Poesie personali


in Poesie (Poesie personali)

Lettera a mia madre

Quante amarezze e tristezzti porti dietro
dll'infanzia.
Mamma, quanto ti desideravo,
tu eri presa dai tuoi sconforti.
E io rimanevo sola,
senza la tua risposta.

Mamma, avevo bisogno di te,
ma tu non c'eri per me.

Ma, quando eri libera, all'improvviso,
del tuo misterioso dolore,
tu eri distesa e nella rara
dolcezza, eri la donna
più meravigliosa del mondo.

Il tuo amore era così
grande, ed io ero tanto felice
e ti amavo sempre più.

Poi tornavi ad essere lontana.

Ma quei pochi attimi
dolcissimi d'amore
erano la vita per me.

Oggi, penso,
mamma,
un po' di più, solo
un po' di più, non avresti
potuto darmi?
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    in Poesie (Poesie personali)

    Stupenda

    La tua chioma fluente,
    il tuo portamento superbo,
    il tuo corpo armonico,
    cammini nel tempo,
    così sprezzante degli altri.

    Isolata in uno spazio
    inaccessibile, vivi
    nel tuo regno dorato.

    Ti invidio quasi.
    Cerco di spiare
    per capire qualcosa
    di questo tuo mondo.

    Mi accorgo che tu
    piangi.

    Tutto il corpo sembra
    ridursi in una contorsione
    infantile, straziante.

    Ora so che là,
    nel tuo mondo,
    mascheravi il tuo dolore.
    Perdonami.
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      Scritta da: Alberto Iess
      in Poesie (Poesie personali)
      Ti ricordo seduto con un libro in mano;
      ti scorgo ancora col pensiero, lo sai?

      Sulla copertina gialla leggo "Umano, troppo umano".
      Continua a leggerlo, ti prego.

      Ti voglio raccontar questo ricordo seppur sia vano:
      ti parlo ancora nella mia testa, lo sai?

      Nietzsche aveva ragione: l'uomo è umano, troppo umano,
      ma per me tu sei andato oltre. Abbracciami, ti prego.
      Composta domenica 29 novembre 2009
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        Scritta da: Sabrina Balbinetti
        in Poesie (Poesie personali)

        Mosaico... opera paziente delle muse

        Tessere mescolate in kit di montaggio.

        Questo siamo.

        Prima che il mosaico della nostra vita
        possa prendere forma.

        Prima che tutto sia vicino.

        Ordinato.

        Combaciante.

        Prima che mani pazienti
        dividano i tasselli per colore.

        Prima che mani pazienti
        mettano il collante dei giorni.

        Prima che l'opera d'arte sia terminata.

        Prima che le lacrime degli dei
        lavino via i contorni.
        Composta domenica 11 gennaio 2009
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          Scritta da: Sabrina Balbinetti
          in Poesie (Poesie personali)

          Angeli in corsia... codice rosso (il loro naso da clown)

          Ho sognato un paese lontano
          con lo zucchero a velo sui tetti
          quel pagliaccio mi tiene la mano
          e dormiamo così... stretti stretti.

          Nel paese di miele e cannella
          tutto sembra avere un gusto più sano
          anche il clown con cravatta e gonnella
          ti sorride e ti accarezza pian piano.

          Non fa male la spiaggia di sassi
          nel paese dei bimbi felici
          c'è l'uvetta sotto i tuoi passi
          ed un mare infinito di amici.

          In un mondo di odio e violenza
          sembra strano trovare persone,
          generose e con tanta pazienza,
          tra i palloni con il rosso nasone.

          Nella giacca a quadretti scucita
          batte un cuore di pezza gigante...
          che ci colora di nuovo la vita...
          ... è del clown dal sorriso smagliante!
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            Scritta da: E. Alongi
            in Poesie (Poesie personali)

            Sono un umano vero

            Pensare troppo è da geni;
            agire in fretta è da umani.
            Comportarsi da duri è da animali,
            essere forte dentro è da esseri umani.
            Essere un umano vero è dire:
            "io quella volta c'ero";
            è poterti capire e rispondere:
            "non c'è bisogno di patire,
            puoi semplicemente gioire,
            puoi semplicemente camminare,
            puoi semplicemente parlare" è dire:
            "ci sono stato sempre per te,
            non ti lascio adesso
            e fare la figura del fesso,
            non ti lascio adesso che stai soffrendo,
            un uomo vero non lo farebbe".
            Io ti ascolto,
            io ti parlo,
            sono io quello che cerchi.
            Capire è da pochi;
            sognare è da tanti.
            Vedere la verità è impossibile,
            crederci invece lo è!.
            Credere di poter volare,
            quando invece sai solo camminare;
            credere di poter cambiare,
            quando invece sei sempre lo stesso.
            Ti resta solo credere;
            fallo adesso!
            Composta venerdì 31 luglio 2009
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