Scritta da: Nello Maruca
in Poesie (Poesie personali)
Il trombatore
Quel saccente "Cacasenno"
Nella smania di far danno
Come sempre, pur quest'anno
Ha imbastito altro inganno.
Con l'arte del tranello
Sospinge il "comparello"
buttarsi all'impazzata
a tentare la traversata;
indi assieme a scarpetta
avvelena la polpetta.
Acquattato tra le spine
te, avversario, tiene a mira
e tra rovi e tra spine
è con ansia che respira
Ha puntato, al petto strette,
tutte quante le doppiette
pronto a far partir le frecce.
Se assurgi e siedi in trono,
a dispetto del "nostromo"
mi costringi a farti un dono:
La promessa fò su strada
della sicula contrada.
Se sarà tuo il successo
venir meno non m'è concesso
di donar quel ch'ò promesso.
Se, però, ahimè non t'ergi
e resti fermo e non emergi
della sicula contrada
la promessa è ritirata.
Se assurgi oppur non ergi
il saccente serpentello * *furbetto
fuoriesce di cervello.
Indi sii vigile e lesto
giacché chiusi i luoghi adatti
al ricovero dei matti
altro posto non l'accetta
e perciò con furia matta
spranghe impugna e doppietta
qual suo ultimo rimedio
a placare rabbia e tedio.
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