Illusione... ottica
Sei acuto
e ti sembra di vedere.
Sono ottuso
e mi vedi limitato.
Diventi piatto
per riuscire a vedermi.
Io mi giro
e comprendo te.
Retto?
Né io né te,
ahimè!
Composta martedì 22 febbraio 2011
Sei acuto
e ti sembra di vedere.
Sono ottuso
e mi vedi limitato.
Diventi piatto
per riuscire a vedermi.
Io mi giro
e comprendo te.
Retto?
Né io né te,
ahimè!
Forgiata da Mastro che dei maestri è Mastro
di nobili metalli in uno fusi cornice pende,
di fiori ricamata. Non di minore pregio nastro
la regge che, ad avorio appeso, più regal la rende.
Da sfondo, luminoso come sole, appare un cuore
che a caratteri di fuoco ha inciso: Amore.
Dal dio Vulcano indelebile la stampa è apposta
che alle cure affidata l'ha della dea Vasta
che al focolar dei buoni è attenta e lesta.
Nel mezzo, la cornice, un quadro la sovrasta
ch'a le immagini di tre racchiuse in una
da divinità bendata, detta Fortuna.
Una, grande e possente è la figura
che alle altre due profonde dolce cura.
Dal petto emette solo dolci suoni;
dolce lo sguardo, occhi belli e buoni.
Gentile nel suo far, cortese in tutto
grand'albero v'appar cui pende buon frutto,
Il frutto coprodotto è dolce e fresco
ch'anco il pianto per l'anima è rinfresco.
Altra dolce e buona figura l'accompagna
ch'è degnamente degna sua compagna;
reso felice ha lui col pregiato frutto,
ella è felice mamma e moglie in tutto.
Assai più bello è il quadro quì descritto
ma riportar su carta non m'è concesso
ché ai soli Grandi ascritto è tal diritto:
Sol loro, a cose belle, han riservato accesso.
Rosa bianca sei...
ed aspetti primavera.
Dove il sole
è giallo in cielo
padrona è la gioia
pura l'aria
calmo il cuore.
... Pace...
Solo questo desideri.
... Ora.
Quando un giorno
hai detto si
non pensavi
non credevi
tutto ciò si trasformasse...
... sola, ora...
La scelta ti è costata.
Una piccola te
da crescere
da amare
da vivere.
Sola.
Il malvagio
ancora
non demorde.
Lui ti vede
ti sente
è nascosto...
ti scruta
e tu tremi...
Piccolo fiore
tremi...
Come la rugiada sulle rose
al vento rigido del primo mattino
... tremi...
Gracile la tua anima
delicato il tuo cuore
un fremito di paura
lungo le mani
che stringono forte
le mani
della tua piccina
insieme...
c'è più forza...
insieme...
contro l'empio...
insieme...
per creare qualcosa di nuovo
qualcosa di vero
... perenne...
Come i ghiacciai
che si scagliano
contro il blu...
come il continuo e perpetuo
vagare del tuo cuore
in cerca solo
di puro amore...
Questo vuoto intorno,
d'immerse nel silenzio
speranze
pieno,
guarda e ride
di viaggi alla ricerca
nel nulla
il dolore.
Io li ho visti gli sguardi addosso di voi che non capite,
che guardate cercando le sopportazioni
senza vedere i sorrisi e la calma
che ci sono nell'occhio del ciclone.
Non c'è
tempo per dimenticarti...
Tu sei il mio tempo.
È steso il nebuloso e gelido velo
sui miei anni sudati e combattuti,
quei miei vissuti, mossi da ideali,
ambìti desideri, sono muti.
Li copre del suo manto indifferenza,
silenzio e solitudine acute spine.
In sguardi proiettati al nuovo sole
riflessi freschi son sordi al declino.
Non ho dardi per battermi col destino;
scalfir non possono scudo così duro,
i miei persieri utopici e marginali,
d'amorfi ragionieri del futuro.
La carne offuscherà anime quasi spente,
l'albore sbiadirà poetiche lune;
la madre, la mia terra, il sentimento,
le mute polveri delle aride dune.
Italia: parola azzurra all'infinito
Da questa razza adolescente
Che ha sempre una poesia nuova da costruire
Una gloria nuova da conquistare.
Primavera di sillabe fiorite
Come le rose dei giardini,
stellata come i firmamenti
con immense arcate blu.
Italia: nome nostro e dei nostri figli,
che la vita hanno dato per Te in questo giorno,
via maestra del nostro amore,
rifugio dei nostri pensieri,
ultimo bacio sulle nostre palpebre
nel giorno della morte.
Voce profonda e di mistero,
richiamo insistente dell'aldilà,
dobbiamo, dobbiamo pensare
all'eternità.
Nel buio della notte,
dalla finestra socchiusa
un fascio di debole luce entra
nella mia camera...
È la luna... che illumina la notte
con il suo pallido sorriso.
Le stelle la circondano...
sembra le si muovano attorno,
attratte dal suo splendore.
Estasiante è il suo bagliore.
Magica la notte,
vorrei non avesse mai fine.
Sogno ad occhi aperti,
viaggio con la mente...
Ipnotizzami, oh luna,
fammi per un attimo
le mie pene dimenticare...
Sognare, per sempre sognare...
per vivere senza più soffrire.
Il sonno come al solito
mi gira intorno
ma
non ha nessuna fretta
di
sedersi e raccontarmi
le
sue silenziose storie.
Curiosa tra le mie parole
e
con indifferenza
spia.
Lo sa
che scrivo di te.
Lo sa
che sei bella.
Lo sa
che sei mia
e
geloso
si volta
e
va via.
Lasciandomi qui
ad occhi aperti
a
sognare di te.
.
Meravigliosa amante mia.