Scritta da: SAVERIO FERRARA
in Poesie (Poesie personali)
Ultimi istanti...
Battiti lenti,
respiro affannoso.
Forte sospiro,
un cuore si ferma.
Una mano sfiora
le palpebre inerti.
Un'anima risale
al suo Creatore...
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Battiti lenti,
respiro affannoso.
Forte sospiro,
un cuore si ferma.
Una mano sfiora
le palpebre inerti.
Un'anima risale
al suo Creatore...
Attimi di eterna follia,
lunghi o brevi in base alla mia malinconia.
Attimi pieni d'amore,
colmi di odio e di passione.
Attimi di riflessione,
seguiti da studio e devozione.
Attimi di paura
provati in una notte scura.
Attimi che vanno via
così velocemente che perdo la tua scia
di te che ti fai una doccia e via
e cammini nuda per casa mia.
Vorrei trovare frasi meravigliose per te
vorrei scrivere un parole d'amore da dedicarti
ma nulla sarebbe abbastanza,
la mia poesia sei tu...
Dentro il caldo
e fuori piove
poi si calma
e c'è la pace
ora si dorme per sognare
ch'ogni desiderio
si possa realizzare.
Botto
guardo il cielo
lampo
ha una scia
bomba
tocca terra
morto
uomo morto a terra
tutti morti a terra
morti anche sotto terra
resta solo l'odio
odio
e guerra.
Sciocche risa
frivole parole
far finta di niente
nascosti dal sole
illuminati da un buio
tenebroso
mandiamo allo sfascio
questo mondo un tempo
meraviglioso.
Lesto è il mutamento
di chi ha murato
il confine del dialogo
sostituendo il sorriso dell'anima
con la gelida diffidenza.
In mille frammenti
si disgrega il vincolo umano
per poi essere lanciato
nel mare agitato
di un'idiozia non controllata.
Se fosse nuovamente
ripescato quel sorriso
fino a quando resterebbe
suggellato sulle labbra?
Ricordami
perché nel ricordo c'è il pensiero
Pensami
perché nel pensiero c'è amore
Amami
perché nell'amore c'è la vita
Vivi
perché nella vita c'è sempre qualcuno che ti ama.
Sei quella dolcezza che colora il mio mondo di una candida primavera,
sei quella semplicità che mi da la forza di affrontare il nuovo giorno,
sei quel fiore che profuma la mia aria di inconsueta speranza,
sei quel sentimento paradisiaco chiamato amore...
sei la forza che mi aiuta a vivere.
Vana è la ricerca di colui che
mi vorrebbe incontrare
nelle altalenanti stagioni della vita
o nell'esile concatenarsi degli eventi,
non sono celata dietro la realtà delle sembianze
ove tutto appare e svanisce
secondo l'inesorabile legge dell'impermanenza.
Io appaio silente, come un riverbero, nei rivoli della mente,
poi sommessamente echeggio nell'assonanza del sentire interiore:
sono l'ologramma che tutto comprende.
E tu, uomo, smettila di invocarmi invano: "FELICITÀ"
purpureo nome, sì,
rosso di vergogna per non aver capito
che non bisogna solcare oceani o attraversare mari;
sono qui, non mi vedi?
Cresco come la novella erba ai tuoi piedi.