Poesie personali


Scritta da: Enzo D.
in Poesie (Poesie personali)

Immenso

Non chiedermi dove,
non chiedermi quando.
Dove tu sai,
quando tu vuoi.
Amore, emozione sconfinata,
non sei pietra dei baluardi dello Spazio,
né sabbia della clessidra del Tempo.
I tuoi limiti sono i limiti del cuore
che per viverti abbraccia il cielo,
per attimi senza fine.
Composta lunedì 10 agosto 2009
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    Scritta da: Cinzia Coppola
    in Poesie (Poesie personali)
    Non ho parole...
    non ho parole...
    proprio come non ne ho avute
    in quel lontano giorno...
    lontano...
    ma vicino...
    molto vicino al nostro cuore...
    memorizzato nella nostra mente...
    ... un modo importante per ricordare quel tragico giorno... una nera poesia per non dimenticare quell'infinito 11 settembre 2001.
    Composta venerdì 11 settembre 2009
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      Scritta da: Paolo P
      in Poesie (Poesie personali)

      Parole al vento

      Resteranno parole al vento,
      resteranno anche dopo il sentimento
      ma il vento le porterà lontano
      nel cielo le porterà un aeroplano.

      Accarezzeranno le onde del mare
      e chissà, qualcuno le potrà cantare.
      Lievemente si poseranno su un fiore
      lo renderanno di un dolce candore.

      Sono solo parole si, ma nate dal cuore
      difficilmente una tale forza muore.
      Continueranno il loro viaggio
      tra i campi verdi di maggio.

      Arriveranno oltre dove può la fantasia
      come incantesimi di una strana magia,
      arriveranno anche a te, splendida creatura,
      vero dono di una stupefacente natura!
      Composta sabato 29 agosto 2009
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        Scritta da: Raining
        in Poesie (Poesie personali)

        Rispetto

        Non vuole essere un capriccio
        ho soltanto bisogno di chiudermi a riccio
        di isolarmi dal mondo
        perché in questo momento mi perdo e mi confondo
        così mi piego in un foglietto
        da chiudere in un cassetto
        fino a quando sentirò sulla pelle di nuovo un po' di caldo affetto
        il mio cuore continuerà a battere nel petto
        ma si aprirà quando troverà di nuovo rispetto!
        Composta sabato 29 agosto 2009
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          Scritta da: Piero Valle
          in Poesie (Poesie personali)

          Sabbia

          Sabbia, sabbia tra le dita. Scivola, come polvere di vita che inesorabilmente passa. Dolce, morbido tappeto su cui cammino davanti a questo mare che guardo, perdendo l'orizzonte. Linea infinita, confine tra cielo e mare. Sabbia che dolcemente l'onda accarezza cancellando il segno del mio passaggio. Fragile castello custode di sogni e speranze d'un bimbo. Castello che la vita dissolve in lingue danzanti di dolci granelli che inseguono una meta lontana. Corrono e saltano come turbinio, come emozioni che il vento soffiando accresce, vento che dopo un istante scompare. E nel silenzio resto solo io, la sabbia, il mare.
          Composta mercoledì 26 agosto 2009
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            Scritta da: Franco Mastroianni
            in Poesie (Poesie personali)

            Zerbini di pazienza

            Ho scavalcato muri di parole
            legate insieme... dall'indifferenza

            ho... quasi sbucciato le mie nocche
            bussando a porte... a vetri
            sostando su zerbini
            di pazienza

            senza vergogna... ho chiesto aiuto
            credendo che... mostrando
            la mia essenza
            avrei trovato braccia aperte
            un tavolo una sedia
            un piatto di minestra
            una pietanza

            e... quasi arrivato al punto
            di dire... ce l'ho fatta

            mi son sentito dire
            fratelli in cristo

            ma non
            nella pignatta.
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              Scritta da: Alessandro Sais
              in Poesie (Poesie personali)

              Senza Senso

              Io penso che non ha senso.
              È un vita senza senso.
              Troppo è lontana la verità,
              questo è ciò che penso.
              Ma che cosa accadrà?
              Ciò che era prima di me, in fasce nella culla,
              tornerà dopo di me, spirando,
              il nulla?
              Qua nasce il mio dissenso
              per questa vita senza senso.
              Io non credo alle amnesie, agli accecanti paradisi o alle reincarnazioni,
              sono solo belle, speranzose costruzioni.
              Scacciamo il nulla con delle illusioni.
              Composta martedì 18 agosto 2009
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                Scritta da: Alessandro Sais
                in Poesie (Poesie personali)

                L'incontro

                Suonano a morte le dure campane,
                in quest'eterna pioggia d'inverno
                lugubre il posto come l'inferno
                si sentono i gemiti delle puttane.
                E vado di fretta non voglio sentire,
                né tantomeno voglio vedere,
                vado di fretta, voglio dormire.
                Ma volto l'angolo di via Leopardi
                e m'è bastato il gioco di sguardi,
                scambi d'occhiate lunghi trent'anni,
                ho visto me stesso ma in altri panni.
                Ho visto un bell'uomo tutto rasato,
                cravatta azzurra e completo blu,
                melanconico ma realizzato,
                m'ha detto questo non sei tu.
                Io gli risposto: - sono un gigante,
                vengo dall'India col mio elefante
                mi nutro di sogni e di fantasia
                sentimi bello vattene via.
                Sono in ricerca del puro godere,
                o mio impacchettato gemello,
                troppe cose voglio vedere
                ma porto agilmente questo fardello.
                Rispose piangendo il mio clone,
                scandiva le sillabe singhiozzando
                : "o mio fratello hai ragione!
                Tra le dita la vita
                mi sta scivolando."
                Unisciti a me fotocopia triste,
                in questo viaggio verso l'ignoto,
                vediamo se una vita migliore esiste,
                colmiamo insieme il nostro vuoto.
                Ecco che spunta l'arcobaleno,
                nelle pozzanghere il sole abbaglia,
                e come lo zucchero insieme al veleno,
                il dottore va a spasso con la canaglia,
                finiranno al fianco la loro battaglia.
                Composta mercoledì 26 agosto 2009
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