Poesie personali


Scritta da: Simona Giorgino
in Poesie (Poesie personali)

Clessidre

Scivolano i secondi
come sabbia dalle dita,
mi dici – amore,
non mi lasciare –
e mi tendi le tue mani

Calde, ma i miei pensieri
sono ormai lontani

Cuore randagio,
io ti comando
e tu non ubbidisci mai,
vagabondo sei,
senza padrone sei

Scivolano i secondi,
e gli amori si scontrano
in certe clessidre solitarie
chiamate cuori,
dove non c'è mano sapiente
che possa far tornare
il tempo a scorrere da capo –
quando la fine giunge.
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    Scritta da: Jessica Dovere
    in Poesie (Poesie personali)
    Il coraggio è la vittoria sulla paura
    la paura è il timore di fallire
    ma riuscire nel tentativo e non fallire vuol dire che hai avuto coraggio.

    Tante volte manca la forza
    tante volte cerchi qualcuno che può dartela
    il più delle volte è la persona che ami di più...

    molto spesso si sa essere forti
    troppo spesso si è deboli
    poco e niente si è decisi sulle scelte di vita.

    L'importante è che prima, o poi, sarai talmente forte
    da non aver più paura...
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      Scritta da: Rita S.
      in Poesie (Poesie personali)

      Ecce homo

      Ecco l'uomo,
      ha espiato oramai.
      Le mani mi lavo...
      nessuna macchia nei palmi.
      Lo consegno
      portatelo ad altri
      - e la coscienza di un popolo tace
      ancora non paga -

      Ecco l'uomo
      dalla pelle più nera
      dopo lungo viaggiare
      merce da stiva
      per i mari infiniti.
      Avrà forti braccia
      per i raccolti
      nella tua terra assolata
      fino alla morte.
      Lo baratto
      per una sola manciata
      di luridi soldi
      - e lo spirito umano non grida
      il suo orrore -

      Ecco...
      è donna
      dalle fresche carni
      virginea bellezza
      si leva da stenti di vita.
      Può fruttare, oro sicuro
      venduta ai migliori clienti
      viziosi di strada.
      Con l'inganno fu schiava
      te la offro e la paghi
      - e la mente dell'Uomo, crudele,
      acconsente -

      Ecce homo...
      Un piccolo uomo
      ma senza giocattoli
      né riso sul volto,
      in gabbia per te.
      Ha imparato,
      sa usare le armi
      lui, merce preziosa.
      Darà tutto il sangue
      su campo di guerra...
      nessuno in attesa
      di un suo ritorno
      - e l'Uomo
      ha già chiuso gli occhi -

      Ecce homo...
      e l'Anima intera
      di un mondo
      non ancora
      conosce riscatto.
      Composta venerdì 2 aprile 2010
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        in Poesie (Poesie personali)

        I ponti verticali

        Sorpassarti tra le nuvole
        senza chiederti le ali
        e su ponti in verticale,
        collegati
        a paradisi
        pitturati di bianco
        che mai muoiono
        nei tuoi occhi,
        poi i sorrisi,
        maturati
        sopra mandorli fioriti
        che spedisco
        dentro spirali
        cadute
        in buchi neri
        quando mancano,
        tuoi sapori speziati
        di labbra
        e dita
        sopra i tasti lavorati
        di pianoforti nella testa,
        muti
        nell'assenza
        d'alchimia
        nei battiti del cuore.
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          in Poesie (Poesie personali)

          Respirandoti

          Nell'aria,
          straniera,
          familiare,
          respirarti
          gli eterei umori
          in polvere di stelle
          su infiniti
          cieli distanti
          abbracciati
          tra i monti
          miranti alle galassie...
          e mi depuri,
          riempiendomi di te
          spodestando
          i miei pensieri
          nelle storie
          raccontate
          sopra fuochi sfavillanti
          accesi d'inverno,
          sotto i mari
          che spengono il sogno,
          tra le sabbie ed il sale
          purificatore
          d'antiche piaghe,
          affondate
          dentro oceani
          di sguardi
          che stregano
          disincantati cuori.
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            in Poesie (Poesie personali)

            Espressioni matematiche malinconiche

            Siamo io e te,
            fattori
            di sommatorie
            sottratte
            a paradisi incostanti,
            perduti
            su isole del cuore
            da dove
            costruisco ponti
            mentre tu
            scavi gallerie
            per incontrarmi
            all'infinito
            di idee adiacenti,
            semmai forse
            condivise
            tra graffe
            e sorrisi
            a forma di parabole
            e/o parentesi tonde
            orizzontali,
            nelle espressioni
            inespresse,
            taciute,
            per astratto benessere
            di noi,
            giudici giudicati,
            divisibili per muri
            con pareti di carta
            che spengono luci
            ormai difficili
            d'elevarsi a potenza.
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              in Poesie (Poesie personali)

              E tu mi chiami vincente

              Scintille su pelle
              -sprofondano-
              incidono
              laceranti disegni
              penetrando
              porte vergini
              -e tu mi chiami vincente-
              se il mio
              sorriderti tra le spine
              t'appare leggero;

              il guscio è superficie
              più profonda è la bufera
              quando il mare
              si preannuncia blu
              e il vuoto
              (tacito)
              non si colma
              gemendo
              dentro vasi lacrimali
              asciugàti poi al sole;

              sogno,
              capita,
              di uno squarcio
              dentro il cielo,
              e godere
              un istante
              d'una luce
              nella pioggia,
              scoprirti vicina
              che sorridi,
              mi scaldi...
              e tu mi chiami vincente.
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                in Poesie (Poesie personali)

                Drenandoti le lacrime

                Scivolano,
                su boccioli di rosa
                e foglie,
                gocce...
                rugiada trasparente;
                è
                come tenerti a mente
                quel sorridere
                disperso,
                a volte
                stillante
                il lacrimare,
                celato
                dentro sguardi
                di vetro,
                drenarti i flussi
                in tensione
                su fili
                d'ingiusta ansia
                e scalfirti
                con la seta
                sulla pelle,
                poi stremarti
                con un bacio...
                e morirmi
                in un abbraccio.
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