Poesie personali


Scritta da: geggio
in Poesie (Poesie personali)

La polemica provoca la ragione

La notte si è fatta fitta
di idee discorsi e dubbi

la mattina attende soluzioni

io sono stanco
il mio pensiero non lo cambio

lo stomaco vuole da mangiare
solo di liquido alcolico l'ho saziato

notte turbolenta
discussioni e risate cercate

senza alcun profumo
senza alcun bacio

il mio pensiero storpio
si spegne sul tuo viso

quanto avrei voluto
quanto mi sarebbe piaciuto

eppure solo son tornato.
Composta sabato 26 marzo 2011
Vota la poesia: Commenta
    Scritta da: scricciolo
    in Poesie (Poesie personali)

    Io e te

    La mia vita non è più la stessa
    ma non sarebbe più vita senza te...
    e me li voglio vivere tutti i momenti belli e quelli tristi,
    le partenze e gli arrivi,
    il ritrovarsi e il perdersi,
    la felicità e la malinconia,
    le risate e le lacrime,
    il far l'amore e il desiderarsi senza potersi avere,
    il paradiso e l'inferno,
    le salite e le discese,
    le notti in bianco e quelle piene di sogni,
    le certezze e le paure,
    la forza e la debolezza,
    i giorni si e quelli no,
    le attese disattese e le sorprese inattese,
    l'immaginabile e il vissuto,
    la fantasia e la realtà,
    io e te un fiore nato nel deserto con la voglia di non morire mai!
    Composta venerdì 25 marzo 2011
    Vota la poesia: Commenta
      Scritta da: Simone Sabbatini
      in Poesie (Poesie personali)

      A chi

      Nella notte a primavera
      come neve vai scomparendo.
      E adesso che usciranno video libri e forse due canzoni
      - mai più il tuo nome come autore -
      lasciami pensare a due parole
      pure a me
      da fissare sulla carta.
      Tutti intorno a te e anche Sposini a mezzo giorno alla tv.
      Sei arrivato alla tua mèta, stai entrando con la Pace
      al traguardo del tuo Pellegrinaggio.
      Ci hai amati tutti e tanto. Tutti quanti, ognuno
      col proprio peccato.
      Hai scherzato coi tuoi mali che adesso ti schiacciano in un letto
      incosciente.
      Adesso, solo adesso: trasformando e mai spegnendo quel sorriso
      che era vita e gioventù, e lo sarà sempre.
      Un Papa deficiente
      non distrutto del tutto,
      adesso meno di sempre
      perché hai vinto: non possono farti più niente.
      Ma nell'attesa tutti si prega e tutti sentiamo dentro
      un'inquietudine di non saperlo fare, di non capire.
      Ma come faresti tu?
      Se potessi parlare...
      Ci diresti forse di pensare a tutti quelli
      che non stanno pregando
      che stanno gioendo – loro almeno non alla tv.
      Ci diresti di pensare
      a chi
      sta morendo solo
      a chi
      basterebbe una puntura
      un tozzo di pane duro
      una lacrima dolce
      un sorriso un bacio.
      A chi sta morendo fuori dai riflettori
      persone come te
      eppure conosciute a nessuno.
      Un esempio nei tuoi sorrisi
      nei tuoi dolori
      nelle lacrime dei tuoi fallimenti
      nella tua forza:
      che ha taciuto chi ti voleva morto già da alcuni anni
      - e forse anche me, troppa paura -
      che ti ha fatto superare le più dolorose angosce
      che anche adesso ti farà resistere
      nell'agonia
      durare fino all'ultimo
      goccio di quella vita che amavi tanto.
      Ciao amico
      mai conosciuto davvero.
      Composta sabato 2 aprile 2005
      Vota la poesia: Commenta
        Scritta da: Violetta Serreli
        in Poesie (Poesie personali)

        Partenze

        Momenti che legano il presente al passato...
        Momenti che legano al futuro la tua fragilità.

        Partenze per evocare sentimenti mancati,
        per rivivere famiglie lontane.

        Per dire addio a ciò che ti fa vivere.
        Per dire addio, quasi per sempre.

        Partenze per ritrovare la terra solida e arida che hai cercato di nutrire col tuo pianto.

        Partenze per conoscere i frutti di una terra che ha respirato la tua assenza.

        Partenze.

        Per dire "ti amo" a chi non lo riesce a sentire.
        Per dire "ti amo" a chi non lo riesce a dire.

        Partenze che dicano "ti amo, ma non posso restare."

        Partenze infinite, silenziosamente temute.
        Partenze improvvise, partenze negate.
        Partenze raccolte in un album di ricordi sbiaditi.

        Partenze che profumano di case immaginate, già vuote.
        Partenze che in pochi giorni raccontano una vita intera.
        Partenze che non hanno tempo.

        Partenze.

        Per dire "ti amo" a chi non lo riesce a sentire.
        Per dire "ti amo" a chi non lo riesce a dire.

        Partenze che dicano "ti amo, ma non posso restare."
        Composta lunedì 31 maggio 2010
        Vota la poesia: Commenta
          Scritta da: minnie
          in Poesie (Poesie personali)

          La pioggia

          Non ho dubbi.
          rimpiango la pioggia.
          Sospiro per una sua goccia.
          Cerco il suo umidore.
          La sua carezza liquida.
          Il ritmo del suo cadere.
          Il luccichio.
          La sua trasparenza.
          Quel velo di pulito.
          L'armonia col malinconico.
          Ho nostalgia.
          La voglia di ripararsi all'asciutto.
          E stare lì.
          A guardarla.
          A Sentirla.
          A Pensare.
          E poi scordarla.
          Accoccolarsi.
          Amarsi.
          Tanto fuori piove.
          ... non ho dubbi.
          Composta sabato 26 marzo 2011
          Vota la poesia: Commenta