    Lo guardo umile volgi al Suo cospetto.
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      Scritta da: Nello Maruca
      in Poesie (Poesie personali)

      CXVIII

      Alquanto scosta dal villaggio è posta
      salutare Pieve, in cima campanaria
      due campane ch'armonia spandono in aria
      e al suon dell'Avemaria viandante sosta.

      Il tocco bronzeo dona l'ora sesta,
      giovane, ardita suora missionaria
      prendemi mano e sciente miseria
      con voce gentile, dolce, quanto mesta:

      Qual pena hai fratel mio entro lo core?
      Vieni, prima dillo al tuo e mio Signore
      ch'Egli è Colui che lena ogni dolore.

      Docile la seguo fin sopra l'Altare
      e appresso a lei sono a recitare
      preci che l'alma fann'innalzare.
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        Scritta da: Nello Maruca
        in Poesie (Poesie personali)

        Cxvii

        Così com'arduo è ritrovare l'ago
        nel pagliaio in tale misura puranco
        agevole pare che non sia manco
        rincontrare beltà per quanto vago.

        Tanti festeggiamenti: Io non svago
        che tutto dì e notte intera arranco
        per strade, vie, viuzze e, pure stanco
        l'andare mio avanza da girovago.

        Ad ogni bancarella faccio sosta,
        chiedo di beltà, se mai fosse accosta,
        spiego fattezze: No, è la risposta.

        Tornomi indietro col mio occhio veglio,
        più la ricerco più trovar la voglio,
        più il tempo passa più ricerca doglio.
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          Scritta da: Pamela Iani
          in Poesie (Poesie personali)

          Tra i sospiri

          Averti accanto e non poterti baciare,
          accarezzare il tuo corpo con lo sguardo
          e provare un brivido immaginando le mia mani su di te...

          Trattengo il respiro per non rovinare
          l'incanto di queste sensazioni...

          Ma poi quei momenti si disciolgono in sospiri,
          di chi sa che il paradiso lo attende...

          Aspetto trepidante l'istante
          in cui tutta la magia della mia fantasia prenderà vita.

          ... respiri sospesi tra sogno e realtà...
          Non è finzione, ma pura emozione...
          Composta lunedì 6 giugno 2011
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            Scritta da: ClaudioL
            in Poesie (Poesie personali)

            Ad un'amica

            Sorridi.
            Non c'è altro antidoto alla morte.
            Ora che hai conosciuto la nera dama.

            Piangi.
            Non per molto,
            giusto il tempo per ricordare chi sei.

            Gusterai
            il vero dolore
            a pochi riservato.

            Osserverai
            il mondo immutato
            sempre diverso.

            Risolverai
            montagne
            in polvere.

            Ascolterai
            le risa del bimbo,
            la saggezza dell'avo.

            Infine
            capirai
            e ripeterai.

            Ricorda.
            Vivi.
            Sorridi.
            Composta sabato 12 marzo 2011
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              Scritta da: ClaudioL
              in Poesie (Poesie personali)

              Madre

              Spada del ricordo
              perché ancora trafiggi il mio solitario cammino?
              Perché giungesti in quel dì di giovanil gioia
              quando ancora i giorni erano corti
              e le danze molte,
              oscurando il mio sorriso,
              annerendo i miei sogni,
              incenerendo le mie passioni.
              Eppur non a me
              ma alla cara madre desti
              tali supplizi.
              Dopo anni di vili sofferenze
              fredda e dolce
              ritrassi la mano
              e in un sol rigo,
              anche la mia vita finì.
              Composta giovedì 8 giugno 2006
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                Scritta da: ClaudioL
                in Poesie (Poesie personali)

                Sentimento fatal del brivido incontro

                Con te sola, tra cento e mille,
                te unica, come una galassia tra le stelle,
                bianca di splendore infusa
                il fato, la sorte o l'amaro destino
                il lucifero incontro predisse Morfeo
                e scosso da tremito incredulo,
                il bianco di nuova luce ancor risplende,
                l'alto vetro al ciel intorno a noi mirò.

                Ma fu un solo attimo,
                neppur il tempo di un secondo sorriso
                che le tiranne lance ti allontanarono
                o forse che questo mi volea mostrar:
                solo, sempre e comunque,
                per l'alto mio scopo è l'unico mezzo
                e se mai dovessi desistere
                lei mi attenderà,
                focosa e indomabile rondine,
                libera nel vento.

                Rincorante desio
                di momenti felici vissuti assieme,
                davanti al caldo focolare
                ove sovente giochi e scherzi
                i nostri occhi in un solo si fondean
                per poi brutalmente separarsi
                ma tornar nelle fredde notti
                ombra nell'ombra
                nel mio spirito restaurata
                la figura amata.

                Dove mi porterà questa follia?
                Perché non trovo un appiglio?
                Se mai avessi dovuto naufragar in quest'oblio
                giammai mi sarei immaginato solo con la mia ragione
                ma al tuo fianco
                come in quell'eterno attimo.
                Composta giovedì 28 ottobre 2010
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