Poesie personali


Scritta da: DANA
in Poesie (Poesie personali)

Non

Non ci sarò domani
se non sarà oggi il mio giorno

Non accarezzerò le tue rughe
se non stenderanno i miei sorrisi

Non scioglierò i tuoi inverni
se raccoglierò foglie morte

Non sacrificherò il mio sole
Per una luna muta

Non sarò seta
per una mano stolta.
Composta giovedì 4 novembre 2010
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    Scritta da: DANA
    in Poesie (Poesie personali)

    Ci son giorni...

    Ci sono giorni in cui le pagine
    si scrivono da sole
    altri in cui hai idee ma non riesci
    a spalmarle sul foglio
    giorni di pagine bianche
    che ammiccanti si lasciano spogliare
    esistono giorni in cui
    le parole si nascondono tra le fibre
    e non riesci nemmeno
    a rileggere ciò che sei
    Fortunatamente
    ci sono giorni in cui non hai bisogno della carta
    ma di una carezza e sai che arriverà...
    magari sarà un turpiloquio
    e accenderà anche il sorriso
    di chi si scopre diverso.
    Composta lunedì 15 marzo 2010
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      Scritta da: Ilenia Erriu
      in Poesie (Poesie personali)

      Grigiore

      Pensieri confusi
      esternare vorrei
      ma soli e distrutti
      si van nascondendo

      Parole celate
      nell'assiduo dolore
      che lacrima ancora
      nei rifugi più ignoti

      Persone di ghiaccio
      mi uccidono l'anima
      che triste e infelice
      ha smesso di sperare

      E le ore notture
      che van dimenando
      tra rabbia e paura
      dei grigiori miei.
      Composta giovedì 31 marzo 2011
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        Scritta da: Matteo Zacchini
        in Poesie (Poesie personali)

        Montagne russe...

        Non posso dimenticare il tuo sapore
        che si confonde nell'aria in questo
        gelido inverno.
        Passare con te la notte è un regalo
        che dà alla vita il profumo dell'eternità.
        Sembra quasi che il tempo si sia fermato,
        basta guardare i tuoi occhi per capire
        che i colori si confondono tra il
        bianco e il nero.
        Ho visto il tuo disegno e rispecchiava
        il mio essere nell'essenza più vera
        e naturale che l'essere umano ha
        da offrire, il suo sguardo.
        Non sò come andrà a finire
        o forse non finirà mai,
        ma sò che voglio viverti
        per ricordare almeno
        il fondo del bicchiere.
        Innamorarsi di te è come trovarsi
        sulle montagne russe
        e non voler più scendere dal
        brivido che si è provato e si
        spera di riprovare al giro successivo.
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          Scritta da: Matteo Zacchini
          in Poesie (Poesie personali)

          Rosaspina

          Ti ho visto piccina,
          ti ho visto preoccupata,
          in un miraggio è arrivata primavera...
          Solo ieri, una pioggia sottile
          ti carezzava i capelli.
          Eri bagnata ma fugace, al mio sguardo.
          Pensavi a una rosa,
          Rosaspina fa di nome.
          In un tramonto senza rabbia,
          aspettando, l'alba è sempre più lontana.
          Giaceva con il corpo straziato,
          pieno di spine,
          pieno di rabbia,
          pieno di lacrime mai versate.
          Un passante l'ha vista per caso,
          è sparita per sempre, nell'oblio dell'indifferenza.
          Non pensare che l'amore è per sempre.
          Rosaspina,
          nemmeno Dio è eterno,
          come nemmeno la cattiveria, o il perdono.
          C'è un solo cuore e una vita, mia cara.
          Non mi abbandonare al freddo,
          domani sarà luce.
          Fatti accarezzare un'ultima volta...
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            Scritta da: Salvatore Coppola
            in Poesie (Poesie personali)

            Quando sentirai

            Quando sentirai,
            il respiro sfuggire
            dal tuo petto, vai,
            non ti perdere.
            Quando sentirai,
            gli occhi inumidirsi
            non asciugarli,
            lascia scorrere le lacrime.
            Quando sentirai,
            un nodo stringerti la gola,
            guarda in cielo
            grida la tua sconfitta.
            Quando sentirai,
            il cuore spezzarsi
            e lo spirito morire,
            urla la tua disperazione.
            Quando sentirai,
            il rumore del mare
            segui i suoi movimenti
            scarica la tua rabbia.
            Quando sentirai,
            la mia voce come un'eco
            sperduta fra le onde, chinati!
            Accarezza la sabbia.
            In quel punto io son passato,
            è dopo aver un cuore disegnato,
            mi son perso negli oscuri abissi,
            dimentico che un tempo sulla terra vissi.
            Composta martedì 29 marzo 2011
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              Scritta da: Ely18
              in Poesie (Poesie personali)

              È il momento

              È giunto il momento il momento di crescere,
              di guardare avanti.
              È il momento di non avere paura,
              di non mollare.
              Se hai voglia di dire basta non farlo
              non abatterti non sei sconfitta se tu non vuoi.
              ricorda chi diceva:
              dopo il temporale c'e sempre il sole
              allora aspetta che arriverà il momento giusto.
              Composta lunedì 28 marzo 2011
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                in Poesie (Poesie personali)

                Quindici minuti dì solitudine

                Sono solo ma non sono triste,
                forse perché mi sento rincuorare dal lieve canto degli uccellini
                o dal delizioso profumo dei fiori
                o dal calore che emanano i raggi del sole
                o dalla dolce brezza che sembra accarezzarmi il viso come la mano di una persona cara;
                non so perché... ma sono felice.
                Mi sento amato da una madre così bella e così importante,
                a volte penso con nostalgia di volare,
                di vedere tutti e tutto dall'alto
                e poi posarmi su un ramo,
                proprio così come fai tu, piccolo uccellino,
                guardandoti si vede la tua gioia, la tua voglia di vivere,
                anch'io voglio essere come te;
                tu grandi problemi non né hai;
                tu te ne stai su un ramo a cantare,
                poi quando ti stufi prendi e te ne vai a volare da qualche altra parte,
                tu non puoi che ringraziare chi ti ha creato,
                per questo canti sempre?

                Noi, invece no, vogliamo progredire,
                (allora aumentano i problemi per vivere questa vita),
                infatti noi non ci contentiamo mai,
                non siamo come te!
                Tu sei un esempio di come vivere la vita,
                ma purtroppo oramai nella nostra società non è possibile imitarti;
                forse adesso, mi stai dicendo che siamo ipocriti,
                perché con il nostro progresso stiamo uccidendo la nostra buona madre,
                ci stiamo allontanando da lei,
                così buona con noi e noi non stiamo facendo altro che ucciderla,
                per sostituirla con quella che noi chiamiamo civiltà.

                Perché siamo così?

                Ora mio caro uccellino ti devo salutare,
                perché gli impegni della vita hanno coinvolto anche me,
                ma vorrei essere come te, tenero e generoso
                per la compagnia che mi hai tenuto fino ad adesso.
                Ora ti saluto, Cip-Ciao.
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