Poesie personali


Scritta da: dax
in Poesie (Poesie personali)
Ho visto morire Dio
nel cuore d'un innocente abusato.

Ho visto morire Dio
nel petrolio che inquina l'oceano

Ho visto morire Dio
nel terrore d'un anima-le condotto al macello.

Ho visto morire Dio
nell'oligarchia cinica, crudele.

Ho visto morire Dio
nella luce dei miei vecchi occhi.

Ho visto risorgere Dio
nell'abbraccio d'un figlio forte, sereno.

Ho visto risorgere Dio
nell'acqua limpida d'una roggia depurata.

Ho visto risorgere Dio
nella libertà, nella metamorfosi della vita.

Ho visto risorgere Dio
in colui che si fà servo del suo prossimo.

Ho visto risorgere Dio
nella mia solitaria giornata di poeta bambino.
Composta lunedì 31 maggio 2010
Vota la poesia: Commenta
    Scritta da: Cleonice Parisi
    in Poesie (Poesie personali)

    Sogno Fantasia e Utopia

    Quando la mano dei Sogni,
    intingerà la penna della Fantasia
    nell'inchiostro dell'Utopia,

    sulla carta
    ingiallita della vita,

    avrai tracciato i confini della tua prigione
    per renderne cosciente la ragione.

    Il tuo occhio addormentato,
    quel confine avrà varcato,
    e ritrovandosi cullato in un prato
    ricorderà e dirà tutto di un fiato:

    è qui che sono nato!

    La Fantasia non è malattia,
    il Sogno non è disperato bisogno,
    l'Utopia non è follia,
    è l'Anima che si traveste
    per risvegliar le Teste.

    La Ragione
    non riconosce la sua Prigione
    per questo del suo mal è cagione.

    Il Sogno, la Fantasia e l'Utopia
    vogliono solo mostrarle la via.
    Vota la poesia: Commenta
      Scritta da: Antonio Prencipe
      in Poesie (Poesie personali)

      Alla ricerca del mio cuore

      Non ti trovo
      Dove stai?
      Perché non riesco a trovarti?
      Ti cerco ovunque
      sono salito anche sulla luna per trovarti
      Ho scavalcato orizzonti e imprigionato tramonti
      ma di te nemmeno l'ombra
      Ho rinunciato anche alle mie ali per te
      ora non posso nemmeno volare nell'immenso
      Non trovo nemmeno la mia anima
      forse è scappata via con te
      Perché te ne sei andato?
      Non ho chiesto altro che provare quell'emozione
      persa in quel dannato vento
      Ora senza te non intravedo nemmeno il sole
      Ora senza te mi aspetta solo il mare
      Ho viaggiato per deserti e laghi
      Ti ho cercato e ti ho desiderato
      Ma tu
      Cuore
      mi hai lasciato qui,
      Cuore
      sono in viaggio per ritrovarti
      Cuore
      senza di te intravedo solo albe depresse
      Cuore
      torna da me.
      Composta venerdì 25 giugno 2010
      Vota la poesia: Commenta
        Scritta da: Paolo Melotto
        in Poesie (Poesie personali)
        Suoni stridenti si diffondono nella foschia mattutina.
        Solo nella nebbia confusa
        nulla si mostra innanzi a me

        Hai vissuto abbastanza per poter raccontare qualcosa di te?
        Un rivolo di sangue appare in lontananza
        passa davanti a me, prosegue la sua strada verso una metà sconosciuta

        Qualcuno è forse morto senza dire nulla?
        Piccole grida si perdono nel vuoto di una pagina bianca
        gocce di sangue impresse nel ricordo indelebile

        Hai cercato troppa dolcezza nelle altrui parole
        Il miele fuoriesce senza che tu lo possa saggiare
        è questa una maledizione?
        O forse e solo la prevedibile conseguenza per aver vissuto troppo?

        Un tuono elettrico si diffonde ora nell'aria
        squarcia l'aureo silenzio, inquietudine vestita di luce.

        Un monito giunge infine.
        È dunque questa la morte?
        Sto raggiungendo l'altro lato dell'inferno.
        Redimi le mie membra, prosciuga il ribollente sangue

        Nella notte, nelle tenebre più totali.
        Esseri maligni, essi hanno crocifisso la luna.
        Mi hanno incatenato quaggiù, nel pozzo del mio dolore.
        Mi hanno inchiodato al seme della mia pazzia

        Nessuno ha mai visto un angelo cadere dal cielo
        Qualcuno ha invece scarnificato vivo un povero bambino

        Laggiù, sopra le montagne, sulle fredde alture insensibili
        Un lupo solitario ti fissa immobile, osserva ogni tuo movimento
        Urla, grida, morte che si bagna nella linfa porpora.

        Io ho visto tutte le ere di questo mondo.
        Io ti ho visto, uomo, mentre uccidevi tuo padre
        ti ho visto, mentre bruciavi i tuoi antenati, mentre annientavi i tuoi fratelli.

        Ti ho visto mentre strappavi la carne dagli esili corpi dei miei simili.
        Ti ho visto mentre strappavi capelli per farne tappeti, mentre staccavi denti per farne collane.
        Ti ho visto mentre mangiavi la tua carne, mentre ti tagliavi la gola,
        mentre morivi nel tuo stesso sangue

        Chiedo umilmente perdono per ogni chiodo che ho fissato al mio corpo.
        Perdono per ogni proiettile che mi sono sparato in testa
        Per ogni lama che ha ridotto i miei polsi in cenere

        giù per la spiaggia una danza continua senza fine.
        Mille esseri luccicanti danzano in cerchio, pregando il mare
        ti vedo, inerme nelle gelide acque limpide.

        Non vi preoccupate.
        Sanguino ormai da molto.
        Presto vi lascerò per sempre.

        Sveglia,
        vieni con me.
        Ti porterò in posti ignoti
        avanti,

        scegli il segno del tuo giorno,
        scegli la strada da seguire
        sorprendi la tua vita
        regala polvere magica,

        seguimi lungo la foresta,
        trovami tra gli antichi alberi

        ogni cosa si rompe
        da ogni cosa esce sangue
        e danza.
        Vota la poesia: Commenta
          Scritta da: Ada Roggio
          in Poesie (Poesie personali)

          Non cercare chi non ti cerca

          Non cercare chi non ti cerca
          Non amare chi non ti ama
          Non cambiare mai per nessuno
          Se altri vorrebbero cambiarti, non saresti più tu
          Resta sempre te stesso, amati per quello che sei
          ... Grida forte i tuoi ideali
          Grida forte il tuo amore
          Grida forte lassù qualcuno ti ama.
          Composta giovedì 24 giugno 2010
          Vota la poesia: Commenta