Poesie personali


Scritta da: Gaetano Toffali
in Poesie (Poesie personali)

Ti do quello che ho

Ti do quello che ho
I sentimenti di un uomo
Una speranza bambina
Il futuro che spaventa

Oggi sono qui con te

Ti do quello che ho
Un cuore generoso
Le paure di sbagliare
Tanti graffi sotto il petto

Oggi sono qui con te

Ti do quello che ho
Un sorriso se ti vedo
Che mi manchi da lontano
Stare bene stando insieme

Oggi sono qui con te.
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    Scritta da: Gaetano Toffali
    in Poesie (Poesie personali)

    È scesa tranquillitade

    È scesa tranquillitade
    (Ti aspettavo da troppo)
    Anche le sere solo
    Sono liete di te

    Nel letto c'è il ricordo
    (Domani ci sei tu)
    Ci penso mentre sfoglio
    Quanto mi manchi qui

    La sera di piccole cose
    I baci che ci riescono bene
    Le mani a giocarti i capelli
    (domani ci sei tu)

    Mentre ci scrivo sorrido
    Mentre ti penso sorrido
    Mentre ci spengo la luce
    È bello sapere di te.
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      Scritta da: Gaetano Toffali
      in Poesie (Poesie personali)

      La vita è una gabbia

      La vita è una gabbia
      Sono un macaco che gratta
      Le parti rosa di me
      E soddisfazione è nulla

      Voglio qualcosa che brilla
      Avere caldo alle braccia
      Non più la solitudine
      Nel cielo che non vive.

      Fosse la luce una luna
      Fosse il pensiero una luce
      Fosse una mano allacciata
      Fosse la volta che chiami

      Apriti all'arcobaleno scheggia
      Rughe del viso ambite vita
      Maschera di zorro bugiarda
      Lascia la vergogna di me

      Triste di nulla sera
      Vuoto pianto si affloscia
      Mentre a pensare mi chiedo
      Che cosa voglio da me.
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        Scritta da: amedeo guillet
        in Poesie (Poesie personali)

        Illusioni

        Guardo fuori dalla finestra
        rivedo quel mio eterno andare
        quella voglia di non accontentarmi
        di non scoraggiarmi di fronte al granito delle apparenze.
        Non mi vergogno della mia anima gitana
        fatta per essere, non per avere.
        Il resto lo lascio a te,
        troppo presa dalla gioia di vivere
        per comprendere il dolore della consapevolezza.
        Forse è proprio questo che ci salva e ci condanna
        che ci fa ancora andare avanti.
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          in Poesie (Poesie personali)

          Ci Ritroviamo

          Dall'acqua scolorita
          del mio mare
          s'alza pigro
          un sole smunto.
          voci di pescatori,
          strette dalla bruma,
          rimbalzano fioche
          come bioccoli di bambagia.
          Non più aggressivi,
          sospinti da una gentile brezza,
          salgano al cielo
          i raggi,
          e sulla nostra pelle
          depongono
          tiepide carezze.
          Puntuali nel rito
          ogni anno
          ci ritroviamo e,
          mentre nelle rughe
          leggiamo il trascorrere
          del passato,
          giochiamo
          fresche come adolescenti,
          immemori di grevi pensieri,
          sull'arenile abbandonato.
          Nell'ampio silenzio,
          svirgolato solo dal grido
          di un gabbiano,
          gugliate di ricordi
          cuciono trine
          alla nostra amicizia.
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            Scritta da: Alessandro Costanza
            in Poesie (Poesie personali)

            Eterno bagliore...

            Era la notte d'autunno...
            il vento fuori il balcone
            muoveva le foglie dei pochi alberi difronte,
            il sudore nella fronte,
            di chi attende all'infinito,
            qualcosa che sognava
            e desiderava non fosse finito.
            Vola veloce come la polvere,
            il vento che infreddolisce la schiena,
            mentre dormi come una sirena.
            Passa il tempo, scorre la vita,
            rimani bella come una rosa fiorita.
            Eterno bagliore...
            destino che padroneggi il cuore...
            rimane la malinconia,
            che non sarai mai più mia.
            Il sorriso irrompe nei nostri volti,
            come teneri trastulli di alberi folti...
            come un tempo stupendo,
            nel quale tutto era un bagliore
            e un appassionato tremore,
            di chi si ama con ardore.
            La felicità è una virtù che fugge e va,
            di chi vive ogni giorno... nella semplicità.
            Eterno bagliore... tutto passa,
            ma non il calore,
            non il sorriso...
            che nella semplicità porta felicità.
            Il pittore dipinge,
            il disegnatore disegna...
            il sentimento crea l'opera d'arte,
            per eternarla al mondo, come una piuma al vento.
            Quasi un vagabondo... una città, un altra...
            uno stato un altro... per portare attimi di vita,
            vibranti cromie... scarabocchi del cuore.
            Eterno bagliore...
            un capitolo di vita,
            stupenda e forse nei segreti mai finita,
            di chi cerca nel colore,
            ogni emozione e odore,
            ogni attimo e passione,
            di un sogno di attenzione.
            Vola, felice, eterno bagliore...
            non sentirti mai poco bella...
            ne sei la musa salterella.
            Intanto prosegue il cammino,
            nel sogno di un bambino.
            Un capitolo dopo l'altro...
            verso la chiave della felicità.

            Tratto dal libro segreto del mio cuore
            edizione della mia anima.
            Composta venerdì 2 luglio 2010
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              Scritta da: Gloria Piva
              in Poesie (Poesie personali)
              Sei lo scultore dei miei sorrisi...
              Il pittore della mia felicita...
              Il compositore della mia armonia...
              L'avventuriero con il quale scopro ogni giorno un amore sincero...
              Il poeta che con dolci parole da gusto a questa vita...
              Il bagnino che mi ha salvata prima che andassi a fondo nella malinconia...
              L'angelo che sempre mi sta accanto e mi guida...
              Il sole che illumina il mio viso...
              Il tesoro che vanto di aver trovato...
              Sei il mio amore!
              Composta domenica 4 luglio 2010
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                Scritta da: Sir Jo Black
                in Poesie (Poesie personali)
                Ho sentito dire:
                - "Il cielo ha occhi,
                vede tutto!
                Vede cos'è il mondo".

                Il vento li ha visti.

                Il vento ha attraversato mari e monti,
                ad alberi e cespugli,
                all'erba ed ai fiori,
                nelle praterie e nei boschi
                ad ogni animale,
                alle farfalle ed alle formiche
                ha raccontato:
                - "Io li ho visti, il cielo vede!
                Lucenti occhi quando è pace,
                Grigi e scuri quando,
                per cattiveria,
                per durezza dei cuori,
                il mondo soffre".

                Oggi è piovuto,
                passeggiavo sul campo assonnato,
                sola,
                sotto la pioggia,
                l'affanno nel cuore offeso.

                Nella notte fonda
                bianca del color di Luna,
                ho pianto.

                Sento che ha visto.

                Di pioggia battente,
                nel campo solitario,
                nel silenzio,
                copre il mio dolore,
                il cielo.

                E ora lo so,
                non è menzogna,
                il cielo ha occhi!
                Composta mercoledì 30 giugno 2010
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                  Scritta da: Simona Giorgino
                  in Poesie (Poesie personali)

                  Rifugi

                  Da fin su la cima ho veduto
                  piccole orme di passi
                  salire sin quassù
                  e prendere rifugio,
                  eravamo in tanti

                  mentre giù, nel porto,
                  la barca partiva
                  staccandosi dal suo nodo

                  Era l'ora di dire – ciao radici –
                  quando si andavano ad abbracciare
                  gli orizzonti più lontani

                  Poi la barca torna, laggiù,
                  e si lega ancora,
                  ma mai per sempre,
                  agli ormeggi di una terra
                  che non concede fisse dimore

                  Le àncore – neanche quelle si muovono mai,
                  stando lì, sul fondo di un mare inesplorato
                  che si estende proprio sotto di noi,
                  ai piedi di questa cima fasulla
                  dove il vento ha smesso di
                  soffiare.
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