Poesie personali


Scritta da: Ludovica Mazzuccato
in Poesie (Poesie personali)

I tuoi baci

Ho sgranato i tuoi baci
come semi rossi
di un misterioso Rosario.

Sì, i tuoi baci
che trasformavano
in aquiloni coraggiosi
le mie labbra
stropicciate dalla timidezza.

Ho raccolto i tuoi baci
come briciole dolci
sulla tovaglia bianca
della domenica.

Sì, i tuoi baci
che mi donavi come diversivo
mentre mi rubavi il cuore.

Ora restano solo quelli,
come l'alone caldo
che appanna il vetro
dopo che un bimbo
ha guardato dalla finestra
la neve cadere.
Composta mercoledì 14 ottobre 2009
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    Scritta da: Giuliettaespo
    in Poesie (Poesie personali)

    Mi sono guardato allo specchio della mia eternità

    Mi sono guardato allo specchio e
    mi sembrava di essere eterno,
    mi sembrava di poter vivere in eterno,
    poi mi sono accorto che non sono io a poter vivere in eterno;
    ma lo specchio!
    Composta venerdì 20 novembre 2009
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      Scritta da: DolceBuba
      in Poesie (Poesie personali)

      Taci

      Che senso ha usare parole
      per riempire un magnifico silenzio
      che tutto dice,
      senza emettere suono alcuno?

      È un ciarliero gioco perverso,
      fragrante come la crosta del pane
      appena sfornato.

      Lascialo ai poeti,
      e taci:
      sei la virgola
      che mi permette di prendere fiato,
      in questo interminabile
      fraseggio quotidiano.
      Composta venerdì 20 novembre 2009
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        Scritta da: Monica Siracusa
        in Poesie (Poesie personali)

        La via del mare

        Sulle strade amare amore
        del mio Sud,
        scale dure
        a scendere
        e a salire
        spiagge di grano
        tenero e rena
        bagnata dai baci del mare,
        senza scarpe e
        senza sogni da chiedere alle
        stelle
        passo lungo i binari
        di quel treno che non ha
        più fermate, storie,
        valige e viaggi da raccontare.

        Prego un Dio marinaio
        che lascia sperare
        nel ritorno dal mare,
        sempre all'ora del mio
        cielo rosa
        che riempie
        gli occhi
        ogni giorno
        ...
        in una conchiglia
        suono di noi...
        al ricordo delle tue mani.
        Composta mercoledì 19 agosto 2009
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          in Poesie (Poesie personali)

          Stupida Gabbia

          Abbiamo una vita,
          proviamo dolore.
          Abbiamo uno spirito,
          chiuso dentro al cuore.

          Vorremmo volare,
          per superare i confini.
          Ma siamo esseri umani:
          inconsapevoli assassini.

          Inutile della vita,
          vedere solo il lato nero.
          Ci sono anche stelle bianche,
          che illuminano il mondo intero.

          Ma fuori, tutto intorno
          non si può dimenticare:
          siamo schiavi, siamo in gabbia
          ma in noi la forza dell'amore.

          Quindi armati di energia,
          impariamo a scorgere la via.
          Che di uno schiavo, fa un viaggiatore
          e di un assassino, un guaritore.
          Composta giovedì 19 novembre 2009
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            in Poesie (Poesie personali)

            Amore Consapevole

            Dicono che è difficile,
            nel mezzo di un'emozione,
            trovare in sé la forza
            e ponderare le parole.

            Mi ritrovo dopo anni
            sorpreso, ancora a pensarti.
            Eppure me ne sono fatto una ragione,
            perché ancora accarezzi il mio cuore?

            Forse non sei tu,
            ma l'idea che di te mi è rimasta.
            Il ricordo dell'amore che da allora,
            non sono più riuscito a ritrovare.

            Inutile adesso, dopo anni,
            lasciarmi andare in lunghi pianti.
            Gli errori si fanno per crescere
            e il dolore aiuta a risalire.

            Ma se un giorno, tu leggerai queste parole,
            lascia che in silenzio raggiungano il tuo cuore.
            Perché non sia vano quello che insieme abbiamo provato,
            perché sia esperienza, quello che insieme, abbiamo vissuto.
            Composta giovedì 19 novembre 2009
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              Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
              in Poesie (Poesie personali)

              Cavalli della giovinezza

              I cavalli della giovinezza
              galoppano nel tramonto rosso
              incrociando sogni del mattino
              con stelle cadenti della notte.

              Le corse sono senza scommesse
              i fantini siamo noi stessi
              aggrappati al tempo passato
              e a piste senza ritorno.

              Il mare chiuso in conchiglie morte
              risuona su pareti di casa.
              La barca riposa in orizzonti
              pieni di fantasmi dimenticati.

              Gli anni fossilizzati negli occhi
              non ci sono sul calendario.
              Hanno lasciato solchi in faccia
              senza scalfire la maschera.

              I cavalli della giovinezza
              conosciuti tutti col nome
              restano immagini perdute
              nello specchio senza cuore.
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                Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
                in Poesie (Poesie personali)

                Amarezze

                È finito il tempo di Pinocchio
                allegro, furbo e umano.
                I sogni maturano nella notte
                tra nebbia e luna frantumata.
                I miti danzano nella foresta
                senza logica occidentale.

                Abbiamo finito la fanciullezza
                aggrappata a favole dei nonni.
                L'uomo cammina in macchina
                ingranaggio senza memoria.

                Il tempo è una retta curva
                con serpenti mordendo polvere.
                La pioggia è lacrima di veleni,
                l'uomo si vergogna della preghiera.

                È finito il tempo di Pinocchio
                la bugia non allunga il naso
                arricchisce l'umano mercato.
                I sogni si uccidono con le pillole
                l'amore si sbriciola in divorzio
                i figli sono un burattino rotto.
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