Tutto può essere piacevole se si coglie la sua essenza. Anche una spaventosa tempesta può farsi apprezzare per i suoi strepiti malinconici, per i suoi colori foschi per i suoi lunghi e tenebrosi abissi che nasconde. Tutto potrà appartenere al pianeta delle meraviglie se solo noi sapremmo apprezzarne realmente il valore.
L'ho giurato al sole che t'avrei amata, senza dubbi ed incertezze, senza condizione alcuna, l'ho giurato alla luna e miliardi di stelle eran testimoni silenziose di quanto era vero, l'ho giurato a me stesso che mai più avrei riaperto gli occhi altrove, perché bastavi alla mia vita e saresti bastata per cento vite ed altre cento ancora. Ma anche il fiore più bello appassisce un giorno, anche la giornata migliore finisce, anche la favola più bella ha una fine. Ma quanti Principi smarriscono la via? Quanti audaci cavalieri finiscono per perdersi nell'intricato gioco dell'amore? Quanti trovano il coraggio di rattoppare uno sbiadito mantello azzurro e riprendere il galoppo?
Mi persi nei tuoi occhi ed è lì che ho lasciato i miei. Ora guardo indietro cercando di ricordarmi... ma il tempo cambia le cose ed anche le persone. Ora sento di esser cambiata, ora sento di essere migliorata. Tutto di ieri non mi appartiene più, e, se mi volto indietro quasi non mi riconosco più. Ora son serena ora son lieta riesco a colmare quel vuoto che hai lasciato tu e guardo il mondo in modo diverso, malgrado è lo stesso che guardi tu!
Apro gli occhi e mi guardo attorno se parto domani non o se ritorno saluto tutti amici e parenti le sciocche paure le rime e i sentimenti il bene il male il bianco e il nero guardandomi dentro rimpianti zero ho riso ho pianto ho corso e sudato speriamo che il mio sforzo è stato apprezzato di restar fermo non sono capace se qui sto male mi devo dar pace da dire nient'altro forse vi ho rotto si accendono i motori e prendo il fagotto la vita è incerta non so che mi aspetta statemi bene e... lasciatemi una sigaretta.
Ho voglia di te, dei tuoi baci o mia luce che nella valle del piacere la mia esistenza conduce la dove non esistono problemi da affrontare e in pace con me stesso mi lasci sognare che fai vai via, ti fai negare guarda che tra poco ti vengo a cercare per prenderti con me o bella mia tu che mi chiudi gli occhi e consoli la mia nostalgia. Adesso non ci sei e ad occhi aperti ho conosciuto bene tua sorella sofferenza che scaglia a me le sue pene fedele compagna che porti al fianco mi riporta da te lasciandomi in bianco non solo di soldi mia dolce nemica perché oltre a quelli mi rubi la vita.
Fotografie di noi io guardo mentre fuori è primavera. Io e te felici, oggi invece solo due amici. Vecchi ricordi ritornano alla mente, giorni dipinti dai nostri cuori che battevano forte. Tutto è passato, e oggi che son qui a guardarti in queste foto ripenso a quanto tutto è solo un 'illusione... a quanto tutto non è mai per sempre!
Hai sofferto, pianto, sopportato e subito Hai provato rabbia, sdegno e animosità
Hai abbracciato l'amarezza e accarezzato la malinconia Hai convissuto con la solitudine e abitato con la rassegnazione
Se è vero, e il cuor mio me lo fa credere, che ad ognuno di noi spetti e appartenga una porzione di felicità, confido che la tua non potrà che essere straordinaria e smisurata.
Una felicità che ti ripaghi dal debito che la vita ha contratto con te Che ti restituisca tutti i desideri e le ambizioni a te sottratti Che ti faccia ritrovare le preziosità col tempo smarrite.
Rubano le ragazze i prati dove folleggiano le farfalle, mentre risuona nell'aria melodioso il canto dell'estate, rubano le ragazze i dolci sogni dell'adolescenza, i calabroni, che irresponsabili ronzano infastidendo i nuotatori che veloci scuotono il sole ghermendone i raggi, rubano le ragazze i mendicanti dalla mano tesa, le monache salmodianti dei conventi benedettini dove fiorisce il giallo colore delle mimose, rubano le ragazze i timidi poeti che nascondono nel cuore sogni proibiti, rubano le ragazze i gelsi che si perdono nell'arsura dell'estate, i sentieri assolati nascosti nella pianura, i vecchi sassi color di cuoio, le mandrie che respirano l'aria con profonde narici nere mentre i loro occhi osservano indagatori, rubano le ragazze i giovanotti dalla risata cristallina. Rubano le ragazze innamorate.