Scritta da: Ada Roggio
in Poesie (Poesie personali)
Tempo
Guardo in giù gli errori della vita
Vorrei recuperare il tempo perduto
Ma!
Il tempo non ha tempo.
Composta mercoledì 30 giugno 2010
Guardo in giù gli errori della vita
Vorrei recuperare il tempo perduto
Ma!
Il tempo non ha tempo.
Non voglio più dividerti con il cielo,
abbiamo vinto lo so,
ma io ora, senza te sono solo un perdente
Non voglio più dividerti con il cielo,
mi fa troppo male la tua assenza,
Questo piccolo e amaro cuore desidera te
Non posso restare in questo mondo
sapendo che sei volata chi sa dove,
chissà in quale cielo sei andata a finire
chissà se da la su mi osservi ancora
chissà se da la su mi ami ancora
Dolce amore mio
io brindo a questa vita,
brindo a questo amore volato in cielo con te
Ti amo,
hai perdonato le mie lacrime,
ma non sei riuscita a perdonare la tua vita
Insieme a te,
anche la mia anima è sprofondata giù,
giù dove nemmeno i miei sentimenti riescono ad arrivare
Questo mio piccolo e nostalgico cuore
è perso ancora nei tuoi occhi
Abbiamo ammazzato angeli depressi nelle sere d'inverno,
tra balli e salti nel profondo abisso della nostra esistenza
ci stavamo perdendo nelle fiamme del desiderio,
il desiderio di una vita senza noi
Io raccolsi lacrime e raggi di sole,
tu invece Dolce Amore mio coltivavi
morte e odio per una vita
che non ti ha dato ciò che desideravi e meritavi
Ormai non mi resta che il tuo ricordo
non mi resta che il tuo odore sulla mia pelle
non mi resta che il rimpianto
Dolce Amore mio
io sono qui,
mi hai lasciato solo in questo mondo abbandonato dal cielo
non preoccuparti dimenticarti è impossibile
Ora riposa felice
sei e resterai sempre la mia stella guerriera che veglierà
sulla mia agguerrita vita.
Son quelle tue lacrime
Che non patisco,
Per il loro bieco modo
Di sterrare il cuore mio
Con impietosa recisione:
Fiore sradicato dal luccichio di rugiada
su campo deserto.
Quel silenzio che le fodera,
Le ingentilisce,
Di una menzognera cordialità
Che uccide.
Non accetto le tue lacrime
Poiché il cuor mio ne è pieno
e defluiscono nell'intimo dell'animo
Che ormai desiste.
Sono come foglie secche, esauste
Che franano al suolo
In un mite valezer d'autunno.
Ne avverto il roco strepito
Dilapidarsi nell'aere
Aleggiando come culla
e lambire, lieve, il suolo.
In ogni resa di foglia
Si aduna quel disperato grido
Di radici arse, spossate.
E tu, come foglia al suolo...
Il suo ricordo ti intristisce
Attraversa il dolore
Di una ruga così fanciulla
Digrada fino al ciglio delle tue labbra
Ove gaudiente muore
Nell'esplosione di un bacio,
Di mamma!
Solo una camicia, sempre quella
ti vedevano entrare
qualcuno si girava
uno sbuffo o un cenno col capo
occhiate, sorrisetti
impavido sedevi al tuo posto
consumavi il cappuccino con piacere
poi leggevi di questo mondo gli affanni
non sanno cosa possiedi e quello che eri
eri solo un povero diavolo
uno dei tanti perditempo
che affollano bar e panchine
quella camicia è l'unico ricordo
la tenesti con cura
dentro il profumo che sbiadiva nel tempo
lentamente si confondeva col tuo
in quel giorno freddo di pioggia
la avvolsi sulle sue umide spalle
lei capì che l'amavi
ma oltre non si poté andare
il cuore non appartiene alla legge
la camicia la tenne
come si tiene un anello al dito
te la rese prima di partire
negli occhi tante emozioni
e un bacio mai dato.
Quando il soffio della vita se ne andrà
di te rimarranno tanti vestiti
ma quello che conta
sarà solo la carta stampata
e le firme dal notaio
nei soldi non c'è scritto chi eri
per questo è meglio che scrivi
qualcuno saprà quanto l'amavi.
Il tempo ci rubò sorrisi
evaporati dai nostri visi
a poco a poco
come le lacrime dagli occhi
e le nostre mani
strinsero sabbia
mentre la clessidra
girava senza sosta.
Corrosi, scalfiti
come pietra
come roccia
ci dimenticammo
i nostri sogni
e le promesse
accartocciate
su se stesse
Non volle il giorno
regalarci altri giorni,
si riprese il fato
ciò che aveva
serbato per noi.
E si riprenda ora
tutto il resto
perché non è di questo
niente che ho bisogno!
Indosseremo ancora
silenzi assorti
e lasceremo scorrere
i nostri giorni
confondendo
nei pensieri
i nostri volti
coi volti di ieri.
Amore e tristezza
chissà perché sono spesso legati tra loro
l'amore da gioia, vita, speranza;
poi spunta la tristezza, chissà perché,
la grande gioia si trasforma, si confonde
in una profonda malinconia.
Si cerca, si brama l'amore
poi d'un tratto arriva,
arriva, scoppia senza ragione nel nostro cuore,
ci sconvolge la vita, i pensieri,
si fa spazio a forza, prende tutto il nostro essere,
ci emoziona, ci fa gioire, palpitare, desiderare.
Ma poi con la stessa improvvisa velocità
i pensieri reclamano il loro posto
più siamo felici più cercano di confonderci,
si insinuano i dubbi, eccoli, sono lì in agguato,
lasciano l'amaro in bocca.
La gioia fa spazio alla tristezza
sembra incredibile, irreale,
chissà perché non riusciamo mai
a trovare la serenità del cuore,
la mente spazia e trova sempre
quel qualcosa che fa soffrire il cuore,
mente e cuore sembrano nemici
l'un con l'altro combattono una battaglia
fatta di pensieri che vogliono soffocare la dolcezza
e di dolcezza che vuol sconfiggere i pensieri,
è una lotta impari
nessun vinto, nessun vincitore.
Ci sentiamo distrutti devastati.
Amore, gioia e tristezza
non si divideranno mai,
saranno sempre il nostro essere.
Vento...
Rabbioso
Prepotente
Sbatte i panni stesi:
bandiere malinconiche,
memori
del glorioso passato
d'indumenti di lusso.
Vento...
Scuote le antenne
s'insinua tra le vesti,
solleva le gonne,
scompiglia le chiome
dei passanti infastiditi.
Vento...
Finge d'accarezzare
il tronco mezzo marcio
del vecchio pino,
lo abbraccia,
lo inganna
con melodie dolci
e subdolo,
mentitore,
fulmineo...
gli ruba le pigne
più grosse
per colpire
un gatto rosso
sornione sul muretto
di calcestruzzo
mezzo sbocconcellato.
Un giovane gabbiano
svolazza tra le foglie
rapinate al gelsomino;
è forse al suo primo volo...
Le piume pesanti
dall'inesperienza
La voglia di volare
ed atavica fame
più forti del terrore
di cadere.
Vento lo sa...
Si concentra
apparentemente
su un aquilone;
Flagella la vela
del surfista
Con dita trasparenti
solleva lo scafo
e cerca di rovesciarlo...
Il ragazzo è figlio
di Poseidone,
indomito,
saldo sulla tavola
con le gambe snelle
cavalca l'onda.
Vento...
Vira repentino
e torna, vendicativo
verso chi vola
contro il suo volere.
Ci pensa un po'
Studia la sua preda
Le gira intorno
Il giovane gabbiano
arranca tra le sue folate
Vento
gonfia le guance
per un attacco decisivo
Tendo le mani
in un tentativo
d'inutile difesa
Vento
m'investe
con le piume strappate
e disperato sbattere d'ali
Vita contro natura...
e
d'improvviso
la salvezza
in un tuffo spericolato,
tra i bianchi monti agitati
del mare cobalto...
Vento
adirato
rovescia
lo stendibiancheria
mezzo arrugginito
della dirimpettaia
ed in una dubbia rivincita
s'impossessa
delle sue mutande
Le solleva in alto
le gonfia di vita
ed io,
incantata, battezzo
l'audace volo
d'uno strano cormorano
a righe rosa
con un cartellino XXL
appiccicato
sul fiero becco.
Se questa lunga e buia notte finisse
se il domani tornasse ad essere ieri
se il vento accarezzasse ancora... dolcemente la mia pelle
se la pioggia... lavasse queste amare lacrime... dal mesto mio viso
se il fuoco scaldasse nuovamente il mio piccolo e freddo cuore
in quell'istante... saprei che ancora io vivo...!
Gocce di pioggia
rinfrescano
irrorano il corpo mio
vestono me
negli aridi momenti.
Gocce di vita crescono
fiumi e mari
d'amore incontenibile
al mio cuore donano.
Difficile mi è
contenere gioia
emozioni
dolori
che nella vecchiaia
Fragili
in una lacrima
possa io trattenere
essa scorre
scivola via...
Sete di voi figli miei
lacrime dolci
lacrime amare
che scivolano sulle gote
e vorrei bere.
L'acqua scorre
chissà!?
Dove andrà a finire?
Dove si andrà a fermare?
Spero nel vostro
immenso cuore
in un grande pensiero
d'amore.
Voi siete la Vita
la gioia
il dolore
l'oceano del mio cuore.
Dove sei Angelo mio...
ti cerco nel cielo
vicino al sole
ti cerco nel cielo
vicino alla luna
ti cerco
riflesso nello specchio del mare
ti cerco
tra le fronde intrecciate
di querce
in fiore
ti cerco
ma ti trovo solo nel mio cuore...
lì
voli libero e splendente
t'incontri col mio amore
ti volti indifferente
lo avvolgi con passione
lo porti via con te
e poi... voli
libero ritorni al tuo limbo incantato
e il mio cuore inerme lasci affascinato
pronto a cogliere
il tuo prossimo
inclassificabile volteggiare
scrutando gli infiniti spazi dell'amore...
infinito battito d'ali del mio cuore
tu.