Poesie personali


in Poesie (Poesie personali)

Treni di emozioni

Sguardi collimati
al centro,
dove posa
l'indisturbato
tacerti
i pensieri,
condivisi
dentro vagoni
sfioriti
in treni passati
con soli
biglietti d'andata;
e sei storia
inespressa,
a lungo
lapidata
tra il ristagno
dei ricordi,
se sorriderti
era palese carezza
e ricambiare
era silenzioso
assenso.
Vota la poesia: Commenta
    in Poesie (Poesie personali)

    Marinaio

    Eppure sognavo
    d'esser marinaio
    di cieli e di lune,
    tra mari di sabbia
    solcati sui venti
    a pescarti le stelle...
    e stavo a sentirle,
    le barche e i tramonti
    montati sul palco
    di scene di pezza.
    Ma per te il piacere
    è causarmi ferite,
    incidile al cuore,
    ma immergile dentro,
    nel miele profondo,
    fa che la spina
    mi faccia più male
    nel lampo che punge
    e il ricordo di te
    non depenni il rancore
    al termine di una lacrima,
    stesa
    e asciugata nel sole.
    Vota la poesia: Commenta
      in Poesie (Poesie personali)

      Magica

      Bagnarti le coste
      dove s'incrociano
      i tuoi seni,
      soffiarti
      la schiuma incantata
      che pura inali...
      e bolle e sapone tra noi,
      oratori senza parole;
      raccòntati negli occhi
      come libri di storia,
      rinchiusi
      dentro polverosi scaffali
      che poco t'identificano,
      guardarti,
      esplorarti,
      conoscerti adesso
      come non mai
      scoprirti ingenua,
      seducente,
      magica.
      Vota la poesia: Commenta
        in Poesie (Poesie personali)

        Onirica

        Sognare,
        leggendo in faccia
        lune ridenti
        dagli sguardi argentati
        riversi nel mare
        e cullati dalle onde,
        scendono,
        risalgono,
        stremati s'abbandonano
        nella risacca
        generosa
        di luci alla scogliera,
        assorbite
        nell'incantato procurarti
        dolci ferite al cuore,
        piovute
        come lacrime
        su sterile deserto.
        Vota la poesia: Commenta
          in Poesie (Poesie personali)

          Aquile senza cielo

          Fosse facile
          attraversare i venti
          per un'aquila senza cielo
          e ghermire quel sogno
          ancorato sul mondo,

          - salperei -

          dalle invidie di sguardi
          lanciati dai cori ululanti,
          impennandomi alle stelle
          saltando le stazioni
          e scavalcando l'infinito,

          - e sarei solo -

          tra gli aliti di calma
          carezzati dal crepuscolo
          che m'illumina la strada
          dissolvendo quelle voci
          nel fragore della notte.
          Vota la poesia: Commenta
            in Poesie (Poesie personali)

            Stelle sfrattate

            Ricordo quasi assente,
            con madide mani
            spolverato,
            ricucito nella nebbia,
            pezzi di cuore,
            se infranti tornerete
            l'adagio suonerà
            ancòra alato
            e non serviranno
            stracci,
            lavàti e sporcàti
            tra le rive
            di sponde meste,
            tetro cullare
            di emozioni diverse,
            scolpite nei tronchi
            e nell'aere spiovente;
            se è vero
            che altro non siamo
            che stelle sfrattate,
            se è vero
            che un giorno
            riavremo quel cielo,
            quaggiù brillerò
            di libertà provvisorie
            sfiorate nel vento
            tra il viaggiare eterno
            dei miei occhi a te,
            dimenticato amico.
            Vota la poesia: Commenta
              in Poesie (Poesie personali)

              Ulisse

              Infiniti mari
              dove poetano le sirene,
              e sui porti
              in tempesta,
              implacabili predatori
              sfidano onde
              sul perdermi
              in catartiche assenze
              da queste spiagge,
              inquiete,
              deserte e primordiali,
              stuprate
              da tempeste ed eoni
              che costanti rimangono...
              ma io aspetto,
              solitario e immobile
              sopra isole lontane
              intriso
              di anima nera
              che m'infiamma,
              il sapore del sale
              ed il tuo miele
              mi mancano...
              il calore,
              l'ardire le labbra
              e giacere sui prati;
              senza una rotta
              e con gli dei avversi
              affronto il mio inferno
              e non lo so
              se più mai
              conoscerò
              il tuo viso pulito.
              Vota la poesia: Commenta
                in Poesie (Poesie personali)

                Troppo presto nasce il giorno

                Troppo presto nasce
                il giorno
                quando ti guardo
                e dormi...
                e decanti la penombra
                tra le sfumature
                lievi,
                spente in chiaroscuri
                tra la pelle levigata
                e lenzuoli di glassa
                che mi rubi.
                Rapirei la notte,
                se chiuderla
                dentro uno scrigno
                sottendesse
                l'immortale carezza degli occhi,
                canone inverso
                e pensiero immorale
                tra i sogni anormali,
                mia torre d'avorio,
                musa di luoghi segreti
                ispirati dall'essenza di te
                che latente
                ti fai strada
                nel buio,
                trafficato dai miei dubbi.
                Vota la poesia: Commenta
                  in Poesie (Poesie personali)

                  Cenere

                  Come gradini
                  risalgono
                  una luna d'argento,
                  queste onde di cenere
                  svelando in penombra
                  gli scorci di mare
                  e i respiri,
                  profughi
                  di scure tormente
                  taciute meditando;
                  dove tutto è caos
                  eterna è la quiete,
                  tra la folgore
                  scagliata nell'acqua
                  e l'attesa del tuono,
                  contro il silenzio
                  franato
                  su guance in lacrime
                  e l'ammiccante
                  volgermi alle stelle
                  passando oltre,
                  tornando
                  nell'infinitesimo
                  tuo essere ladra
                  di strane emozioni
                  sul navigarti lento
                  gli occhi cobalto
                  e le labbra,
                  ora socchiuse
                  sui navigli
                  color cremisi
                  bollenti ed invitanti
                  a quel dolce,
                  lungo sorvolo.
                  Vota la poesia: Commenta
                    in Poesie (Poesie personali)

                    Lettera ad un figlio

                    Sorretti
                    da indubbie certezze
                    saranno i ponti
                    dove muoverai
                    i primi passi insicuri
                    e poi di corsa,
                    lungo la vita
                    fuggirai,
                    lasciandomi distante
                    a recuperar fiato
                    figlio mio,
                    cavalcando
                    nuvole di cotone
                    che formano zebre
                    di latte;
                    e si,
                    sarai grande
                    perdendoti forse
                    negli anni a venire
                    le scale del cielo,
                    ma ricorda,
                    crescendo
                    non ignorare le stelle,
                    risplendi
                    del tuo essere
                    semplicemente te stesso,
                    senza mai appigli
                    sulle false pretese,
                    senza sentire ragioni
                    di mercanti
                    d'anime vuote,
                    ama i tuoi sogni,
                    realizzati dentro
                    e forse alla meta
                    io ci sarò,
                    li ad aspettarti,
                    solcando con te
                    l'agognato traguardo,
                    figlio mio.
                    Vota la poesia: Commenta