Poesie personali


Scritta da: Alin
in Poesie (Poesie personali)

Verità nella paura

Il caso produce schemi molto più precisi
di quanto non lo siano i nostri progetti.
A volte basta seguire un istinto per mettere ordine.
A volte, fermarsi a una tappa,
ci fa pensare di aver trovato stabilità
ma è solo paura,
paura di andare avanti,
paura di restare soli con noi stessi,
nel mezzo di una vita che non ci apparterrà mai.
Ma, il traguardo è alla fine della gara, sempre.
L'unica tappa in cui possiamo fermarci...
Composta sabato 19 febbraio 2011
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    Scritta da: SAVERIO FERRARA
    in Poesie (Poesie personali)

    È nato!

    È nato!

    Trepidante attesa dinanzi
    ad una vetrata di una sala parto...

    Il tempo scorre,
    ma sembra essersi fermato...

    Una giovane donna sta vivendo
    la sua prima esperienza di mamma.

    Dolori che si susseguono
    sempre più frequenti,
    sempre più forti...

    Soffrire per poi gioire...
    Cresce l'amor di mamma...

    Una porta si apre
    e si richiude velocemente.

    A sguardi interrogativi
    seguono espressioni fuggenti...

    Ancora un poco...

    I minuti diventano un secolo,
    gli attimi un'eternità...
    fuori e dentro la sala.

    Nel silenzio si odono solo gemiti.

    Un pensiero di aiuto vola verso il cielo...

    Poi, ad un tratto...
    il forte pianto di un bambino.

    È nato!

    Il mondo splende di una nuova luce,
    mentre una mamma stringe
    al suo seno la sua dolce creatura.
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      Scritta da: Franco Mastroianni
      in Poesie (Poesie personali)
      Mentre il giorno
      si ritira
      e
      poi
      scompare

      perché non ha più
      parole

      quando sento quella voglia
      di
      lasciare
      qui il mio corpo
      e
      con la mente camminare

      non importa se ho le calze
      se
      cammino a piedi nudi
      o
      se indosso quelle scarpe con i buchi

      quelle vecchie scarpe rotte.

      Quando afferro la maniglia
      e
      di colpo si spalanca
      il
      portone della notte.

      Quando attratto dal silenzio
      io mi perdo
      nella sua dolce magia
      e
      non vorrei
      più
      andare via.
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        Scritta da: Dora
        in Poesie (Poesie personali)

        Danza

        Danzan le note ad avvolgermi come velo
        mentre leggiadri volteggian passi
        che librare come angelo quasi potrei
        mentre mente libera il corpo vibrante
        leggero movenze aggraziate propone
        e son fata, dea, luce e ombra, sesso e poesia
        terra e vento, carne e anima
        poi tornando al silenzio la musica cessando
        riascolto il rumore di pensieri
        a riempire di nuovo la testa
        e il mondo riappare cancellando il mio.
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          Scritta da: Franco Mastroianni
          in Poesie (Poesie personali)
          La mia sete
          sei tu
          sei miraggio d'amore

          per un attimo solo
          ti bevo
          mi bevi

          poi distanze
          dolore.

          La mia fame sei tu
          l'acquolina
          nel
          primo pensiero

          ti
          mangio
          mi mangi

          ma non siamo mai sazi
          davvero.

          Il mio tempo d'amare
          sei tu
          questo tempo
          che stordisce il cuore

          ti amo
          mi ami

          ma una parte di noi
          deve andare.

          La mia vita
          sei tu
          sei risveglio di pura emozione
          siamo noi
          siamo qui

          oltre ogni
          ragione.
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            Scritta da: Alessandro Celato
            in Poesie (Poesie personali)
            Amico
            I nostalgici giorni scivolano via lasciando
            una scia di amarezza nei nostri cuori,
            è triste sentirsi inerme ai regnanti anni che
            fuggono via.
            Quei giorni fluenti di feroci emozioni
            Volano silenziosi
            Come ombre verso l'ignoto.
            Noi guerrieri saremo sempre
            presenti a sfidare giorni ruggenti che passano,
            nulla potrà fermare il nostro cammino, amico.
            Cavalcheremo insieme sul viale del tramonto...
            Domani sorgerà il sole e
            Combatteremo all'infinito il nostro tempo!
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              Scritta da: Dario Pautasso
              in Poesie (Poesie personali)

              Mattina d'estate

              Gettato supino sul villoso prato
              col cielo di giada che volge al giorno
              ascolto il passo appesa sospirato
              delle lumache nel loro cauto ritorno
              ai bui anfratti, alle segrete loro
              al doveroso ristoro or che la brina
              al sol nascente si solleva e scema
              in vacillanti vapori di fugace bruma.

              E d'esse, una, che nel braccio mio disteso
              ha trovato impedimento al natural cammino
              d'ogni animal notturno quand'è mattino,
              s'arresta, incerta, finché col corpo teso
              scivolatami sopra, torna al crocevia
              dei folti steli d'erbe, ed io illeso
              tremo al solletico di quel dolce viaggio
              inciso sull'arto dal lucente segno che tutt'intorno irraggio.

              Le fronde strepitano al frizzante vento
              e tra di esse innumerevoli frullii d'ali
              d'uccelli, che ora paion dieci, ora cento
              alcuni vociferando aspri, altri sussurrando canti
              di richiami d'amore o di volgar confronti
              di chi vive la libertà, e ogni giorno col suono
              d'ugola che a noi par donato da nude divinità,
              dettano leggi sulle rispettive proprietà.

              E l'allodola che tra tutti innalza il suo sublime suono
              e il frenetico merlo, che al suolo schiocca brutale
              e una gazza che grida rauca il suo gemer infernale
              e il fischiare fine dello storno
              e poi ancor di tutti gl'altri passeracei
              un sol brulicante assolo di contorno,
              finché il collo incassato e goffo di un airone
              con l'ampie ali e 'l volo leggiadro e fino
              dal fremer tutt'intorno distoltami l'attenzione,
              mi solleva alla mente il ricordo fanciullino
              d'un giorno cupo, tra le mani un grigio aquilone.
              Composta martedì 23 novembre 2010
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                Scritta da: Davide Bidin
                in Poesie (Poesie personali)

                Resta te Stesso

                Bambino mio
                Rimani te stesso
                sii fedele a ciò che sei
                e non cambiare mai
                rimani stoico e permaloso
                non aprirti a nuove idee
                isolati dal mondo
                e non aver mai dubbi
                sarai una mirabile statuetta
                senza crepe o imabarazzanti
                scalfitture
                non ascoltare, né rispondere
                a chi ti guarda dal basso
                fissali sempre, credendo,
                (sperando)
                di aver ragione.
                ancorati alla forza della tua
                integrità.
                se non ti apprezzano,
                vorrà dire che son gelosi di questo aspetto
                vorrà dire che vorrebbero essere come te
                di marmo
                credici sul serio nella tua fronte bacata sozza di guano
                la verità è che in molti sono in piazza
                e han capito che le statue son ricordi
                di uomini contradditori e innamorati di questa verità
                che non si evince da nulla se non dal caos
                menti che non potevan rimanere attaccati
                all'uomo del giorno passato
                e
                spaventati voracemente dall'ombra del domani
                eppure risplendono immortali
                MA TU!
                bambino fedele ai tuoi ideali
                che non metti in discussione niente se non le idee degli altri
                rimani te stesso
                la mia risata si farà si tanto grande
                da scuotere l'altare su cui sei posto
                e in quella voragine cadrai nell'oblio
                degl'imbecilli
                che rimangono
                se stessi
                un nulla vorticoso
                un astratto ridicolo rigonfio di melma demente
                un niente.
                Composta mercoledì 16 febbraio 2011
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