Poesie personali


Scritta da: Emanuela Ingenito
in Poesie (Poesie personali)

Se tu scivolassi via

Vorrei che tu velocemente
scivolassi sulla pelle mia
come acqua che nel greto
non sosta, ma inesorabile
cade in basso e per sempre
scompare lì dove non so e non sai.
Ti ho visto negli occhi della gente
e su di me quello sguardo si posa
per accarezzarmi e uccidermi,
ad un tempo petalo e proiettile.
Ma io devo salvarmi da te,
in qualche modo salvarmi...
Scivola via, scivola lontano!
E avrò salva la vita.
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    in Poesie (Poesie personali)

    A Giusi

    Per ore ho osservato il vuoto
    cercando il senso della mia vita...
    La mia mente intreccia ragnatele
    di pensieri e di ricordi:
    Fù un giorno che il tempo segnerà al tempo
    quando improvvisa m'illuminasti il cuore.
    Il tuo esile corpo fatto per sospirare
    tra carezze e lusinghe,
    i tuoi lunghi capelli rallegravano
    i miei occhi morbosi.
    Il tuo corpo sfiorato da una nube
    che il vento rabbelliva...
    Mi dicesti un nome: Giusi...
    Dolce, dolcissima, questo è il tuo aggettivo
    dolce come il giglio o una rosa...
    Hai dato una ragione alla mia vita.
    Composta lunedì 12 aprile 2010
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      Scritta da: ametista
      in Poesie (Poesie personali)

      Pazzia

      Un corridoio lungo si apre,
      piastrelle nate bianche,
      ora sporche e scheggiate,
      accompagnano il cammino
      verso stanze strette e buie.
      Stanche finestre si aprono,
      su giardini spogli,
      su panchine arrugginite,
      da frasi sconnesse,
      da urla soffocate,
      da lacrime non asciugate,
      da risate disperate.
      Anime perse,
      rincorrono farfalle,
      che non esistono,
      parlano con amici,
      che non vedono,
      ascoltano musica,
      che non sentono,
      toccano oggetti,
      inesistenti,
      parlano di storie,
      impossibili,
      ridono per tutto,
      piangono per un niente,
      urlano senza motivo,
      sognano all'infinito.
      Ma è solo pazzia.
      Perché per i sani,
      non può essere vero,
      il mondo dei pazzi.
      Anime salve,
      vivono e sopravvivono,
      in quello e in tutto quello,
      che credono,
      normale, regolare,
      usuale, convenzionale,
      educato, corretto,
      consono, morale,
      giusto, logico,
      naturale, lecito,
      civile, consueto,
      rispettoso, etico,
      per bene, a posto.
      Ma è solo pazzia.
      Per questo un giorno,
      un corridoio lungo si aprirà,
      piastrelle nate bianche,
      divenute sporche e scheggiate,
      accompagneranno il mio cammino
      verso stanze strette e buie,
      dove rincorrerò farfalle,
      che non esistono,
      parlerò con amici,
      che non ci sono,
      toccherò quello che non c'è,
      ascolterò musica che non c'è,
      inventerò storie impossibili,
      e ridendo e piangendo,
      crederò in un mondo,
      che sognerò all'infinito,
      io insieme ad altre anime perse.
      Perché per noi pazzi,
      non può essere vero,
      il mondo dei sani.
      Composta domenica 11 aprile 2010
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