Poesie personali


Scritta da: GIUSEPPE CASSANO
in Poesie (Poesie personali)
Quante cose vorrei fare
se potessi rivederti
più del tempo che mi dai

Quante cose vorrei dirti
se potessi ricambiare
quello sguardo che mi fai

Quante cose perdute
nei giorni più belli
le potessi ritrovare

Andavamo su ciottoli asciutti di sale
lambiti da onde
per boschi bagnati dove cicale in orchestra
cantavano le ore
si faceva tardi e correvamo mano nella mano
con le nari aperte a sentire gli odori
nei vicoli chiusi a tutti i rumori
ti sfioravo il vestito
mentre ti baciavo piano
piano
per tener lontano il momento
che mi davi un bottone, una capello
un merletto e sussurrando
Fino a domani - dicevi -
solo fino a domani
per ricordar di me.
Composta domenica 8 novembre 2009
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    Scritta da: Antonello Di Leo
    in Poesie (Poesie personali)

    Siamo, cerchiamo, abbiamo l'infinito

    Sono qui, a fare domande e a cercare di afferrare, anche per un solo attimo, l'infinito.
    Siamo granelli di sabbia dentro una clessidra.
    Siamo gocce d'oceano.
    Siamo lampi di luce nella notte del mondo.
    Siamo tanti attori truffati.
    Siamo deserti spazzati dal vento del tempo che va.
    Cerchiamo l'illusione nel buio delle città.
    Cerchiamo l'amore tra i neon delle periferie.
    Cerchiamo le fate per non morire.
    Abbiamo le anime bagnate dalla pioggia.
    Abbiamo i sogni incastrati sotto la roccia.
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      Scritta da: Antonello Di Leo
      in Poesie (Poesie personali)

      Amore

      Amore, mai parola più dolce fu creata;
      Amore, breve ma intensa.
      Donna, passione, tu che tramuti il sonno... nella ragione
      Tu che di sole scaldi e tutt'intorno è passione.
      Ogni giorno è sempre gradito come questa pioggia
      Tu la trasformi in miele. È sempre domenica.
      Amore, mare che tra onde trascini me e il mio cuore.
      Tu che dai tanto e tutto trasformi.
      Tu che mi fai sentire in sintonia con l'infinito.
      Tu che porgi questo calice di aceto e lo trasformi in vino.
      Composta lunedì 9 novembre 2009
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        Scritta da: Jack Newhouse
        in Poesie (Poesie personali)

        Malinconia autunnale

        Profumo di foglie
        rosse
        Terriccio, aghi, erba umida

        Giocattolo in cortile
        Aspetta, per un'altra volta
        Occhi
        Ingenui, guardano il prato
        Nella mano incosciente
        Una formica

        deve liberarsi, lo sa già

        piogge di novembre, non affogatela
        ti tengo stretta

        Ha già capito:
        non sono come gli altri

        Correre

        Il prato

        corro ancora
        Non mi volto
        Mai l'ho fatto

        Alcuni mi hanno sentito, pochi di loro ascoltato
        Ho ancora fiato, non ho paura

        Il bambino si volta, un attimo
        riapre la mano
        Una formica

        La pioggia continua a scendere
        ma ancora dolcemente
        La mano, è grande ormai

        Sono ancora li
        sono rimasto a guardare
        Come quella formica.
        Composta domenica 15 novembre 2009
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          Scritta da: marghetex81
          in Poesie (Poesie personali)
          È impossibile descrivere ciò che sei,
          perché se il nettare degli dei è il miele,
          non è abbastanza dolce per essere come te.
          Perché se guardando il cielo
          c'è il rischio di accecarsi,
          non è comunque sufficiente
          per eguagliare il tuo splendore.
          Perché l'acqua sorgiva dei ghiacciai
          non è sufficientemente fresca e pura
          se paragonata a te.
          Perché la luminosità della stella polare
          è insignificante se paragonata
          a quella dei tuoi bellissimi occhi.
          Perché la sinfonia più bella del mondo
          suona stonata se paragonata alla dolce melodia
          della tua voce e alla musica che risuona nel tuo cuore,.
          Composta giovedì 19 novembre 2009
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            Scritta da: marghetex81
            in Poesie (Poesie personali)
            Ora siamo sulla soglia d'ingresso.
            Finora questo mio mondo
            l'hai solo potuto vedere dall'entrata.
            Tieni stretta la mia mano.
            Ora entriamo e tu sarai sempre con me,
            Ad ogni mio passo ci sarà sempre
            un passo tuo che segue il mio.
            Nel percorso della vita ci potranno
            essere delle difficoltà, o dei periodi meno rosei.
            L'amore a volte mette alla prova,
            ma tu non lasciare mai quella mano.
            Qualsiasi cosa accada, perché se succederà
            sarà come dare un calcio all'amore
            e uno al destino che ci hanno sorriso,
            e sarebbe un peccato imperdonabile,
            un vero sacrilegio.
            E una volta separati con le mani disgiunte,
            un vento freddo ci spazzerebbe via,
            allontanandoci per sempre.
            Io non voglio questo.
            Mai e poi mai.
            Composta giovedì 19 novembre 2009
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