Poesie personali


Scritta da: lety84
in Poesie (Poesie personali)

Il mio percorso

Ho chiuso gli occhi per volare da te...
Corro per quei sentieri di pietra a piedi nudi.
Sento la tua mancanza
e corro sempre più veloce per cancellarti
rimuoverti dalla mia mente.

Sento le campane a mezzanotte
Mi fermo e riprendo fiato...
una lacrima riga il mio volto...
perché voglio riprendere il mio percorso verso di te.

Le stelle brillano
le vorrei prendere
ma questo sentiero è troppo ripido
troppo duro se non mi sostieni tu.

Corro!
Corro e non voglio fermarmi...
Quella lacrima non si ferma mi riporta a te...
Chiudo gli occhi e ritorno da te
Chiudo le labbra e le ricordo su di te...
le tue mani su di me...
Il vento mi riporta alla realtà
in quelle strade di città
Da qualche parte di sicuro mi porterà.
Non voglio più pensare...

Sento le campane a mezzanotte
Mi fermo e riprendo fiato...
una lacrima riga il mio volto...
perché voglio riprendere il mio percorso vero di te.
Composta mercoledì 18 novembre 2009
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    Scritta da: Matteo Salomone
    in Poesie (Poesie personali)

    Istantanea di un amore perduto

    Scavo nei tuoi occhi
    per conservare sotto le unghie
    piccole tracce delle tue ferite
    Immensi deserti
    colmi della tua voglia di riempirli del mio
    silenzio
    Bottoni blu
    di un cappotto che non so vestire
    e non voglio togliere
    Semaforo incandescente
    di una stella che brucia l anima
    e non mi da che rosso
    e tu scintilla in un mondo di ghiaccio
    cadi tagliando chi ti sta vicino
    e io vittima persa nel tuo gelo
    salgo gridando un nome che non è tuo
    Vivi,
    ma senza più sospiri
    non hai smesso di esistere
    Vivo,
    ma senza più vento
    ho smesso di essere.
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      in Poesie (Poesie personali)

      Una vita di vetro

      Non siamo angeli
      coprono il cielo i nostri peccati.
      Creare un'illusa speranza
      dai sentimenti fragili
      per intenerire un mondo perduto!
      Falso idillio
      corroso
      dai nostri passi incerti
      dai sorrisi sbiaditi...
      No, non siamo angeli
      l'ultimo rifugio s'è perso
      sotto
      questa vita di vetro!
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        Scritta da: Marisa Marimare
        in Poesie (Poesie personali)

        Tu

        Allunghi la tua mano verso di me,
        è una mano sussurrante,
        ascolto le sue delicate parole...
        trema al contatto di un possibile sogno,
        timidamente si emoziona!
        La tua mano crea disegni ricamati d'amore
        e sorride avendo il cuore in sé.
        Composta martedì 17 novembre 2009
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          Scritta da: Monica Siracusa
          in Poesie (Poesie personali)

          La danza

          Ondeggio sul pelo
          dell'acqua...
          muovendo i passi sul riflesso del
          cielo.

          Mi invade una melodia
          di luce soave... e
          leggiadra, fluttuo...
          come sirena e medusa,
          un soffice alito di
          vento
          mi avvolge, mi sfiora
          i capelli d'oro...
          incerto come
          l'onda del
          mare.

          La brezza fresca...
          profuma, sboccia e schiude
          i miei petali
          di finestre aperte all'afa d'estate...

          mi osservi, e uno sguardo mi sfiora
          le membra...
          ... danzo su un prato...
          leggera e mi pingi...
          emersa Beata dal cassetto dei tuoi desideri.

          Stai lì assorto,
          t'incanto di una musica nuova che ci guida,
          fino allo stesso fiato.

          È un sogno... un mistero,
          l'incanto sottile e fragile...
          dell'adorabile.

          Così stupido afferrare
          un per sempre...
          può succedere di appartenersi per niente...
          su un telo candido di cielo chiaro
          muovendo i nostri piedi caldi,
          passeggiamo sul mondo... e
          la terra...
          ... spalanca gli occhi sul
          ... cielo del nostro arcobaleno.
          Composta venerdì 30 ottobre 2009
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            Scritta da: deittico
            in Poesie (Poesie personali)

            Perché non sono un poeta

            I poeti sono i soli a poter osservare
            quel che gli accade non come un fatto contemplato dall'esterno,
            ma come un evento sentito dall'interno.
            Questo è il motivo per cui li ammiro.
            Abbracciano l'essere nelle sue infinite forme, e lo amano,
            anche odiandolo e cercando di sfuggirgli.
            E questa è la ragione per cui non sono,
            e forse mai sarò,
            un poeta. Quando essere abbagliato dai raggi solari
            non è che sole negli occhi,
            e quando cambiare il lato della strada su cui cammini è
            la semplice ricerca di un ricovero all'ombra,
            allora vivere può tornar a essere
            semplicemente vivere. Non fa per me.
            Questi sole, ombra e vita non sono
            qui semplici sole, ombra e vita.
            Composta sabato 9 febbraio 2008
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              Scritta da: Giuliano Carosi
              in Poesie (Poesie personali)

              Ti aspetto

              Ti aspetto ogni giorno,
              mentre l'ansia mi assale
              e la mia mente
              cerca appigli e giustificazioni
              alla mia condizione.

              Mi nascondo dietro alla mia dignità
              violata, che più non riconosco,
              se non nel frammento
              di qualcosa che si è rotto.

              Non sono più utile,
              contro la mia stessa volontà,
              un'unica speranza mi sorregge,
              oltre la quale intravedo
              la luce che voglio afferrare,
              con queste mani corte.

              Aspetto l'aurora che accorci,
              la distanza e il tempo
              e mi restituisca il desiderio
              di essere con Te
              anche nella tempesta.
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                Scritta da: Giuliano Carosi
                in Poesie (Poesie personali)

                Viaggiamo insieme

                Viaggiamo insieme,
                tra le relazioni nelle differenze,
                tra l'incanto di nature a picco sul mare,
                mentre grattacieli recitano finestre di luce.
                Siamo sospesi tra terra e cielo,
                tra spazi umani liberi,
                in un orchestra voce di tanti.

                Viaggiamo insieme,
                tra i residui dei nostri sogni,
                siamo corpi vibranti,
                tra aerei a velocità supersonica.
                Siamo tra i telescopi orbitanti,
                tra gli spazi siderali aperti,
                in un concerto di pianeti rotanti.

                Viaggiamo insieme,
                tra le matrici del presente,
                siamo molecole in trasformazione,
                siamo atomi volteggianti in composizione.
                Siamo volti trasfigurati,
                tra spazi verticali infiniti,
                tra accordi di girandole di stelle.

                Viaggiamo insieme,
                tra i disegni del futuro,
                verso la città di Origine,
                siamo membra umane sparse nel cielo,
                mentre l'occhio del Creatore
                guarda la piena dell'infinito.
                Siamo, infine, risorti,
                tra spazi divini di Amore,
                tra armonie di angeli volanti.
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                  Scritta da: Giuliano Carosi
                  in Poesie (Poesie personali)

                  Frammento

                  E io percorro da straniero,
                  le strade che mi hanno ospitato,
                  mentre i ricordi volano alla nostalgia,
                  e io non mi riconosco più,
                  nel frammento di questa vita,
                  cerco e non trovo,
                  voglio e non ottengo,
                  cammino e non avanzo.

                  Intorno il lago della sofferenza si espande,
                  ed umanità conosciute scompaiono,
                  ed io mi rifugio
                  nella preghiera del Tuo volto.

                  Sento la Tua voce che mi parla,
                  si perde nell'aria quella degli uomini,
                  assente eco di un'armonia
                  che desidero, ma ancora non ritorna.

                  Mi sento disperso, in terra d'esilio,
                  in questa globalizzazione di
                  anime senza nome né volto,
                  schiere di schiavi che alimentano,
                  la sete di denaro dei potenti,
                  mentre ogni etica è alla deriva.
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