Poesie personali


in Poesie (Poesie personali)
Mentre saltellavo, innamorato
in te moriva
la rosa rossa, sciupata e scalfita
ebbra di incertezze,
stropicciata.
Proprio in quel momento
le onde in sintonia con le vele
si scagliavano sugli scogli
in una tempesta incessante,
alternata alla pazza calma delle sirene.
Proprio in quel momento
l'irrefrenabile tempesta
si abbatteva su spiagge
dai sassi incerti.
Proprio in quel momento
la violenta tempesta
partoriva la tristezza
di un amore non condiviso.
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    in Poesie (Poesie personali)

    Così è Natale

    Così è Natale
    un albero gigante
    che abbraccia tutto il mondo,
    i bambini si tengono per mano
    un girotondo
    tutto intorno al mondo.
    Così è Natale
    un albero gigante,
    ogni bambino è un ramo
    e poi man mano
    sempre più sottile
    l'ultimo bambinello
    a mezzanotte
    arriva in mezzo al cielo
    e tocca la cometa dell'amore.
    Così è Natale
    Un coro di bambini
    felici a squarciagola,
    la neve bianca
    gioca con le luci,
    coi pensieri del cuore
    tanto forti
    da spartire coi poveri i regali
    e tanto vero
    da strappare il pianto.
    Così è Natale
    palpiti di fiamma di candele
    ogni cuore
    ha qualcosa da dire,
    Natale è atmosfera di perdono
    ma sfodera gli avanzi
    di chi gestisce il cuore
    coi denari
    e aliena palcoscenici d'amore.
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      Scritta da: Luigi Berti
      in Poesie (Poesie personali)

      L'oblio

      La stanza del buio
      me la ricordo bene,
      fuori c'era il sole
      ma dentro le catene.

      Il cuore imprigionato
      nell'oblio immenso,
      dove anche il topo
      si è sentito perso.

      La pioggia cade forte,
      Il tintinnio di gocce
      che batte sulle ante,
      distende pur la mente.

      Non ci sono più rumori
      che l'udito può sentire,
      non c'è l'immenso buio
      che l'occhio può vedere.

      Rimane una stanza
      silenziosa e oscura,
      dove vagano i sogni
      al di là delle mura.
      Composta domenica 23 dicembre 2018
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        in Poesie (Poesie personali)

        Tormento

        Scorre l'inchiostro del poeta ardito,
        bravo con le parole,
        libera i versi dove soffia il vento,
        fino al lucente sole,
        ma la vocina che gli rode dentro,
        consiglia di tacere,

        confuso lui si sente assai smarrito,

        tutto vuol cestinare.
        rilegge solo rime cuore e amore
        e baci in riva al mare:
        a capo va a casaccio
        e a sillabare, proprio lui non riesce,
        però fa l'apocope sul finale
        e la sua stima cresce.
        Certo quella vocina da il tormento
        sempre a pontificare,
        anima presuntuosa e prepotente,
        vuol solo far del male,
        a lui il poeta, il bello della rete,
        applausi e immense lodi,
        saranno celebrate le poesie,
        mica corbellerie.

        Ride e sghignazza l'anima feroce
        al fesso dilettante,
        nessuno veramente poi lo legge
        campione di stronzate,
        parole vuote e rime comandate.
        Della bella poesia lui pensa d'esser
        illustre luminare,
        dai versi che si leggon però emerge
        nulla di eccezionale;
        un povero e mediocre menestrello,
        si crede un erudito sapientone
        ma è solo un tontolone.

        Quell'anima feroce che rovella
        solo per comandare,
        gli parla con parole prepotenti
        e tutto buio appare.
        Ma la poesia che scrive sul quaderno
        dona rilassatezza,
        e scaccia la vocina che tormenta,
        presso un altro poeta
        che siede presso la riva del mare,
        nel cielo solo cirri da contare.

        La voce si sopì per un momento,
        ma quando ritornò fu ancor tormento.
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          in Poesie (Poesie personali)

          Fiamma parallela

          Il sonno che rapisce e poi ristora
          accende questa fiamma parallela,
          schiarisce anche la nebbia e si colora
          la florida campagna che poi cela

          la voce che risuona, or già canora
          la odo soavemente e un poco anela,
          svanisce e si ritira in qualche ora
          un gregge dopo appare e forte bela

          fino in fondo alla valle, or le campane,
          richiamano i fedeli alla preghiera,
          le risa delle belle cortigiane,

          allietano il mio core e l'atmosfera,
          di gente tutta in fila alle fontane
          per calmierar la sete quando è sera.
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            in Poesie (Poesie personali)

            Vita Meravigliosa

            La vita mia che scorre come un lampo,
            veloce in un baleno,
            da giovane son vecchio e ora m'accorgo
            d'un cielo avvelenato e non sereno
            e corro a perdifiato in mezzo al campo,
            di lato intanto porgo

            la mente che ritorna a quel sobborgo,

            di me triste fanciullo insofferente,
            perso nei bei pensieri,
            volavano nell'aria volentieri,
            fugaci nel mio mondo assai accogliente,
            dove al richiamo rimanevo assente,
            rimpiango quei ricordi
            ed ora che analizzo la mia vita,
            nel mondo dei bagordi
            la storia degli umani par finita.

            Ma esiste la speranza della fede,
            pregare ad un sol Dio
            aver fiducia, creder nel futuro
            fatto di luce immensa e non oscuro,
            sperduto nel mio oblio

            odo voci di donne, e poi un brusio,

            il suo bel viso luce mi riflette,
            spighe dorate a maggio,
            vita meravigliosa in alte vette,
            sei vera e non miraggio.
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              Scritta da: Stefano Medel
              in Poesie (Poesie personali)

              Grande è la città

              Grande è la città, quanto non si sa,
              quanti vincono, molti perdono;
              io vorrei non perdere e vivere,
              in un mondo più libero,
              a misura d'uomo,
              dove si possa sbagliare,
              dove ti possano accettare per
              quello che sei,
              non per quello che dovresti essere o fare;
              in un mondo senza muri tra la gente,
              con meno squallore e meschinità,
              dove ci sia più amicizia,
              più speranza;
              grande è la città,
              vetrine illuminate,
              macchine capaci,
              e una vocina pubblicitaria,
              che ti invita a spendere, spendere,
              in un insulto alla miseria, e a chi non ha niente,
              e deve faticare per arrivare alla fine del mese;
              grande la città,
              piena di grettezza e indifferenza,
              dove cerchi tra le strade
              imbrunite e scure per il gelo e il freddo,
              lo spirito del natale,
              e un po' di umanità.
              Composta lunedì 24 dicembre 2018
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                Scritta da: Gabriella Stigliano
                in Poesie (Poesie personali)

                Poesie per...

                Poesie per dimenticare,
                poesie per ricordare,
                poesie per lenire
                la fame di esistere
                di chi è rinchiuso
                nella sua torre polare.
                Poesie per risvegliare,
                poesie per ritornare a casa,
                dopo mille parole dette
                inutilmente,
                dopo mille passi d'attesa
                sotto la pioggia di ogni stagione.
                Poesie per ingoiare meglio
                le lacrime,
                poesie per ritrovare
                un sogno perso nei buchi neri
                di un cielo di pietra,
                poesie per continuare a credere
                alle stelle di un cielo che,
                infinito, mi parlava di te.
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