Poesie personali


Scritta da: BrutalBruzzi
in Poesie (Poesie personali)

Helmassira...

Il piede straniero
Non calpesta più la sabbia del deserto,
la terra torna
nel seno della Patria
Madre buona e severa.
E nel vento caldo
e nella pioggia di fuoco
Allah chiama Re Hassan ii°
a guidare il suo popolo
Nella Marcia Verde
della riconquista e della festa!
Marakech applaude trecentocinquantamila figli del Sahara
Il Corano e la Bandiera
Sono le armi
a Semar le donne
Partoriscono la Libertà
Edakhla e Laayoune
Cantano l'Unità
Come l'Oceano che
Scaglia le sue onde impetuose sugli scogli
e sulla spiaggia
Gridando alla sua gente:
"Nessuno mai potrà dividerci!"
Guerat festeggia il trionfo
Della Nazione e del suo Condottiero
i datteri al sole brillano come diamanti
e le stelle nella notte
Formano un tappeto argentato
Dono al suo popolo di Dio.
Re Hassan adesso è un fiore
Affonda le sue radici nel cuore della sua Terra
e il suo nome è ricordato nella Storia
Il suo pensiero vive
Con Re Mohamed iv°
Ancora una volta
Il vento chiama
i figli del deserto!
Composta sabato 30 giugno 2001
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    Scritta da: BrutalBruzzi
    in Poesie (Poesie personali)

    Guardami...

    Guardami... io sono rapito da te!
    Alza il tuo sguardo verso i miei occhi,
    e vedrai te stessa specchiarsi nella pupilla scura,
    di un'anima in preda a spasmi di passione!
    E tu stai lì,
    seduta,
    con lo sguardo a terra,
    prendendoti beffa del tempo,
    immobile come la statua di una Dea immortale,
    bella e implacabile!
    Composta mercoledì 2 aprile 2008
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      Scritta da: BrutalBruzzi
      in Poesie (Poesie personali)

      Estasi dopo il sogno...

      Il tintinnio del ghiaccio contro il
      Vetro del bicchiere,
      il Jack Daniel's è scivolato sulla lingua
      giù  nella gola che adesso brucia,
      Lei che si è rivestita nella penombra della camera da letto.
      Ora lei è andata via,
      e i nostri corpi dopo un abbraccio vorticoso
      con la pelle contro pelle
      sudano stanchi di un orgasmo sublime.
      Nella penombra della camera da letto,
      di nuovo il tintinnio del ghiaccio contro il vetro del bicchiere...
      Dopo l'Estasi!
      Composta lunedì 8 agosto 2005
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        Scritta da: BrutalBruzzi
        in Poesie (Poesie personali)

        Drakulia...

        Guardo la tua bocca
        che vorrebbe baciare le mie labbra
        mi abbandono alla tua lingua sul mio collo
        il tuo sguardo sensuale mi rapisce
        sento le tue mani che accarezzano il mio petto
        mentre le tue cosce di seta
        stringono i miei fianchi...
        Ti abbraccio stretta
        non vorrei più separarmi  dal profumo della tua pelle,
        i tuoi capelli sono di raso
        come fruste nere di cuoio corrono lungo la tua schiena
        ma è come un bel sogno che finisce
        i tuoi canini sprofondano nelle mie vene
        il tuo seno o donna mortale è così bello
        lo guardo mentre ti nutri della mia essenza
        i tuoi seni sono due calici d'argento
        e i rivoli di sangue scivolano sulla bianca epidermide
        mi lasci riverso sul mio letto
        diventi crudele
        quando sei sazia...
        Tu sei una Seduzione Letale!
        Composta lunedì 11 marzo 2002
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          Scritta da: Gianluigi Nardo
          in Poesie (Poesie personali)

          Utopia

          Ti ho conosciuta quand'ero ragazzo.
          Eri fatta di libertà,
          di pace, di giustizia,
          di solidarietà umana,
          di rispetto per la natura.
          Mi sei rimasta nel cuore e nella mente.
          Ti ho chiamata utopia.

          Quando mi avete dato
          mille schermi colorati,
          cavalli con le ruote
          e mostri con le ali,
          ho dovuto dire si.

          Ma poi mi avete detto:
          andate a conquistare il globo.
          Allora basta,
          allora ho gridato il mio no!
          Per non perdere la mia identità,
          per non vendere la mia terra,
          per non farmi occupare la casa.
          Ho detto no! Ma non mi avete ascoltato.

          Ora il pianeta brucia.
          Riprendetevi tutto!
          Riprendete il denaro,
          i successi, le ambizioni.
          Riprendetevi la mia vita.
          Lasciatemi una cosa sola:
          la mia utopia.
          L'unica ragione della mia vita.
          Composta venerdì 15 maggio 2009
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            Scritta da: Manuel Costa
            in Poesie (Poesie personali)

            Il mio bagaglio

            Ho un buon bagaglio adesso e non ne sento il peso.
            Gioia e nostalgia,
            e piccoli passi
            lasciando orme come su neve fresca, chiare,
            altre sul filo del mare, subito svanite.
            Lunghe soste.
            Poche parole, molte volte più di quelle che bastavano
            e poche conoscenze, meno di quelle che avrei potuto ma cercate.
            Incontri che cambiano la vita
            e altri scivolati via come consigli non chiesti.
            Sguardi rubati e gesti copiati.
            Pioggia presa e pioggia resa
            e quel sole voluto per dare un valore alla mia ombra.
            Solitudine arrivata e mai capita
            e poi quella cercata che salva.
            Notti perpetue, poche, e risvegli inquieti a denti stretti.
            Ho camminato con la sensazione di avere un seguito di persone
            e ho camminato non potendo chiedere a nessuno dove.
            Attimi di inaspettata semplicità
            rotti da lacrime e sudore
            che mi segnano il viso fino a capire che lacrime e sudore nascono dalla stessa fatica.
            Ho un buon bagaglio adesso
            e avrei ancora spazio per qualcosa ma ne sentirei il peso.
            Ancora altra gioia e ancora altra nostalgia.
            Ma le lascio volentieri.
            Le lascio a chi verrà dopo di me.
            Ho avuto abbastanza io,
            una donna elegante e un tempo usato per cercare.
            Vado, con quell'andare di paura di chi non sa dove va.
            Leggero però di chi sa da dove parte.
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              Scritta da: Paolo P
              in Poesie (Poesie personali)

              Il Cavaliere

              È nella fede irremovibile dell'uomo
              è nella forza sconfinata del suo tuono.
              E tra la rovente spada e l'infuocato dardo
              Or risplende ancor un fulgore sguardo.

              Tra la robusta corazza
              Ov'è spazio per una nobile carezza,
              v'è celato un tenero cuore,
              Ove arde ancor un immenso amore.
              Composta mercoledì 9 dicembre 2009
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                Scritta da: Ekaterina Buzu
                in Poesie (Poesie personali)
                E un senso di confusione affiora nella mia mente
                il vuoto è dolore istintivo impercettibile
                un grido di disperazione e di solitudine, che non si sente.
                Nulla di tutto ciò che mi tormenta e lentamente uccide è visibile all'uomo
                ma proprio perché si tratta di un essere umano
                non solo un apparato respirante
                che ho l'impulso di credere che possa sentire ciò che un occhio non vede.
                Tremenda voglia di mille emozioni
                ad ogni gesto e parola,
                purché non riguardi più te
                i vecchi ricordi incancellabili...
                non chiedo di dimenticare,
                ma semplicemente di vivere
                perché è di questo più di tutto di cui ha bisogno il nostro animo
                e il cuore sarà finalmente libero di amare,
                di nuovo, ma più forte con più coraggio più speranza.
                Composta martedì 6 ottobre 2009
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