Poesie personali


Scritta da: Sina M.
in Poesie (Poesie personali)
Le mie Stagioni
La mia ombra cammina
sulle foglie di un autunno
ormai in disuso,
si dirige
verso altre ombre
senza nome,
nei pressi
di un inverno
bianco.
Nebbie d'argento
e sabbie trasparenti
le volano innanzi.
Si confonde.
Cerca
nei prati freddi
colori da aggiungere.
Si tuffa nei fondali
fino a toccare il buio.
Si perde
ma va,
non sa come,
ma va.
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    Scritta da: Angelo Bozza
    in Poesie (Poesie personali)

    Sorella morte

    Sorella morte io... ti prego.

    Non ho paura di te sorella morte,
    lo so che tu sei l'ultima mia sorte.
    Tutti ti dipingono paurosa,
    ma forse nella tua vita eri una rosa.
    Forse avrai avuto anche tu figli da amare
    e anche loro avrai condotto da Dio all'altare
    fai allora che anche i miei io veda crescere
    e un po' i nipotini pascere.
    Dio ha voluto darti questo peso
    e se vieni da me non mi sento certo offeso.
    Ti rivolgo solo una piccola preghiera
    non venirmi a prendere la sera
    vieni dopo l'alba al sorgere del mondo
    in modo che io venga con te
    non col buio
    ma con la luce fino in fondo.
    Composta domenica 3 giugno 2007
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      Scritta da: Angelo Bozza
      in Poesie (Poesie personali)

      Il vento e la tempesta

      Lungi da me l'idea di soffrire ancora per amore,
      lungi da me l'idea di farti soffrire per amore,

      Tu che sei un alito di vento,
      giunto nella mia vita in un momento.

      Io vela controvento,
      che si strappa nel tormento
      e alla fine della tempesta
      tutto o nulla resta.

      Di te voglio o vorrei scordare ogni momento
      ma è qui che l'emozione prende il sopravvento.

      Perché dimenticare ciò che non ho mai avuto,
      se non nel pensiero
      quello che sono è uguale a quello che ero.

      Non è cambiato niente
      perché allora il mio cuore urla
      e batte contro la tempesta della passione?

      Perché squarcia vele e apre il mare?
      Quel mare di percezioni e di grande desiderio...
      che scatena il putiferio.

      Dio dimmi perché,
      forse l'ho voluto io
      per riprovare sensazioni
      ormai assopite,
      per ricordare cosa si provasse.

      Ma non ricordavo cosa fosse
      rivivere tutto in un momento
      un così forte sentimento.

      Dio ti prego... aiutami in questo mistero
      vorrei tanto non essere sincero
      ma so solo che io l'amo
      e qui non posso negare il vero.

      Chiese il vento alla tempesta:
      fa si che la tua ira... non sia funesta.
      Composta venerdì 1 giugno 2007
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        Scritta da: Angelo Bozza
        in Poesie (Poesie personali)

        Il potere di uno sguardo

        Uno sguardo più è semplice e più ti confonde.
        Uno sguardo è capace di farti sbollire la rabbia.
        Uno sguardo a volte evita che si pronuncino parole inutili.
        Uno sguardo ti può far commuovere.
        Uno sguardo ti lusinga.
        Uno sguardo ti ammonisce.
        Uno sguardo ti rapisce.
        Uno sguardo può penetrare la tua anima.
        Uno sguardo fa capire quanto ama.
        Uno sguardo fa capire quanto odia.
        Uno sguardo può provare la tua innocenza.
        Uno sguardo può provare la tua colpevolezza.
        Uno sguardo mostra il tuo coraggio.
        Uno sguardo mostra quanto sei vigliacco
        Uno sguardo mostra la tua umiltà.
        Uno sguardo può uccidere.
        Uno sguardo ti può far rivivere.
        Uno sguardo decide l'inizio di un amore.
        Uno sguardo ne decreta la fine.
        Uno sguardo ti fa capire se si ama un altro/a
        Quando uno sguardo si alza l'altro si abbassa.
        Quando uno sguardo si abbassa l'altro si alza.
        Ma quando due sguardi si incontrano e si fissano senza
        distogliersi l'uno dall'altro e non per sfidarsi
        vuol dire che la loro anima è pura e nulla potrà
        intaccarli.
        Composta giovedì 1 novembre 2007
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          Scritta da: Wilma Borgna
          in Poesie (Poesie personali)

          Il cerchio nel quadrato

          Io qui dietro la finestra,
          oltre i vetri un mondo piccolo,
          quadrato appunto come la finestra.
          Appare oltre i vetri, sfocato
          perché velato dalle tendine
          che arabescano fiori.
          Un mondo immoto, dove a volte
          per ore non accade nulla.
          Dietro la vecchia fabbrica
          che si staglia contro il cielo,
          le cime delle montagne
          spuntano bianche di neve.
          La gatta bianca della vicina
          torna a casa entrando dal balcone
          passando per i tetti incatramati,
          vivida macchia in movimento.
          Voli di uccelli: gazze, tortore, passeri
          rompono l'aria immobile
          quando in assoluta mancanza di vento
          vedo gli abiti stesi ad asciugare
          come morti cadaveri
          appesi ai fili del balcone dell'altra vicina.
          Un cortile di donne.
          A volte le presenze umane
          che vanno e vengono,
          il rombo delle auto che si infilano nei garage
          rompono quella quiete relativa.
          Dall'alba al tramonto variano
          i volumi delle cose, nel girare
          in tondo della luce del sole,
          nella prospettiva sghemba delle ombre.
          Nelle notti di plenilunio la luce
          argentea e fredda della Luna
          genera ombre di nascosti fantasmi.
          Poi viene la danza della neve
          lieve, per ore e ore piccoli, grandi fiocchi,
          ancora una volta cambiano
          quel mio mondo quadrato
          rendendolo immacolato.
          Che dire delle nuvole mai uguali
          rosee, nere, come bianco zucchero filato.
          Disegnano draghi, angeli, palazzi incantati
          che vengono lacerati dalle strisce degli aerei,
          bianca scia in un giorno che vola via.
          Sopra tutto questo quadrato, piccolo universo
          il cielo ad ogni istante uguale
          ma sempre diverso.
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            Scritta da: Wilma Borgna
            in Poesie (Poesie personali)

            Prigionieri del destino

            Ignari, liberi, prigionieri del destino
            che crea i presupposti
            per incontri: un po' per pena
            un po' per beffa, di noi umani
            alla delirante ricerca
            dell'amore, di attimi in cui sentirci vivi.
            Noi permeati dal presagio
            costante della morte
            che già ci parla di lei,
            anche quando non ne siamo
            ancora consapevoli.
            Usiamo le parole
            creando false illusioni e promesse,
            sapendo di mentire
            a noi stessi e agli altri.
            Svendendo la vita dei sogni
            alla vuota realtà.
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              Scritta da: Wilma Borgna
              in Poesie (Poesie personali)

              Come un quadro

              Dal primo istante
              in cui sei entrato nel mio campo visivo
              ho pensato che non ti avrei avuto
              eri come il déjà vu
              di un dolore già provato
              un'onda d'urto sismica
              che veniva dagli spazi siderali
              della mia mente.
              Era già tutto scritto
              non potevo farci niente.
              Resti lì, tra il ricordo
              e il dolore parzialmente stemperato
              mi guardi, senza volto
              come da un quadro di Magritte.
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                Scritta da: Annarita Beneducci
                in Poesie (Poesie personali)

                Natale

                Scendono lenti fiocchi di neve,
                si spande nell'aria una musica lieve,
                è un suono soave e delicato
                Che dice a tutti Gesù è nato!
                Il figlio di Dio, l'Emmanuel
                Per tutti noi sceso dal ciel.
                Abita il mondo, dona speranza
                Chi l'accoglie inizia una danza.
                Un canto gioioso sgorga dal cuore
                Da chi ha compreso che cos'è l'amore!
                Gesù è datore di vera pace
                Nel cuor di chi si ferma e giace.
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                  Scritta da: Giorgio Gatto
                  in Poesie (Poesie personali)

                  Quando avrai bisogno di me

                  Quando avrai bisogno di me toccati il petto
                  quando riuscirai a sentire il battito del tuo cuore io sarò vicino a te
                  quando non mi vedi chiudi gli occhi e nel silenzio riuscirai a vedermi
                  quando avrai bisogno di una carezza toccati il viso quella che sentirai è la mia mano.
                  Quando sentirai il bisogno di un bacio con la punta delle dita sfiorati le labbra quello è... il mio bacio...
                  pensa a me... sarò sempre con te perché io vivo in te.
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