Sguardi collimati al centro, dove posa l'indisturbato tacerti i pensieri, condivisi dentro vagoni sfioriti in treni passati con soli biglietti d'andata; e sei storia inespressa, a lungo lapidata tra il ristagno dei ricordi, se sorriderti era palese carezza e ricambiare era silenzioso assenso.
Eppure sognavo d'esser marinaio di cieli e di lune, tra mari di sabbia solcati sui venti a pescarti le stelle... e stavo a sentirle, le barche e i tramonti montati sul palco di scene di pezza. Ma per te il piacere è causarmi ferite, incidile al cuore, ma immergile dentro, nel miele profondo, fa che la spina mi faccia più male nel lampo che punge e il ricordo di te non depenni il rancore al termine di una lacrima, stesa e asciugata nel sole.
Bagnarti le coste dove s'incrociano i tuoi seni, soffiarti la schiuma incantata che pura inali... e bolle e sapone tra noi, oratori senza parole; raccòntati negli occhi come libri di storia, rinchiusi dentro polverosi scaffali che poco t'identificano, guardarti, esplorarti, conoscerti adesso come non mai scoprirti ingenua, seducente, magica.
Sognare, leggendo in faccia lune ridenti dagli sguardi argentati riversi nel mare e cullati dalle onde, scendono, risalgono, stremati s'abbandonano nella risacca generosa di luci alla scogliera, assorbite nell'incantato procurarti dolci ferite al cuore, piovute come lacrime su sterile deserto.
Ricordo quasi assente, con madide mani spolverato, ricucito nella nebbia, pezzi di cuore, se infranti tornerete l'adagio suonerà ancòra alato e non serviranno stracci, lavàti e sporcàti tra le rive di sponde meste, tetro cullare di emozioni diverse, scolpite nei tronchi e nell'aere spiovente; se è vero che altro non siamo che stelle sfrattate, se è vero che un giorno riavremo quel cielo, quaggiù brillerò di libertà provvisorie sfiorate nel vento tra il viaggiare eterno dei miei occhi a te, dimenticato amico.
Infiniti mari dove poetano le sirene, e sui porti in tempesta, implacabili predatori sfidano onde sul perdermi in catartiche assenze da queste spiagge, inquiete, deserte e primordiali, stuprate da tempeste ed eoni che costanti rimangono... ma io aspetto, solitario e immobile sopra isole lontane intriso di anima nera che m'infiamma, il sapore del sale ed il tuo miele mi mancano... il calore, l'ardire le labbra e giacere sui prati; senza una rotta e con gli dei avversi affronto il mio inferno e non lo so se più mai conoscerò il tuo viso pulito.
Troppo presto nasce il giorno quando ti guardo e dormi... e decanti la penombra tra le sfumature lievi, spente in chiaroscuri tra la pelle levigata e lenzuoli di glassa che mi rubi. Rapirei la notte, se chiuderla dentro uno scrigno sottendesse l'immortale carezza degli occhi, canone inverso e pensiero immorale tra i sogni anormali, mia torre d'avorio, musa di luoghi segreti ispirati dall'essenza di te che latente ti fai strada nel buio, trafficato dai miei dubbi.
Come gradini risalgono una luna d'argento, queste onde di cenere svelando in penombra gli scorci di mare e i respiri, profughi di scure tormente taciute meditando; dove tutto è caos eterna è la quiete, tra la folgore scagliata nell'acqua e l'attesa del tuono, contro il silenzio franato su guance in lacrime e l'ammiccante volgermi alle stelle passando oltre, tornando nell'infinitesimo tuo essere ladra di strane emozioni sul navigarti lento gli occhi cobalto e le labbra, ora socchiuse sui navigli color cremisi bollenti ed invitanti a quel dolce, lungo sorvolo.
Sorretti da indubbie certezze saranno i ponti dove muoverai i primi passi insicuri e poi di corsa, lungo la vita fuggirai, lasciandomi distante a recuperar fiato figlio mio, cavalcando nuvole di cotone che formano zebre di latte; e si, sarai grande perdendoti forse negli anni a venire le scale del cielo, ma ricorda, crescendo non ignorare le stelle, risplendi del tuo essere semplicemente te stesso, senza mai appigli sulle false pretese, senza sentire ragioni di mercanti d'anime vuote, ama i tuoi sogni, realizzati dentro e forse alla meta io ci sarò, li ad aspettarti, solcando con te l'agognato traguardo, figlio mio.