Poesie personali


Scritta da: Simone Sabbatini
in Poesie (Poesie personali)

Peggio l'amore

Scrutando a lungo nella nebbia
per cercare di vedere dove andasse la mia strada
noncurante degli inciampi del presente
mi sono convinto
di essere diventato cieco.
Vorrei dovrei potrei riprendere a marciare
semplicemente continuare, accelerare.
Ma quest'aria al tramonto
quest'odore d'intorno...
e se ci fossero fantasmi vampiri licantropi
freddo e sudore
silenzio e mancanza d'amore
o peggio, l'amore?
Rumore, pioggia d'ardore...
Non trovo l'ardire
o non m'accorgo, che è uguale.
Son cieco, è normale.
Composta giovedì 9 aprile 2009
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    Scritta da: Davide Bidin
    in Poesie (Poesie personali)

    Le Regole del Gioco

    Attenzione alle parole
    attenzione a certi personaggi
    ne sono avvezzi
    assuefatti
    se iniziate a sentire
    parole unte e forzate
    in sdolcinato arrangiamento
    e atteggiamento angelicato
    mentre
    il compositore
    ossigena voracemente
    i polmoni
    con le sue stesse scorregge
    usmandosi il culo
    l'avrete trovato
    egli è l'ipocrita benpensante
    attenzione a coloro che usano
    le parole
    come arma e non come mezzo
    perché i loro omicidi
    non sono attuati nel sangue
    ma nello sterco
    nel guano impietoso
    nel quale ricade la persona costretta
    a un contendio, una crocifissione, un impalamento
    un dialogo esente da personalità
    poiché è usato come persona
    come assassino celato
    la costrizione ultima
    che la falsa ragione
    la prevaricazione
    utilizza con costanza maniacale
    ci porta ad essere obbligati
    in un dibattito assurdo
    davanti a un falso contendente
    che olezza di ergastolano
    ed egli stesso apprezza il suo puzzo
    non puoi dire l'ovvio
    non puoi urlare, neanche con le prove in mano
    "Sei uno stronzo che non dovrebbe condividere col mondo
    neanche la luce del sole,
    ci porta al vomito la tua faccia di merda, lurido ipocrita"
    non lo può dire
    perché?
    Son le regole del gioco.
    Composta giovedì 24 febbraio 2011
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      Scritta da: Giulia G.
      in Poesie (Poesie personali)

      Polvere di stelle

      Ascolto il nulla,
      delle ore piccole...
      nel silenzio dei loro tic tac,
      in un'ora
      di latte e menta...
      Noi,
      nella penombra di lenzuola
      nei sguardi vicini e lontani
      tra mani e labbra
      che si cercano,
      due corpi nudi
      si uniscono
      mentre lo specchio riflette
      un ricordo felice.
      Nessuno osa guardare...
      persi tra luce e silenzi
      tra rintocchi di buio
      come lune inquiete
      siamo ombre
      tra pupazzi di cartapesta...
      Vestiti di sogni,
      tra mute stelle
      che si guardano
      l'un l'altra,
      con occhi d'amore...
      Mi perdo
      stringendomi ad un sogno,
      ritrovandomi abbracciata a te,
      nascosta
      nell'altra faccia della luna,
      odiata amata fino alla follia...
      Nelle sere d'ombre
      solo l'amore
      risuona canti
      di giovani muse
      in un mare di polvere di stelle
      dove la nostra favola
      si muta
      in realtà
      perdendosi
      in questo magico mondo...
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        Scritta da: Porfirio
        in Poesie (Poesie personali)

        Pensieri

        Pensieri che affollano la mia mente,
        incontrastati.
        Pensieri alla rinfusa.
        Difficile, alle volte impossibile cacciarli.
        decisioni rimandate,
        decisioni affrettate,
        mai valutate.
        Il coraggio che mi manca,
        non sapere mai dove cercarlo,
        dove trovarlo.
        Voglia di andare, di restare, di finire,
        di avere pace, di trovare pace.
        Dentro di me c'è il terrore di non essere
        in grado di sopportare,
        di non sapere mai cosa fare.
        Composta venerdì 25 febbraio 2011
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          Scritta da: Melina Altieri
          in Poesie (Poesie personali)

          Anima

          Vorrei poter fare
          una separazione...
          Mettere da parte l'anima,
          lasciarla lontana,
          non vederla, non sentirla
          per il resto della vita!...
          Forse andrebbe via
          l'atroce sentimento
          che mi dà solo tormento.
          Devo ringraziare te
          anima perfida!...
          Anima che sei sempre
          all'apice di ogni cuore
          e, fai solo soffrire d'amore!...
          Cosa sei?... Una biscia?...
          Un qualcosa di viscido!...
          Un qualcosa di abbominevole
          una figura astratta,
          diabolica, impersonale,
          che il cuore fa dannare!...
          Vai per la tua strada,
          cercati un'altra compagnia,
          lasciami crepare da sola
          per la via, col mio "Così Sia".
          Composta venerdì 25 febbraio 2011
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