Poesie personali


Scritta da: Giulia Guglielmino
in Poesie (Poesie personali)

Q.P.G.A.

Terza galleria, posto numero 18.
Guardavo da spettatrice i fotogrammi della mia stessa storia.
Le colonne sonore incorniciavano i ricordi.
Ed i versi di quella canzone che, intonati tra un brano e l'altro,
accarezzavano il viso e pugnalavano al cuore.
Attenta ad ogni particolare:
Era facile riconoscere quell'unione tra ciò che avevo letto,
ciò che avevo visto
e ciò che stavo ascoltando.
Un coinvolgimento totale e razionale.
Una presa di coscienza.
Quel romanzo descriveva la mia vita.
L'incontro.
L'amore folle, sano, ingenuo... vero.
L'abbandono, la distanza...
e la fine.

"È davvero così!" Pensavo...
"Il primo amore non dura mai tutta la vita ma la cambia per sempre"
"è vero..." Mi ripetevo...

"Un amore inizia quando ci si capisce senza parlarsi e finisce quando si parla senza capirsi"...
"Ed è finita..." Mi autoconvincevo...
"è finita perché... Perché forse doveva finire... Forse non siamo stati abbastanza bravi."

Quelle frasi mi perseguitano,
e presuntuose, ma intimorite dalle mie grida,
passano davanti ai pensieri.
Come quelle persone che alle poste non rispettano la fila
e le vedi avanzare a testa bassa,
si nascondono in mezzo alla folla delle immagini,
ma poi fanno capolino davanti ed esse senza che io me l'aspetti...
e fanno male.
Composta mercoledì 9 dicembre 2009
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    Scritta da: Davide Bidin
    in Poesie (Poesie personali)

    Delirio di uno schizofrenico

    In tutta la vita ho imparato
    cosa è importante in una persona
    il primo è l'ultimo verso
    niente più vi è in un ricordo
    nient'altro che un delirio

    tutto ciò ch'è al centro
    tra queste due contraddizioni
    incostanti e incontrastate
    non è nulla

    è vomito a tinte vivaci
    è melma al sapor di limone
    è il tempo inutilizzato
    di una vita sprecata

    un vizio
    che finisce quando arriva
    la dolce assuefazione
    al paradosso iniquo

    il vizio
    eppur v'è dolcezza
    nella corruzione.
    Com'è dolce il mal di vivere

    atterriti ancora restiamo
    guardando l'aspro crepuscolo
    di un eterno ritorno
    di un acre crepitante credo

    inutile è ciò che leggete
    perché nulla vi insegnerà
    su niente posso indottrinarvi
    se non su domande e incubi

    il destino di un uomo è quello
    saper di non sapere
    viver senza volerlo
    eppure, avendone bisogno

    l'ambiguità di una certezza
    la solitudine del proprio essere
    che affoga tra i dubbi
    solo e sempre dubbi
    Che non v'è niente da capire.
    Composta martedì 10 novembre 2009
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      Scritta da: Giovanni Milani
      in Poesie (Poesie personali)

      Cerca

      Cerca dietro l'angolo dei tuoi sogni
      scava le miniere delle tue certezze
      hai provato a far volare le tue fantasie
      hai traversato l'oceano dei tuoi sensi?

      Cerca nel pozzo dei tuoi desideri
      attingi dalle tue occasioni quotidiane
      hai trovato le chiavi della tua vita
      o hai serrato i tuoi segreti giù in cantina?

      Cerca nel profondo dei tuoi pensieri
      rinnova il guardaroba della tua anima
      hai sperato che il tuo tempo fosse un altro
      o rincorri improbabili meteore dell'infinito?

      Lascia libero un angolino del tuo cuore
      accanto al camino per scaldarti quando è sera
      quando una canzone ti farà piangere di notte
      e una candela ti muore dentro lentamente.
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        Scritta da: Immense
        in Poesie (Poesie personali)

        Se la incontri

        L'amicizia è uno dei sentimenti più belli che un'essere umano possa vivere e assaporare.
        Se riesci a viverla, infatti, puoi assaporare
        ricchezza
        emozioni
        complicità.
        La cerchi da sempre e, come d'improvviso bussa alla tua porta:
        la vedi
        la senti e ti sceglie, tu la scegli.
        Insieme iniziate a camminare, a costruire, a crescere... sempre insieme.
        Puoi percorre, poi, strade differenti, ma, alla fine di quelle strade troverai sempre la casa che si è costruito insieme.
        Quella che sta dentro il cuore.
        Composta sabato 17 ottobre 2009
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          Scritta da: Immense
          in Poesie (Poesie personali)

          Attimi e istanti della vita

          La vita è fatta di attimi, vivili
          la vita è fatta di piccole cose, godile tutte;
          la vita ti riserva gioia e dolore
          accoglili entrambi perché ne uscirai più ricco.
          La vita ti riserva amore
          quello di un uomo
          quello di un amico
          quello di un fratello
          quello di un figlio
          quello di una madre
          quello di un cane o di un gatto
          coglilo con la stessa forza e intensità
          non lasciare che si instaurino differenze
          porta nel bagaglio per il tuo viaggio
          tutto; il Sole, le stelle, la Luna, il mare, la Terra
          e regalalo a chi ti ama e anche a chi non lo fa.
          Non aver paura di dire ti amo
          né a un uomo
          né a tuo figlio
          né a tua madre
          né al tuo amico
          né a tuo fratello
          né al tuo cane e al tuo gatto
          perché se ne hai paura il tuo cuore e arido.
          Composta lunedì 19 ottobre 2009
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            Scritta da: Immense
            in Poesie (Poesie personali)

            Il cielo in cerca di te

            Il cielo... lo guardo in cerca di te.
            Ti penso, ogni momento della mia vita.
            Non so pensare a me senza di te.
            Percorrerei un lungo viaggio alla ricerca di te se non ti avessi
            cercherei tra mille stelle nel cielo notturno
            cercherei tra mille sguardi il tuo sguardo che mi abbraccia.
            Quello sguardo dove ho messo il mio cuore per te.
            Composta domenica 18 ottobre 2009
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              Scritta da: Sina M.
              in Poesie (Poesie personali)

              Mia Madre

              Mia madre è
              la mia capacità figlia
              di amare.
              Le sue spalle curve
              sono il peso del mondo
              che non so portare.
              I suoi occhi sbarrati
              la mia rabbia verso ciò
              che non cambia.
              Le sue orecchie assottigliate
              la mia stanchezza di sentire.
              La testa bassa
              è la mia libertà senza piedi.
              Le sue mani,
              le carezze mancate
              al mio universo giovane.
              Mia madre ha i miei silenzi
              rotti da coraggiosi aneliti
              di sopravvivenza,
              il vento inquieto della notte,
              i fiori effimeri della primavera,
              lo sciabordio mesto del mare,
              le rondini azzurrine
              dei miei mattini
              volati via.
              Ha i miei distacchi
              bancarottieri.
              Ma è qui,
              la mia culla del ritorno
              per essere madre.
              Composta giovedì 10 settembre 2009
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                Scritta da: Sina M.
                in Poesie (Poesie personali)

                Come una bambola

                All'angolo
                più smisurato
                della mia anima
                ritorno,
                Dio,
                e ti aspetto
                silente
                come una bambola
                di porcellana
                tinta di nuvole
                con
                l'iridescenza
                del vetro.
                Indugio
                friabile.
                Cado.
                Ma
                come sempre
                Tu
                mi restituisci
                ai miei frammenti
                e rinasco
                al mondo.
                Composta venerdì 30 ottobre 2009
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