Poesie personali


Scritta da: Franco Mastroianni
in Poesie (Poesie personali)

Quel che respiro

La mancanza di te la potrei definire un assurdo digiuno
il non potermi cibare
e respirar la mia pelle per cercar quel che resta del tuo dolce profumo.

La mancanza di te mi percuote
come vento che sbatte i miei giorni scuotendo le ore rendendole vuote.

La mancanza di te è voltare le spalle al tramonto
per cercare la tua direzione
la mancanza di te è quel attimo immenso
dove quel che respiro è fatto di immaginazione.
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    Scritta da: Melina Altieri
    in Poesie (Poesie personali)

    Vita frenetica

    La gente oggi è "frenesia"
    va di fretta per la via,
    fare la spesa è un impresa.
    Anche lì c'è l'arrivismo
    si lotta con grande egoismo,
    si lotta a tutto spiano...
    non c'è rispetto per chi va piano!...
    c'è sempre folla in salumeria,
    la cosa non cambia in macelleria,
    chi arriva prima prende il posto
    che di sicuro non è predisposto!...
    Per l'ufficio postale
    la fila enorme devi fare,
    poco importa le condizioni,
    le invalidità, le cattive opzioni!...
    Devi tutto sopportare e,
    con pazienza superare.
    Con fatica e con dolore
    sogni la casa e il suo calore!...
    Si potrebbe vendere la "frenesia",
    se si mette un po' di fantasia,
    sarebbe un grande investimento
    spontaneo e, senza sfruttamento!
    Composta mercoledì 8 giugno 2011
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      Scritta da: Salvatore Alario
      in Poesie (Poesie personali)
      Te ne sei andato
      e non sei più tornato
      anche il tempo sembra essersi fermato
      come una ruota che non gira più
      forse perché non ci sei più
      perché ho smesso di sognare
      e senza te continuare
      perché ho smesso di sorridere
      per una vita nuovamente da scrivere
      ho cominciato a guardare il cielo lassù
      mirando sempre più su
      cercando un angolo di paradiso
      cercando un tuo sorriso
      da ricomporre su quel viso
      che mi ricordi, ad ogni palpito di cuore,
      che m'hai dato solo amore,
      e ad ogni battito di ciglio,
      mi faccia sentir fiero d'esser tuo figlio.
      adesso dammi alcuni minuti
      pochi, ma di quelli con te vissuti
      ed io ti offrirò il mio pensiero
      per dirti qualcosa di sincero
      qualcosa che già sai
      anche se non l'ho detto mai
      per dirti grazie semplicemente
      ti voglio bene sinceramente
      e vada bene lo stesso
      se lo dico solo adesso
      adesso che tanto vorrei fare
      per dirti sei speciale
      ma non so se ricordare
      che eri fuori dal normale
      o forse solo eccezionale.
      Composta mercoledì 8 giugno 2011
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        Scritta da: scricciolo
        in Poesie (Poesie personali)

        La vita dipinta

        La mia vita, un susseguirsi di tracce di pennello su una grande tela
        a volte leggero come un soffio di brezza
        altre pesante come solco tracciato dall'aratro
        di un tenue azzurro nella prima infanzia
        oscurato da nubi nere quando la morte ha bussato alla porta del mio cuore
        facendomi conoscere il dolore della perdita di una persona cara
        chiudendo ogni minimo spazio ad una pennellata di colore che ravvivasse la mia esistenza
        tanto tempo c'è voluto perché i miei occhi vedessero di nuovo i colori della vita
        il rosa del primo amore
        il giallo delle delusioni
        il rosso della passione attenuato dal viola delle incertezze
        e quante pennellate di marrone sparse sulla tela a testimoniare le cadute
        seguite dal blu delle risalite che mi facevano sentire ad un passo dal cielo
        un insieme multicolore per ogni tappa della mia vita
        su quella tela dove oggi lo sguardo ne coglie sfumature e contorni netti
        dove ripassando col pennello ogni tratto risento dentro ogni emozione
        niente idealizzazioni o aride disillusioni ma un'immensa coesione alla realtà,
        la mia realtà in cui i ricordi sono ricami preziosi e delicati su semplice grande tela.
        Composta venerdì 3 giugno 2011
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          Scritta da: Lavinia Bova
          in Poesie (Poesie personali)

          Occhi Scuri

          Occhi scuri, sorrisi sereni
          Di quando in quando uno sguardo soave
          Per poi calarsi verso la scogliera,
          Fin sul mare.

          Quale disprezzo ancor t'allontana,
          Quale odio ancor da me ti fugge?
          Per cui sol in quel settimo
          Risa ebbi dal tuo viso

          E non so ancora se di gioia,
          Disprezzo oppure malinconia
          Perché la tua anima, come la mia
          È densa, è fosca, è fredda.

          Bionde onde, ondulanti,
          Che al fresco suon del mattino
          Spumeggiarono a ritmi incessanti
          Ed io, solo, che mirar altro non potea.

          Rivederti, solo per poco,
          Felice ma ancora seria,
          Triste seppur allegra,
          Rivederti, solo rivederti.
          Composta giovedì 5 agosto 2010
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            Scritta da: ClaudioL
            in Poesie (Poesie personali)

            Monito

            Cantate dunque inni d'unione,
            Brandendo il gladio contro il fratello,
            Sgretolando la vostra stessa terra,
            Disprezzando il vesuvio e l'etna.

            Glorificate pure il celato despota,
            Baciando l'aurea fede,
            Evitando il grigio sguardo,
            Tralasciando i caldi affetti.

            Squarciate il nero vessillo,
            Celando nel cuore ancora il Fascio,
            Sul chiodo la Falce,
            In mano il cristiano Fregio.

            Perché degli antichi ideali
            non resti altro
            che la debole ombra.

            Giunga quindi la festa!
            Si danzi sulle tombe
            colme di ardori passati!

            Portate nel petto brandelli d'animo
            perché null'altro è rimasto
            al popolo italiano.
            Composta giovedì 17 marzo 2011
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              Scritta da: ClaudioL
              in Poesie (Poesie personali)

              Don Giovanni

              Inutili frivolezze
              di una vita mal spesa.
              Giungi ora
              a metà del tuo cammino
              per scegliere la buona stella.
              Ignavo!
              Superbo!
              Il fato ti ha da tempo
              lasciato nell'oblio:
              per idiozia non ti girasti al suo richiamo
              ed ora come orfano cerchi la sua mano,
              ma è solo aria quella che afferri
              in un vile tentativo
              di diventar qualcuno
              per rimanere
              nessuno.
              Composta martedì 8 febbraio 2011
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                Scritta da: ClaudioL
                in Poesie (Poesie personali)

                Cimitero

                Girovagare per freddo granito
                non a qualche uso divino.
                Sapere invece
                di incontrare l'anima
                della madre, dell'avo
                o del vecchio giovane amico
                nei profondi reconditi dello spirito mio
                e vedere riflessi in quegli specchi
                la loro passione, la loro gioia
                il loro vivere.
                Configurar in essi il proprio divenire
                ricapitolando il passato
                in una serie di errori, sciagure
                e cattivi presagi, mai curante
                dell'ora che verrà, ma conscio.
                Conscio di un presente passato,
                da consumare fino all'ultimo fiato,
                così come suggerisce
                la fredda immagine di occhi
                chiusi troppo presto per esistere
                Dio.
                Quindi di sola cenere son
                codeste dimore,
                non è di certo quello il loco del riposo etterno!
                Nemmeno può esser
                sentier per un sicuro dialogo,
                ma solo di pietra material
                per finto viso e false promesse.
                Se l'unione,
                data da qualsiasi genere d'amore,
                fu magna e profonda,
                allora nessuna lapide,
                nessuna immagine,
                nessuna frase
                relazionar ancora puote
                come la profonda riflessione.
                Composta giovedì 13 gennaio 2011
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                  Scritta da: Nello Maruca
                  in Poesie (Poesie personali)

                  CXXI

                  È altalena che sale, scende e risale
                  e per poco l'alma acquieta e tace
                  indi lo cor ritrova desiata pace,
                  poscia timor l'avvolge e lo riassale.

                  Quanto pria è giunto ora non vale
                  Che sol pensiero è ma non verace,
                  Soltanto il desiderio resta vorace
                  Ma intorno tutto mi sussurra male.

                  L'orologio del campanile antico
                  Lento scandisce, qual suo abituale,
                  Il tempo che sciorina sempr'uguale.

                  I tocchi manda per lo spazio aprico
                  e il vento mesce al suo sibilare
                  mentr'io m'avvio per lo not'Altare.
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