Poesie personali


Scritta da: BrutalBruzzi
in Poesie (Poesie personali)

Le quattro...

Chi sei?
Sono il Tabacco!
Cosa vuoi?
Darti sollievo nelle tue ore
di tristezza,
darti sicurezza quando sei in compagnia
di amici!
E Lei... Lei chi è?
È la mia più fedele amica e lo sarà
Anche per te!
È la Birra, ti sarà sempre accanto,
Lei non è come le donne, non ti tradirà, non ti farà
Soffrire, quando avrai bisogno di Lei basterà solo chiederglielo.
E tutto ti passerà, solo per una notte, ma passerà!
Lei sa come amare un uomo, è romantica.
Basta non esagerare, altrimenti né avresti la nausea.
Ma non ti preoccupare, perché comunque tornerai da Lei.
Chi la ama una volta
Sarà per sempre.
Perché siete venuti?
Non tutti sono
Destinati a conoscerci.
Sono un privilegiato?
No!
Allora cosa sono?
Sei quello che vuoi!
Composta lunedì 10 gennaio 2000
Vota la poesia: Commenta
    Scritta da: BrutalBruzzi
    in Poesie (Poesie personali)

    Desideria...

    Il tuo sguardo si fissa
    Sul mio sempre d'improvviso
    Arrivi furtiva
    Senza avvisare
    Ami la notte e sai dove trovarmi.
    Ti agiti, non mi dai pace
    Hai sempre ragione Tu
    Vorresti trascinarmi via da tutti
    Sei egoista e mi vuoi solo per Te
    Come una pazza
    Mi spingi verso mete
    Che in fin dei conti nessuno ti chiede...
    Chi ambisce alle tue vittorie
    è solo uno schiavo
    Uno schiavo di sé stesso.
    Via da me Desideria,
    ti ho cercata qualche volta
    in quelle notti folli dove ci si vuole mettere alla prova,
    dove ci si vuole ribellare...
    Non ti volevo però per sempre e tu non l'hai capito...
    Cosa vuoi ancora da me?
    Non sai che chiedere e basta...
    Non servi a nulla,
    nemmeno a cacciare le paure,
    le solitudini.
    Via da me Desideria,
    accontentati di chi ti cerca per tutta una vita.
    Il mio Cuore sì,
    sa lui quello che vuole...
    Non tu Strega della Notte!
    Composta mercoledì 20 febbraio 2002
    Vota la poesia: Commenta
      Scritta da: BrutalBruzzi
      in Poesie (Poesie personali)

      Dammi...

      Dammi tutto!
      Il tempo che mi hai rubato,
      portato via
      con le illusioni
      e i pianti dell'anima
      io lo voglio
      qui nelle mie cose.
      Dammi i tuoi baci!
      Che non ho avuto mai
      e mai non ho sentito...
      o forse sempre li avevo
      Con me nel buio
      In quello che mai sono stato
      o lo sono adesso.
      Dammi il tuo corpo!
      Per quello che conta adesso
      Io lo voglio ascoltare
      e ballerò con te
      Nel ritmo della pelle e del sudore.
      Dammi quello che è mio!
      Dammi le mie speranze,
      i miei sogni,
      dammi quello che voglio
      o quello che vuoi tu!
      Dammi!
      Composta domenica 10 novembre 2002
      Vota la poesia: Commenta
        Scritta da: BrutalBruzzi
        in Poesie (Poesie personali)

        Consigli...

        Camminavo
        sulla spiaggia con Gesù,
        mi confidavo con lui,
        gli spiegavo i miei sogni,
        i miei progetti,
        le mie aspettative,
        i miei peccati,
        le mie mancanze,
        la mia pigrizia nella fede...
        lui sorrideva,
        a tratti socchiudeva gli occhi,
        a volte quasi sembrava si mettesse a piangere,
        non di gioia ma di dolore...
        Non parlava mai,
        ascoltava attento e mi guardava fisso nelle pupille,
        volevo vedere le sue labbra muoversi
        ma nessuna parola
        usciva dalla sua bocca...
        Poi mi ha salutato.
        Radioso come il sole.
        Lasciandomi solo con le mie paure e i miei dubbi.
        Sono rimasto sulla spiaggia
        a guardare le onde del mare che erano di un verde intenso
        che si univa al blu del cielo...
        volevo forse consigli?
        Composta giovedì 15 marzo 2001
        Vota la poesia: Commenta
          Scritta da: BrutalBruzzi
          in Poesie (Poesie personali)

          Cadere...

          Cadere nel vuoto
          dei sentimenti nascosti,
          fuggire nell'apatia di un'anima
          che grida muta il suo dolore nella notte.
          Cadere nel pozzo
          delle speranze ormai morte e sepolte,
          ascoltare il lungo passo dell'abbandono
          nell'incubo costante della mente
          e nel silenzio scorgere la solitudine compagna di vita.
          Cadere senza avere la voce per parlare,
          cadere nel mare più profondo o nel bosco più fitto,
          nello spazio senza stelle o in una buca senza fondo.
          Cadere sapendo che la caduta sarà lunga
          magari senza una fine vera e propria,
          cadere, rialzarsi e cadere di nuovo.
          Dammi la tua mano ti prego,
          dammi la tua spalla,
          aiutami a non cadere più!
          Composta venerdì 19 aprile 2002
          Vota la poesia: Commenta
            Scritta da: BrutalBruzzi
            in Poesie (Poesie personali)
            L'Estate finisce,
            si porta via ciò che noi,
            con fatica, avevamo costruito:
            sogni e speranze
            di amori inutili mai
            corrisposti,
            foglie secche spazzate via
            dal vento della solitudine che
            ride beffarda e crudele,
            Lei ha vinto di nuovo.
            L'Autunno ci attende,
            coi nostri dolori,
            per ricordarci che l'Estate
            non muore mai!
            Composta martedì 2 luglio 1996
            Vota la poesia: Commenta
              Scritta da: BrutalBruzzi
              in Poesie (Poesie personali)

              Amare e sparire...

              Se il tuo Cuore sofferente
              Non aprirà la sua porta al mio Amore
              Mai più i tuoi occhi vedranno il mio volto
              Mai più le tue orecchie sentiranno la mia voce
              Mai più le tue mani toccheranno la mia pelle
              Mai più le mie labbra baceranno la tua bocca
              Mai più il mio sorriso accoglierà le tue giornate tristi
              Perché nella solitudine è destinato a rimanere
              Chi non accoglie il mio modo di amare
              e il mio modo di sparire
              Dinanzi all'anima insensibile che lascia seccare il fiore
              Senza annaffiarlo con le gocce dei sentimenti
              Che lascia nell'oblio il pensiero dell'ardore
              Ed io amo sì
              e sparisco nel silenzio e nell'apatia
              Da quella vita che della mia né vuole ignorare l'esistenza...
              Amare, sparire
              e annebbiare il mio aspetto per il nessuno.
              Vota la poesia: Commenta
                Scritta da: BrutalBruzzi
                in Poesie (Poesie personali)

                Carrara...

                Dorme sonnolenta,
                nella calura estiva di Agosto,
                antica come i marmi
                nascosti nelle sue montagne.
                È una piccola macchia bianca,
                circondata dal verde delle
                colline che pian piano scendono
                come onde verso valle.
                Ogni sua strada
                Nasconde immagini e simboli
                Di epoche diverse,
                storie sepolte nei muri
                di vecchi palazzi ottocenteschi.
                Le Alpi Apuane,
                alte e imponenti,
                sembrano toccare il cielo;
                giganti dal cuore di marmo che
                vigilano sulla città,
                formando una lunga catena di
                cime spezzate,
                dove le nuvole s'infrangono quasi
                come il mare impetuoso sugli scogli.

                Pare eterna Carrara,
                pacifica roccaforte dove
                l'antico s'intreccia col moderno,
                dove il passato si fonde col presente in
                un armonico pensiero destinato
                a non morire mai!
                Composta martedì 10 agosto 1999
                Vota la poesia: Commenta
                  Scritta da: BrutalBruzzi
                  in Poesie (Poesie personali)

                  Amica della Notte...

                  Ti saluto amica mia,
                  compagna di cento notti
                  passate tra
                  il fumo delle sigarette
                  e il vociare
                  del popolo delle stelle.
                  Ti saluto amica mia,
                  e ti ricordo ancora
                  nella nebbia che copriva
                  i tavoli
                  e rendeva magica
                  quell'atmosfera gotica
                  quasi come in un Castello di una fiaba
                  dove la birra scorreva a fiumi
                  e i desideri
                  si racchiudevano in un fondo di un bicchiere.
                  Ti saluto amica mia,
                  compagna di cento notti
                  magiche,
                  di cento notti a volte allegre a volte tristi.
                  Grazie amica della notte,
                  per tutte le volte che ci hai donato un sorriso,
                  per tutte le volte
                  che ci hai fatto sentire
                  parte di te.

                  Ora anche la notte ha perso un'amica,
                  e tu non sei qui tra noi.
                  Ma sono certo
                  Che dal Cielo verrai a guardarci
                  Nelle nostre serate che passeremo tra il fumo delle sigarette
                  Seduti tra i tavoli,
                  e sorridendo come solo sapevi fare tu,
                  ascolterai i nostri desideri
                  Racchiusi nel fondo di un bicchiere.

                  Arrivederci amica della notte.
                  Composta mercoledì 2 gennaio 2002
                  Vota la poesia: Commenta