Poesie personali


in Poesie (Poesie personali)

Uno specchio di vita

Uno specchio di vita
si riflette nelle acque tranquille.
Onde spensierate accompagnano
il beccheggiare degli aironi.
La natura è amica
e invita a conoscerla.
I colori del cielo
si confondono nell'acqua,
in quella oasi di pace.
Intenso e sensibilmente vero
è il contatto con se stessi.
Si può gioire, si può piangere,
ci si può ritrovare
ascoltando le voci della natura.
L'erba rigogliosa delle rive,
lambita dalle limpide acque,
propende verso il cielo
la sua energia vitale,
in una semplice canzone d'amore.
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    in Poesie (Poesie personali)

    Il tocco materno

    Cosa raccoglie il grembo materno?
    Il frutto di un seme,
    germoglia e cresce,
    sente, si nutre, vive.
    Chi decide del suo futuro?
    Egli non può.
    In un piccolo spazio si gira e si rigira,
    e attende.
    Gioisce la madre nel sentirlo,
    mentre appoggia la mano sul ventre si uniscono,
    e in quell'istante
    percepiscono entrambi la presenza.
    C'è l'amore più grande
    in quel tocco.
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      Scritta da: PICU85
      in Poesie (Poesie personali)

      I teneri amanti

      Parole sussurrate tra le mura di questa casa,
      una finestra è aperta
      si sente solo il soffio del vento,
      che inevitabilmente porta con se le nostre parole.
      Tutti odono, ma nessuno capisce
      è il nostro segreto.
      La gente si guarda attorno inquieta,
      gli occhi e i volti si scrutano,
      ma nessuno riesce a decifrare il nostro codice.
      Ma per quanto tempo ancora?
      Ma all'alba del nuovo giorno,
      grideremo al mondo che siamo noi i teneri amanti.
      Forse ci saranno occhi cupi e tempestosi,
      forse le lingue serpeggeranno,
      forse ci lasceranno al nostro destino,
      forse...
      Sono tanti i forse che compaiono,
      ma alla fine ci sarà sempre un pezzo che apparterrà solo a noi.
      Composta venerdì 2 settembre 2005
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        Scritta da: Mara Cipelli
        in Poesie (Poesie personali)

        Cambiare

        Mi hanno detto che non posso volare
        Che questa è la mia amara sorte
        Ho deciso di voler provare,
        l'ho pagato con la morte.

        Con l'incoscienza della gioventù
        Con la forza dei miei ideali
        Mi sono buttata nel vuoto
        Sbattendo un po' le ali.

        Mi dico che anche se ho fallito
        Ed indietro non si può tornare
        Sono fiera di ciò che ho fatto
        Sono fiera di sognare...

        Eppure quella voce in fondo al cuore
        Mi agita di paura
        Mi ricorda che ho perso tutto
        Per andare contro la mia natura

        Giaccio qui stesa senza più domani
        La vita che mi sfugge dalle mani
        e realizzo che per voler cambiare
        Ho perso tutto ciò che la vita mi poteva dare

        Triste sorte avversa
        Tutta una vita sognando d'essere diversa
        e solo ora lo capisco per davvero
        Che non era così male ciò che ero.

        Ci sono cose che non si possono cambiare
        prima o poi ci si deve accettare...
        Che serva a dare una lezione, seppur piccolina
        Il triste ed umile sacrificio di una gallina.
        Composta domenica 20 settembre 2009
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          Scritta da: Franco Mastroianni
          in Poesie (Poesie personali)

          Il sole

          Il tuorlo d'uovo
          stagliava soddisfatto
          in cima alla polpetta
          seduto come neve
          sulla vetta
          il
          pane abbrustolito
          sostava appena sotto

          e
          non per sbaglio

          con
          fare un po furbesco
          ammiccava l'aglio

          al
          centro del disco ceramico
          si estendeva la pianura
          ricolma di colori
          che
          faceva invidia
          alle tavolozze dei pittori

          le
          polveri... le salse
          i dadini di cipolla
          discutevano tra loro
          nell'attesa di posarsi sulla lingua
          e donare il loro impatto.

          Mentre il tuorlo sulla cima
          si stagliava soddisfatto.

          Lui si sentiva
          il sole
          che illuminava
          il piatto.
          Composta domenica 13 dicembre 2009
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