Poesie personali


Scritta da: moro
in Poesie (Poesie personali)

Sguardi

Sguardi che nascono cosi
come fulmini nel sole d'estate
che sfuggono dagli occhi
cosi liberi dalla nostra volontà

sguardi che s'incontrano
primi pianti d'un illusine
l'ennesima, ancora bambina
che finirà
come un coltello nella carne
ancor prima di crescere

sguardi che nascono come
nuvole nere nel cielo d'estate
ladri di parole mai osate
catturate dalle profondità
d'un cuore troppo timido

sguardi improvvisi
che riempiono il silenzio
di parole mai dette, osate
mentre nasce un'altra effimera
realtà, che si perderà in un'altra
crudele illusione

sguardi che nascono come
rombi di vulcani di colpo svegli
colorando un viso di rosso
costringendo a fare un passo in più
passo più desiderato e temuto

Sguardi che riempiono
il silenzio di parole silenti
messaggi scritti sugli occhi
letti da chi osa andar oltre
una semplice emozione

sguardi improvvisi, come
un fiume di parole che scorre
sulla pesantezza d'un silenzio
di ghiaccio, sguardi che nascono
cosi, prime scintille d'un fuoco
che scalderà l'ennesima realtà
destinata a perdersi in un'altra illusione.
Composta venerdì 25 febbraio 2011
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    Scritta da: Simone Sabbatini
    in Poesie (Poesie personali)

    Mali nel tempo

    Non sono le parole che ci rendono razzisti
    si può essere sinceri senza dire una bugia?
    Non i numeri a far troppi mali guai e insicurezze
    si può essere codardi senza un poco di coraggio?
    Non si può cullare sogni senza prima rinunciarvi,
    non si può desiderare e non sentirsi deficienti.
    È possibile sfuggire ai paragoni, ai pregiudizi
    su noi stessi? Sentirsi o no coglioni
    senza dire parolacce? Aprire gli occhi
    finalmente, e pur finendo abbacinati,
    capire dove abita il problema? Nella luce?
    Nella mente? O sta dopo, solo nei troppi
    attimi che veloci si rincorrono, e noi fermi
    incapaci di seguirne il divenire, un po' incantati,
    noi impauriti di vedere.
    Composta venerdì 28 luglio 2006
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      Scritta da: Simone Sabbatini
      in Poesie (Poesie personali)

      Forza splendida

      Ancor non finisce il suo corso la goccia
      che già da una nube traspare una luce:
      colpisce un germoglio bagnato di pioggia,
      scompare veloce ma resta una traccia.
      Si macchia d'azzurro la coltre grigiastra,
      si scuce e ricuce, si squarcia ed è persa:
      la terra si scalda di raggi distratti,
      a ondate ritornano a destra, a sinistra.
      Quel cielo abbuiato di nuvole nere
      non è che un maestoso ricordo di gioia
      portato da un vento frizzante e leggero.
      E adesso una nuova allegria si respira!
      Composta martedì 29 febbraio 2000
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        Scritta da: Simone Sabbatini
        in Poesie (Poesie personali)

        Come un gatto in mezzo al buio

        Non ho chiamato questo vento di sale
        ad asciugare la fiamma dal fuoco.
        Non l'ho chiesto, ma è giunto. E non ricordo
        gli anni impegnati per non accarezzarlo.
        Forse era l'estate, o che speravo
        d'abituarmi come un gatto a questa notte...
        Raccolgo la legna ma mi manca l'accendino,
        faccio tagli a punta quando viene il temporale,
        e anche quando mi va bene,
        e non è forte l'acquazzone
        la luce è fuggita dal bosco.
        Composta giovedì 21 giugno 2007
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          Scritta da: dax
          in Poesie (Poesie personali)

          Sole di primavera

          Rimuoviamo il silenzio dalla mente,
          dall'abulica passività che uccide l'anima,
          da contorti pensieri da miserie
          arroccate nel nostro inconscio
          dove il bambino ch'eravamo
          ancora esiste, ancora piange, ancora spera.

          Riallacciamo l'alleanza con il sole di primavera,
          con le foglie che già sbocciano serene
          cacciando l'inverno il buio:
          ma non riescono cacciare la paura la guerra.

          Su onde radioattive,
          su piogge contaminate,
          sui cadaveri degli innocenti assassinati
          sulle nostre ossa sulla nostra umanità sacrificata.

          Mammona vince
          vincono i blanditi dittatori
          che brindano alla nostra piaggeria alla nostra codardia.

          Voi che vi pasciate di sangue di petrolio
          voi che dimenticate l'essenza divina dell'uomo, della terra
          voi che non rispettate l'innocenza
          che vi nascondete dietro bandiere croci
          e fedi dall'oligarchie pervertite.

          Ma quelle bandiere quelle croci quelle fedi s'alzeranno
          come mano viva ghermendovi lo scettro il potere,
          l'arroganza l'estrema vostra nullità.

          Il sole di primavera evaporerà le vostre anime.
          Composta venerdì 25 marzo 2011
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            in Poesie (Poesie personali)

            Anna lamonea

            Anna Lamonea
            Se nunt'avesse conosciuta
            mi sarebbe rimasto ò dubbio
            ma chi è chesta, ca mi pare
            gia vista!
            Infine quanno'poi mi si apparsa e
            mi sei sembrata un'artista,
            una che calpesta e palcuscenici
            che recita à passione a farsa e
            nu personaggio di Eduardo,
            poi alla fine mi sono arricurdato!
            ma si! si! tu si Pupella Maggio a partner,
            chella c'a diceva con riguardo
            0' figlio Luca "ma ti piace ò presepio"
            e io l'aggia conosciuta, d'into tiatro
            Augusteo, a recità o dramma
            natale in casa Cupiello
            e cu nù curaggio e mamma
            Lucariè patete ò fà pe tè!
            Composta mercoledì 30 marzo 2011
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              Scritta da: Brunason
              in Poesie (Poesie personali)

              Prima dell'alba

              Prima dell'alba

              È notte, è vero.
              Buio e silenzio.

              Un nero tormento,
              gelido e spento.

              Ma l'alba, ormai attesa,
              è quasi arrivata.

              La notte inoltrata,
              indietreggia, smarrita...

              Un tenue bagliore
              il buio scolora.

              La notte s'inchina
              all'alba che avanza.

              Un roseo bagliore
              invade anche il cuore.
              Composta mercoledì 30 marzo 2011
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