Poesie personali


Scritta da: Simona Valvo
in Poesie (Poesie personali)
Non so più che farmene di questa finta armonia.
La serenità? È mancanza di passione.
La saggezza? Paura di osare.
La semplicità? Epidermide di una timidezza che arrossisce.
Al bianco vorrei preferire il rosso
Ad un giorno rassicurante la notte tempestosa
Col mare che ulula nel vento bagnato.
A picconate questa fredda grazia di marmo! Che consacra un
Infelice matrimonio tra
desideri troppo audaci ed una volontà codarda...
e quando ciò sarà avvenuto,
non spaventarti, non scappare via...
prendimi per mano...
e aiutami a conoscermi.
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    Scritta da: Marisa Marimare
    in Poesie (Poesie personali)

    La luna

    Nella macchia oscura   mi sorridi...
    il tuo luminare reca fascino ed eleganza,
    a volte ti lasci sopraffare da qualcuno che vuole impedire a me di ammirarti!
    Ma tu sei presente costantemente,
    tranquillizzi il mio cuore.
    Guidi i miei passi,
    indirizzi il mio cammino nel sentiero della luce,
    e non mi fai cadere in trappole nascoste,
    ho fiducia in te!
    Nella macchia oscura  sei un sovrano,
    circondato da occhi
    che scrutano   i tuoi bagliori, i tuoi misteri, 
    onore a te mio bel splendore!
    Composta giovedì 10 dicembre 2009
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      Scritta da: Porfirio
      in Poesie (Poesie personali)

      L'urlo

      L'urlo...
      Ti sale dentro annaspando,
      aggrappandosi alle pareti dello stomaco.
      Si contrae, sale ciecamente,
      inflessibile, irruente, gonfio di rabbia.
      Su, sale ancora,
      si ferma un po', si espande,
      riprende la sua salita,
      s'aggrappa e si contorce
      all'interno della gola,
      esce con violenza,
      si libera nell'aria,
      la mente vuota ti lascia.
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        Scritta da: Porfirio
        in Poesie (Poesie personali)

        Sono

        Sono la Notte
        che giunge oscura
        ammantata di tenebre,
        gioca col tempo
        e sventra i tuoi sogni.
        Sono il Distacco
        impavido e atroce tormento
        che urla crudele,
        ti spoglia
        e nuda ti lascia.
        Sono il Gorgo
        che ti inghiotte e ti stritola,
        ti trascina e ti smembra,
        e negli abissi
        t'incatena spietato.
        Sono il Silenzio
        che urla muto
        inghiotte parole,
        tace e zittisce
        e ti ingabbia la mente.
        Sono l'Amore
        violento e dolce,
        ti incendia il cuore
        e ti svuota l'anima,
        senza forze e senza respiro ti lascia.
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          Scritta da: Catone appassito
          in Poesie (Poesie personali)
          Si disperde la cenere
          tra le correnti eteree
          e si dissolve in polvere
          tra i venti e le maree.

          Resta sulla riposta
          mesta collina tacita
          quella che fu la posta
          di vita lunga e tragica.

          Non più novene ascoltano
          lobi che più non odono,
          non più le membra fremono
          né più si drizza il muscolo.

          Nulla conserva il secolo,
          neanche il nome immemore:
          quando si è giunti al pascolo
          si è solo morti in genere.
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            in Poesie (Poesie personali)

            Persa nei miei cassetti

            Persa nei miei cassetti gente che mi voleva bene
            recupero
            ma in direzioni che non mi appartengono
            le emozioni faticose della vita:
            ridere tra le lacrime in bianco e nero anni '60

            si ascoltava bene
            ballando in apnea
            poi leccando cose che si fanno da sole
            sotto la tua lingua
            sotto i tuoi occhi
            come creando un gelato

            molto più bella così ubriaca
            come viziata come una ventenne incosciente
            certezze pericolose
            venti nuovi libri e valere allo stesso modo
            valere più di me

            adesso che ne ho quarantacinque
            ho letto anche la parola fine
            seduzione dell'ultima frase
            la sconfitta di un tuo bacio
            per farti voltare con occhi di sale

            [due gin tonic perché il mondo non è tondo
            quarantacinque fossi sulla terra
            per un solo seme].
            Composta giovedì 10 dicembre 2009
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              in Poesie (Poesie personali)

              Nel nulla rinvengo dolcezze

              Bevo vertigini
              nel nulla rinvengo dolcezze
              nel nulla sempre
              sostengo il mio orgasmo
              infantile
              e nel tuo pugno d'estate
              assenzio e tremori di neonato

              il giorno che avanza
              scandisce noncuranze
              giù
              nel tempo
              succhiando dai tuoi seni
              minuti e secondi

              (riempio la noia di ieri
              con sogni di cristallo
              un esercito di vetro
              a presidiare il mio sonno)

              così esce la vita
              il suo scandalo liquido
              quando
              trattieni un mio germoglio
              dentro te.
              Composta giovedì 10 dicembre 2009
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                Scritta da: Diego P.
                in Poesie (Poesie personali)

                L'angelo di Peshawar

                Cavalli morti in alienato deserto
                oscurato da asfissianti fiamme.
                Occhi di uomini in esili corpi
                raffiche di dolore spara al cuore
                l'infanzia morta prematura.

                Vividi colori su volti di pietra
                come sacre maschere narrano
                dimenticati olocausti alla vita.

                Ma all'improvviso dal buio
                topazi penetranti nell'anima
                irradiano luce da angelico volto.
                Come primaverile cielo
                l'umile sguardo perdona
                i nostri otri ricolmi.

                Nuovamente sconfitto l'odio
                evapora in verdi vallate.
                Composta giovedì 10 dicembre 2009
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