in Poesie (Poesie personali)
Amore
Cade una piuma sull'acqua...
in uno stagno
fermo
e muove.
Piccole onde,
sorrisi di bambino.
Impercettibilmente si appoggia
e scatena maree.
Composta mercoledì 19 novembre 2008
Cade una piuma sull'acqua...
in uno stagno
fermo
e muove.
Piccole onde,
sorrisi di bambino.
Impercettibilmente si appoggia
e scatena maree.
Brucia l'anima dentro a corpi caldi.
Manto di gocce come
nemmeno la rugiada
respiri e sospiri
gioco di mani che
si perdono per poi ritrovarsi,
sorrisi dolci e maliziosi
parole sussurrate... urlate.
Brucia l'anima dentro a
corpi caldi,
una corsa contro il tempo
senza meta ne direzione.
Un tuffo in acqua salata,
che disseta corpo
e spirito.
Arde l'anima e la voglia
nello sguardo perso
dentro ai nostri occhi.
Ho spogliato la tua casa padre
e con essa il mio cuore.
Su ombre di luce
disegno il tuo profilo
e lembi di storia sbocciano
nell'anima in pena.
Ho spogliato i tuoi ricordi padre
e con essi la mia vita.
Ho vestito i miei occhi di illusione
per venirti a cercare
ma sbadiglia il cielo
dinanzi al mio sgomento.
Ho spogliato il mio dolore padre
ho vestito i miei pensieri di vento
e ci ho soffiato sopra
ma non fa rumore il male
e mi si nasconde nel petto
e mi si strofina addosso come crine.
Io ti rivoglio indietro padre
per rivestirti ancora
io ti rivoglio!
Ti abbraccio col pensiero
per non morire
all'ombra sottile
di un fremito leggero
che mi prende la mano
quando
tra le pieghe dei ricordi
il tempo mi toglie
l'ultimo respiro.
Tra i fili d'argento
che mi coprono il capo
si perdono i sorrisi rubati
ed il mondo tace
sulle ali silenziose di un giorno
che sta per finire.
Per non morire
poso la mano sui battiti del cuore
che lacerano il petto
e solo tra le ciglia ti penso...
Per non morire
conto i fili d'erba del mattino
nella penombra di un risveglio
i brividi della luna
nel buio della notte,
e in ogni mio gesto
catturo ogni angolo di pensiero
specchiando il mio cuore
nel tuo cuore
ancora una volta
per non morire.
Dimmi che ci sarai,
tra i rami delle ginestre
a levigare le ferite del dopo,
quando le foglie dei pensieri
voleranno tremule nel vento
a rincorrere
i ricordi scarni del mio passato.
Dimmi che ci sarai
sotto il bianco lenzuolo dei rimpianti
a dissetare la mia voglia d'amare,
tra i giacigli della mia solitudine
all'alba del mio tramonto.
Dimmi che ci sarai amore mio
a intrecciare le tue dita nelle mie
parlandomi di te,
quando la luce del mio cammino diverrà fioca
e più non sentirò il tuo respiro,
quando chiuderò gli occhi per sempre
sui guanciali dell'infinito.
Dimmi che ci sarai amore
oltre l'altrove vicino a me.
Inizi a percorrere la strada, ti piace, ci pensi...
e stai lì, dopo un giorno, un mese, un anno, una vita,
a ricordare flebilmente i particolari della storia già finita.
Immagino un ambito famigliare, sereno e colmo d'amore.
Vedo un orizzonte lontano, che è amico e fonte di luce.
Sento le parole di una canzone, capite perché soave ne è la musica.
Abbraccio il vento fraterno, che giovane, sicuro, forte, e orgoglioso m'inebria.
Precipito dall'orrido di un monte, che la caduta ne è dolce perché voluta.
Arrivato, tocco la superficie ancor tesa del mare, di cui tutto è fonte.
è un'esplosione in cui i sensi arringano.
è l'apoteosi di un fine ch'è di altri ed a lungo negato.
Ora tutto è chiaro, finalmente: mio il mondo, perch'è amato!
D'un tempo è il ricordo di veri amici: sentimenti ch'ora risaputi, non son più dimenticati!
È in silenzio, in un abbraccio, piangendo di gioia, che vi cingo di un amore nato dentro...
è con la forza di un respiro a lungo trattenuto, insieme e per sempre, che respiriamo la vita...
E gridiamo ridendo al sorgere di un nuovo sole...
Di nuovo!
Non ti conosco
forse è vero
ma mi riconosco nei tuoi occhi
e a quelli credo,
mi ritrovo in quella luce
e in quel colore
come se non avessi mai visto prima
da così vicino
il sole e il cielo,
tanto da sentirmi come su una spiaggia
prima disteso
e poi lassù in alto,
in volo.
Forse esagero
ma è difficile spiegare
a parole quello che provo,
e se tu non lo senti
e nel tuo pensiero,
nemmeno ti sfioro
devo provare a dirtelo
con qualche verso
perché tutto questo
non capita di certo
ogni giorno
e può andare perso.
Così ti cerco e ti aspetto,
sei la sorpresa a cui più non credevo
e sono contento che del mio nuovo viaggio
verso di te senza saperlo
ho fatto il primo passo.
Sei la partenza,
sei il mio ritorno
sei la speranza
che fa di me un uomo nuovo.
Tu che sei cielo e terra,
acqua fresca di fonte,
vino rosso che la mente inebria
e confonde,
marchio a fuoco sulla pelle,
ferita di una guerra
in cui il mio corpo nudo
di fronte a te
si arrende.
Lasciami solcare
con la mia nave
il tuo bel mare,
da libero pirata,
fino alle tue sponde,
far razzia
delle tue preziose gemme,
rapirti
e portarti via con me,
in cerca di nuove terre.
Sarai schiava e regina,
amante e moglie,
compagna di un viaggio
ai confini del mondo,
non avremo certezze
ma speranze,
avremo mille partenze
e nessun ritorno.
C'è un età fatta di dubbi e di scoperte, di sogni e di speranze
è l'età dove l'amicizia conta più di tutto e ogni amore è per sempre "finché dura",
è l'età delle illusioni e delle delusioni del "io amo lui, lui ama lei, lei ama un altro"... dei "mi piaci" e dei baci... delle prime volte,
l'età in cui ti esprimi con pezzi di canzoni, di libri o di film
in cui ti bastano un paio di cuffie e la tua musica preferita per creare il tuo mondo e lasciare fuori il resto
l'età degli idoli e dei poster, fan dei gruppi del momento
l'età in cui pensi di poter spaccare tutto
e invece poi sei così fragile e insicuro,
davanti ad uno specchio,
quando vedi una marea di difetti che troppo spesso altri della tua età ti hanno fatto notare.
È l'età delle crisi e delle paure, delle liti e delle gelosie
è l'età in cui formi chi sei e puoi solo immaginare quello che diventerai
è l'età delle decisioni e degli sbagli
del "se non lo faccio adesso" e... "non lo farò mai più".
È l'età in cui non vedi l'ora di esser grande,
ma quel tempo che non passava
con gli anni sembra avere fretta
adesso che indietro non si torna
l'età che tanto odiavi
un po' ti manca.