Poesie personali


Scritta da: Umberto Capotummino
in Poesie (Poesie personali)

La luce dell'iride

Crisalide di fiamma
per chiare anse d'aria
per tropismi di luna
e giunchi reclini
la dolce nuvola mi sfiora.
Nei giardini dello sguardo
il diamantato orizzonte
lascio innalzare:
isola mattinale
farfalla iridata
crepiti sul vuoto,
per fiori tracimati
per curve polveri
o petali sereni
induci livree
parole gemmate
sulla meridiana dei sensi.
L'angelo al centro del vento
mostra la via,
nello stormire dell'iride
freme l'aria nascosta
lieve espandersi
dei cieli d'oro.
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    Scritta da: Umberto Capotummino
    in Poesie (Poesie personali)

    La fonte

    Nel soffio della sera
    la luna sale e traspare,
    dal mio soffice vortice
    immerso nella fonte
    specchio l'espandersi delle onde,
    gli uccelli nei riflessi.
    Dalla campagna stellata
    s'alza il buio delle stoppie.
    Un fascio di giorni striati
    fa corpo con te amore,
    dietro la curva della strada.
    Nel mattino nitido
    di una stagione a venire
    con il cielo nelle linee della mano
    al barbaglio della polvere
    ti vedo camminare.
    Nel tempo chiaro come un'anfora
    un angelo gira su sé
    curva superficie dello sguardo.
    Con il bisbiglio del tempo
    anche il cuore s'illumina.
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      Scritta da: Simona Giorgino
      in Poesie (Poesie personali)

      Anima

      Chi sei tu,
      anima
      che cerco dappertutto,
      sin nelle vene mie?
      Sei vestita di donna,
      i tuoi capelli lunghi
      al vento,
      tra la gente,
      nelle strade.
      Chi sei,
      dolce inquietudine,
      verità rinnegata,
      sfuggevole soffio di vita?

      Chi eri,
      quando ieri mi accarezzavi
      e sorridevi,
      quando ieri mi dicevi
      parole d'amore?
      Chi eri,
      tu che m'imprigionasti
      nell'ombra del desiderio
      e della necessità,
      tu che mi legasti a te
      con una corda chiamata cuore,
      con una corda spessa
      da potermici impiccare?
      Tu eri l'amore.

      Chi sei allora,
      tu,
      anima che addolora?
      Composta venerdì 4 dicembre 2009
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        Scritta da: Simona Giorgino
        in Poesie (Poesie personali)

        Pallidi d'amore

        La dolorosa quiete
        del nostro quotidiano vivere
        ci porta via,
        lontano,
        dove poter scordare.
        Non c'è foglia che si muova,
        non un brivido che scorra,
        solo cuori
        pelli bianche
        suoni inerti
        e corpi stanchi,
        non un velo
        che nasconda
        la mestizia più profonda,
        eppur pare che talvolta
        nasca un riso su quei volti,
        e non siamo mai lontani:
        nel percorso silenzioso
        c'è un affetto che ci lega,
        siamo soli
        stanchi e pallidi
        ma nel cuor ancor sussulta
        ciò che Dio volle per noi.
        Composta lunedì 23 aprile 2007
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          Scritta da: Simona Giorgino
          in Poesie (Poesie personali)

          Quando verrà

          Affligge sapere
          che mi prenderà
          quando sgomenta
          tremerò di paura
          di fronte a un brivido
          che già conobbi.
          Bambina incurante andavo
          per le vie del paese
          giocando i giochi
          di chi non voleva crescere.
          Presi con me il coraggio d'essere
          e andai insieme al vento
          furioso di distruggere.
          Vidi il mondo
          lessi la vita
          scavalcai portoni
          abbandonai sogni.
          Mi prese poi un giorno
          ch'ero già cresciuta
          sotto le pelli
          di un corpo nudo
          a animo vulnerabile
          mi trovò già pronta.
          Con gli occhi sbarrati
          scacciai la paura,
          forza non era
          era rinuncia.
          Quando mi prenderà
          sarò già sua,
          forte nella mia resa.
          Composta domenica 22 aprile 2007
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            in Poesie (Poesie personali)

            Risvegli

            Rapide nel cielo passano
            onde oro e vermiglio
            lanciano messaggi d'amore
            a fanciulli dal cuore puro.

            Aspettano il risveglio
            sonnecchiando lente sul vento

            Urlano "uscite tutti
            il nostro spettacolo correte a vedere"
            giocano a nascondino con le stelle
            poi rincorrono
            la luna che assonnata và a riposare.
            Chiamano il sole a gran voce
            perché potente arrivi.

            Solleticano nuvole dispettose
            facendole arrossire
            e come il mare riempiono il cielo
            e gli occhi di chi può vederlo
            e il loro cuore.

            È l'alba.
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