Poesie personali


Scritta da: Barbara Brussa
in Poesie (Poesie personali)

Poeta dell'Anima

Tu, che sai essere
incomprensibile follia
verso stonato nel coro dell'ipocrisia
colore intonato a un malinconico autunno

Tu, che ascolti in solitudine
e anneghi i tuoi dolori in dolci rime
che colano lente dal tuo sentire
Tu, che sei poeta dell'anima

maledetto da quell'intimo sentire
pungente, come fitto intrico di rovi;
benedetto dalla divina mano del sentimento che
avvolge il cuore in sottile carta di riso
e fa spiegare le ali del tuo Essere

per volare oltre tutti gli umani confini
Tanto in alto da sovrastare un sogno
tanto in alto da sposare l'immenso

Tu, che hai il terrore di cadere
ma l'istinto innato di volare
in profondità

Tu, che sei un poeta dell'anima
e nemmeno lo sospetti...
continua a regalarci il magico suono
dei tuoi versi!
Composta mercoledì 31 marzo 2010
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    Scritta da: Barbara Brussa
    in Poesie (Poesie personali)

    A volte ritornano

    Ritornano, visioni di aquiloni
    fili di sogni stretti in pugno
    che tracciavano immagini di un dolce destino
    nel cielo terso riflesso in occhi di bambino

    Ritornano, pensieri nitidi
    di obiettivi solo col tempo sfocati

    Ritornano, come fantasmi fanciulli
    le piccole mani che osavano credere
    di tenere in pugno l'immenso

    e quello stravagante senso di immortalità
    che il filo sottile della gioventù aveva cucito
    stretto intorno all'incoscienza del vivere

    Ritornano in branco, a dirti
    che s'erano sbagliati o che avevano solo giocato
    Amavano ridere con te, per poi un giorno
    ridere di te

    ma "tu" non ci sei più, trovano le rughe del vissuto
    a rispondere che
    ormai sanno che i fili li tiene
    in mano qualcun altro;
    che il destino ha ceduto la dolcezza
    per vestirsi di capriccio:
    vanitoso e crudele; solo quando s'addormenta
    puoi sfilargli un sogno dalle tasche
    e tenerlo stretto a te

    fin quando non verrà a recuperarlo
    strappandotelo dal cuore
    Terribile vendetta

    Ma la saggezza delle rughe dice anche che
    se hai già fatto di un sogno magica realtà
    il destino dovrà arrendersi, consapevole che
    solo tornando insieme alla morte
    se lo potrà davvero riprendere.

    Forse.
    Composta mercoledì 31 marzo 2010
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      Scritta da: Elisa Cassinelli
      in Poesie (Poesie personali)

      Ombra nel sole

      Sola con la mia vita
      senza compagni d'avventura
      senza sole nella quale scaldarsi,
      senza acqua con la quale dissetarsi.
      Ombrelli in una giornata di sole,
      che nascondono un viso triste
      le ferite di un passato
      la polvere di un ricordo.
      Le ombre si muovono
      ci plasmano
      ci invadono
      e non se ne vanno.
      Composta mercoledì 31 marzo 2010
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        Scritta da: Elisa Cassinelli
        in Poesie (Poesie personali)

        Lontano e vicino

        Il traguardo è così lontano,
        ogni giorno è una sfida
        una fatica
        e un rimpianto
        dove cullare la propria speranza.
        Lontano sembra esser la vita
        spettatori di un cielo che non è più nostro,
        e le stelle dove stanno?
        Non le vedo e non le sogno più.
        Il tempo è vicino,
        troppo per chi ha paura,
        di meno per chi ama.
        Tutto è lontano e vicino,
        ma niente è al suo posto.
        Composta mercoledì 31 marzo 2010
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          Scritta da: Elisa Cassinelli
          in Poesie (Poesie personali)

          Il mare del fondo

          Il mondo mi sembra così grande,
          troppo vuoto
          troppo lontano.
          Una prigione dalla quale scappare
          ma dove andare?
          Ogni angolo è passato,
          ogni passo è un salto nel vuoto.
          Solitudine nel mio cuore,
          parole che rimbombano
          come conchiglie in fondo al mare
          posso ancora toccare
          ma respirare è difficile.
          Composta mercoledì 31 marzo 2010
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            Scritta da: ametista
            in Poesie (Poesie personali)

            Forse

            Forse non sei,
            tutto quello che io credevo,
            tu fossi,
            forse non hai,
            tutto quello che io pensavo,
            tu avessi,
            forse non credi,
            a tutto quello che io credevo,
            tu credessi,
            forse non senti,
            tutto quello che io pensavo,
            tu sentissi.
            Cosa mi ha reso cieca,
            e fatto vedere,
            quello che non c'è,
            credere in quello,
            che non è,
            sentire quello,
            non c'è.
            Solo l'amore.
            Che come uno specchio,
            mi ha riflesso su di te,
            donandonti tutto quello,
            che era mio,
            regalandoti tutto quello,
            che sentivo io,
            concedendoti la parte di me,
            più vera,
            offrendoti tutto quello,
            che io so di avere,
            e che pensavo avessi anche tu...
            Ma forse non è così.
            Per questo,
            forse non sei,
            tutto quello che io credevo,
            tu fossi,
            forse non hai,
            tutto quello che io pensavo,
            tu avessi,
            forse non credi,
            a tutto quello che io credevo,
            tu credessi
            forse non senti,
            tutto quello che io pensavo,
            tu sentissi,
            forse...
            Composta martedì 30 marzo 2010
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              Scritta da: Elio Lupini
              in Poesie (Poesie personali)

              Noi

              Per te son necessario
              per me sei importante
              e io importante ai tuoi occhi
              a cui giungevano
              e giungono indistorti
              gli sguardi profondi
              nelle valli e nei monti
              guardinghi e infingardi
              nei tramonti sereni e lontani
              tra silenziosi spazi
              e scrosciar di fantasiose fontane
              al vento silente
              che le fronde mute non lascia
              e sul crinale è Sole
              è già mattino
              è l'alba e mi volto
              mi volto e noi canuti
              ieri ci rincorrevamo
              e oggi sguardi vicini
              sospiri antichi e conosciuti
              tra l'alitare del vento
              che pur portandoci
              con i pensieri via
              lontano
              lascia di te la mano
              e il profumo sempre fresco
              della tua presenza
              di quel giorno passato
              ed altri ancora che verranno
              e ancora...
              e ancora...
              e ancora...
              fino all'orizzonte
              al tramonto dei nostri pensieri.
              Composta martedì 30 marzo 2010
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