Silenzio
Il silenzio turba
questo rumore di vita
che colora le mie giornate.
Il silenzio si dimena
alla ricerca di un ricordo
per svegliarsi ancora
nel mio cuore.
Composta domenica 11 ottobre 2009
Il silenzio turba
questo rumore di vita
che colora le mie giornate.
Il silenzio si dimena
alla ricerca di un ricordo
per svegliarsi ancora
nel mio cuore.
Il mio amore per te
è come respirare la brezza del mattino
ti inebria tutti i sensi
apre la mente verso l'infinito
prepara il cuore ad accoglierla
con un respiro profondo
poi...
quando è dentro di me
mi riempie tutta l'anima
invade ogni più piccolo spazio
rigenerando il mio spirito di una nuova energia
forte come il sole del mezzo dì
pura come la sua energia
è così che si riaccende la passione
che mi rende schiava incatenata
a quello stesso amore
che mi ha liberato il cuore.
Eccomi lo so per molti forse non sarò speciale
ma per me questo non vale
dammi un'occasione un minuto un secondo
ti assicuro che lo renderò fecondo
non credere che non sia particolare
ma ti assicuro che sarò speciale
e se questo non ti bastasse
beh allora me ne andrò con un mio amico di classe.
Sono rapito
dai miei pensieri
si smarrisce in lontananza
nella spiaggia
il mio sguardo
senza colori nel cielo.
Sono travolto
dai miei pensieri,
onde di parole sommerse
nella tempesta del mio cuore.
Nella notte come naufrago
alla deriva tra i miei contorti pensieri,
alla ricerca di sorrisi assenti
come scogli
per non annegare.
Vecchi ricordi lentamente
Travolgono la mente,
e piano riportano al dolce passato, di un tempo vissuto...
a quei momenti in
cui la vita era quasi semplice, e girovagavo alla tua ricerca...
e che il problema più grande era
solo una sciocchezza...
riportano indietro, passi infiniti fino a giungere
al tuo sorriso...
riportano a quella felicità perduta
dove uno sguardo illuminava e una voce incantava
Riportano alla mente anche il
Sapore delle tue carezze, il calore di un tuo abbraccio di cui il mio
Cuore sente fortemente l'assenza...
Riportano ai momenti belli
che eran tali perché...
c'eri tu che riuscivi a riempirla, ad addolcirla ad assecondarla a coccolarla
e a renderla speciale come sapevi far solo tu...
con il tuo sorriso con i tuoi modi con i tuoi silenzi con i tuoi gesti
Perdonami se spesso non mi soffermo a pensare e agisco d impulso... Perdonami se osservarti da lontano non mi basta...
perdonami se ho bisogno di una carezza...
perdonami se i miei pensieri si sbriciolano facendomi cadere in un abisso...
Perdonami se sono così...
Sfioro la mia lampada
ed invoco i miei pensieri
tra orde di nubi
filtrano raggi intensi.
Sono un genio
La luce si espande
torna il sereno
ecco, le minute ossa
muovono tasti neri.
Sono un genio
Il torrente di parole
scende a valle
oh, che sinfonia dolce
oh, che suono soave.
Sono un genio
Mutano i pensieri
prendendo vita
ma ai miei occhi
stranamente si celano.
Sono un genio
Pensieri e Parole
il mio lavoro è finito
torno a riposare
ora tocca a voi.
Scivola il vento
sulla mia pelle
scavata dalla pioggia
dei miei pensieri
Mi accarezza
il caldo sole
che sorge all'orizzonte
Colgo sull'arida cima
quel raro fiore
ma la mia mano
è sporca, punta
dalle spine dell'illusione.
Cosè la vita
uno sguardo sul mondo,
osservi, impari, ami,
dai qualcosa di te,
e poi con un sorriso
ti allontani.
Ho fatto un fagotto
di fiabe e fandonie,
di luoghi comuni,
di frasi già fatte.
Ci ho messo i racconti
di mamme e di nonni,
le mode e i cliché
le fedi e gli inganni,
e ogni illusione
inventata per l'uomo.
Ho aggiunto entusiasta
le facili lodi
di chi non ascolta,
lusinghe sfacciate,
mielose preghiere,
i versi cantati
con le belle rime,
proverbi, rimedi,
scongiuri, bugie.
Il peso degli occhi
coi loro giudizi,
le dita puntate,
i ridicoli gesti
di chi non ha voce
per farsi ascoltare,
gli intrighi e le trame
per farci inciampare.
Gli stili pomposi,
la forma perfetta,
le pillolette
che danno saggezza,
la voce impostata
per fare più effetto,
i sorrisi stampati,
i falsi e cortesi,
i modi affettati
e il sottile bon ton.
E nella mia foga,
ancor più decisa,
ho tolto i cimeli
dal vecchio baule,
i futili segni
dei tempi passati,
carcasse ormai erose,
inutili pesi.
Che leggerezza
improvvisa, inattesa,
se avessi saputo
lo stato beato
ci avrei già pensato
prima ancor di capire.
Ogni crisi è generata da una crisi precedente,
la quale è generata da avvisaglie ben precise
che l'uomo puntualmente fa finta di non vedere.
Vivere su questo pianeta, di certo è un diritto,
diritto che dovrebbe essere in perfetta armonia con la parola
dovere!
Per ogni cosa tolta con la parola diritto,
ci dovrebbe essere una cosa donata con
dovere.