Poesie personali


Scritta da: Don Juan
in Poesie (Poesie personali)
Come un fazzoletto lanciato nel vento
ondeggio tra le note di uno spartito che sento vivo,
coperto dall'oscuro manto della notte,
protetto dall'attento sguardo della luna,
avanzo fluente saltando da un ombra all'altra,
da un pensiero all'altro, da una voglia ad un desiderio,
da un sussurro ad una parola.
Tra un passo e l'altro lascio spazio ad un saltello
per tentare di spiccare il volo,
ma l'unica cosa che riesco a far volare questa notte sono
le mie parole, i miei rigurgiti d'animo.
E allora io le intreccio e le ricompongo confusamente,
tentando di far ordine nei pensieri
che neanche nel fumo biancastro di una sigaretta
fumata avidamente vanno via.
Solo all'ultimo spasmo di questa lunghissima notte
riesco a sgombrare la testa, solo con il fresco azzuro del mattino
l'animo trova pace e riesce a confessare:
t'amo e niente più.
Composta venerdì 1 aprile 2011
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    Scritta da: Ada Roggio
    in Poesie (Poesie personali)

    Questo mio cuore, custode del fuoco dell'inferno

    Questo mio cuore, custode del fuoco dell'inferno
    Vorrei essere stata una donna sterile
    Vorrei non aver mai partorito
    Vorrei non essere stata mai, madre
    Avrei voluto, invece...
    Sono stata
    Madre, ora cancellata
    Cancellata, per ipocrisie!
    Cancellata, come lo zumami, annulla
    Cancellata, sotterrata prima di tirare l'ultimo respiro
    Cancellata, azzerata
    Voglio avere la forza di dimenticare il tuo vagito
    Tu hai dimenticato le braccia di tua madre
    Lei non può, dimenticare
    Tu hai dimenticato, come lei ti ha custodita sempre.
    Sempre, sempre, sempre
    Allora io ora voglio, devo, dimenticare
    Devo ricominciare, per sopravvivere
    Mi devo cancellare come madre, come se mai avessi partorito
    Difficile, impossibile.
    Questo cuore custode del fuoco dell'inferno.
    Composta domenica 20 marzo 2011
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      in Poesie (Poesie personali)

      La voce del mare

      Eco lontana ritorna.
      Mi parla di te, di me, di noi.
      Silenzio di gabbiani incerti.
      Strascichi di conchiglie ormai finite.
      Ritorneranno forse a nuova vita...
      Eccoci. Noi. Il passato.
      Il presente, e, non voglio pensare
      al domani.
      Domani sarà eco di oggi.
      Oggi ascolto pienamente
      la voce del mare che non porta
      più sogni. Solo certezze.
      Nell'onda del mare che s'avvicina,
      ho buttato il passato e, anche se,
      inevitabile, ritorna, è ormai finito.
      È solo eco lontana sbiadita dall'aria.
      Sono attimi persi nel tempo.
      Sono brandelli di vita ormai vissuta...
      Più chiara, la voce del mare
      mi fa destare. Son qui.
      Qui con te, ed è qui, in questo
      tempo che voglio restare.
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        Scritta da: geggio
        in Poesie (Poesie personali)
        Ho capito
        di essere diverso
        da te

        cazzo
        oggi l'ho proprio raggiunto

        il tuo pensiero vaga nell'aria

        le tue parole mi fanno ridere
        non sei nessuno

        questo ho capito

        dopo anni

        non sei veramente

        nessuno

        sei un infame
        sei un ladro
        sei un perdente

        credi di fare tanto, troppo addirittura

        in questo godo

        io faccio meno

        io mi diverto
        tu
        ti fai comandare

        la penna indelebile scrive

        e qui mi piace

        un giorno

        ti manderò a fare in culo

        non ci sarò

        e alla vita sorriderò.
        Composta domenica 27 marzo 2011
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          in Poesie (Poesie personali)

          Incontro

          Freddo m'accoglie il lucido marmo
          levigato e scalfito da passi
          percorsi in secoli indefiniti.
          Silenzio.
          Avverto la cera calda di fiamma scoppiettante.
          Immagini sacre sugli altari infiorati.
          Un misto di odori al chiuso che sa d'antico.
          Incenso nascosto e fiori sgargianti.
          Un brivido freddo percorre l'anima inquieta.
          È solo un attimo.
          Siedo. Assorta e libera da pensieri.
          Osservo ed ascolto il silenzio.
          Una luce soffusa riscalda il cuore pesante.
          Lo scioglie pian, piano.
          Vuoto intorno e vuota la mente. Nulla. Ascolto.
          Dolcemente mi culla l'oblio.
          Odo la voce del mio cuore che parla.
          Sussurra dolcemente una storia che solo lui sa.
          Racconta mestamente e non s'inceppa.
          Come nenia mi culla e mi calma.
          Come mano di mamma, m'accarezza.
          Come canto d'innamorato m'addolcisce.
          Fisso lo sguardo all'altare che con nulla riempie di tutto.
          Con tutto riempie il mio nulla.
          Brilla la porticina di pagliuzze dorate
          e nella luce calda della sera,
          una voce che sa di canto
          mi sussurra: t'aspettavo.
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            Scritta da: SAVERIO FERRARA
            in Poesie (Poesie personali)

            A mia suocera

            Stanca
            di non essere nel tuo letto.
            Sfiduciata
            da un'attesa ormai vana.
            Rassegnata
            al pensiero di una guarigione
            che non verrà.

            Mi stringi la mano
            senza parlare.
            Non puoi parlare...
            Le palpebre si muovono lente.
            Leggo amara tristezza
            nei tuoi occhi già spenti.

            Mi stringi la mano...
            cosa vuoi dirmi?
            Un filo di voce
            non sussurrato:
            "Portami con te,
            portami a casa".

            Vorrei tanto,
            ma spero...
            Spero che tu riacquista
            il vigore
            di ritornare ancora tra noi...
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              Scritta da: Salvatore Coppola
              in Poesie (Poesie personali)

              So che c'è la farò

              Ce la farò
              ad amare le stelle
              incontrare la luna,
              danzare con i raggi del sole.
              Ce la farò
              edificherò castelli
              nel giardino dei9 miei sogni,
              ai confini dell'universo
              getterò le basi dei miei ricordi.
              Ce la farò
              percorrerò le immense pianure
              scalerò le montagne
              è fra le cime dorate,
              costruirò il mio nido d'amore!
              Composta venerdì 1 aprile 2011
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